CAPITOLO 7

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POV'S NICCOLÒ

Siamo partiti 6 giorni fa, il viaggio non è stato troppo lungo, ma comunque stancante.

Con tutte queste prove non sono riuscito a vedere molto i miei amici.
Si, poi Sanremo è già iniziato e tra pochi giorni ci sarà la finale, i giornalisti mi stanno alle calcagna,  però tengo duro.

Finalmente ho un attimo di pace, Sono con Adriano nel mio camerino.
Parliamo del più e del meno, quando mi viene in mente la canzone.

< senti Adrià > lo interrompo mentre parla < ho scritto una canzone >

< che? >

Mi guarda con una faccia stranita, in effetti non scrivevo più da quando Fede mi ha lasciato.

< ma dai, è fantistico, voglio sentirla subito > aggiunge euforico.

< La canzone si intitola 'aperitivo grezzo', in ore dei vecchi tempi> dico con un sorriso sulle labbra.

< e come mai sei tornato a scrivere?> chiede curioso.

< diciamo che sono stato ispirato>

< da chi o da che cosa?>

< quante domande Adrià > dico sorridendo.
<comunque la sera della cena, io e Noemi abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni e mi sono ricordato dei vecchi tempi, tornato a casa ho scritto tutta la notte>

< hai capito la piccola Noemi,  adesso ho capito perché siete scomparsi >

Lascio perdere questa sua affermazione perché la cosa potrebbe diventare imbarazzante.

Gli faccio ascoltare la canzone dal beat molto ritmato.
So che c'è qualcosa che manca, ma devo capire solo che cosa.

< perché non provi a fare qualcosa di diverso che non è nel tuo stile, senza sfasare troppo magari > suggerisce Adriano.

<ci penserò >

•••

La puntata è già iniziata, dal televisore vedo tutto, io sono il quarto ad esibirsi.

Ascoltiamo due artisti in gara e poi qualcuno bussa alla porta.

< avanti > diciamo all'unisono io ed Adriano.

Dalla porta entra Noemi.

< tre minuti e sei in scena Nicco>

< davvero?> chiedo con l'ansia che mi assale.

< certo > afferma lei un sorriso enorme sulle labbra.

Salgo sul palco, canto con il mio fantastico pianoforte.
Una volta sceso dal palco, si complimentano tutti con me, Noemi mi abbraccia.
Sento il suo profumo. Sa di fragole e vaniglia.

Le ore passano, ormai sono le 3:45 e non riesco proprio a chiudere occhio, prendo una sigaretta ed esco sul balcone.

Dalla stanza accanto sento un cattichiare leggero, poi mi accorgo che è Noemi, sembra che questa ragazza mi stia seguendo.

< Noe'> cerco il suo sguardo.

Lei sussulta un attimo, poi si gira e mi fa un cenno con il capo.

< devi ancora farmi sentire come canti> cerco di instaurare un dialogo.

< si si, aspetta e spera>

Ci sono attimi di silenzio.

< non riesci a dormire? >

< no > dico guardando il cielo illuminato delle poche stelle < siamo in due vedo >

< già... usciamo? > propone leggermente  imbarazzata.

< ora?>

< si ora, tanto non faremo nulla in camera,  magari un bel giro ci farà stancare >

< perché no >

Mi sento felice, ho le farfalle allo stomaco e devo solo fare un giro notturno con lei.

Ci prepariamo in fretta e poi usciamo.
Passeggiamo un po' senza una destinazione precisa.

< sembra che noi due non riusciamo fare altro se non passeggiare > dice sorridendo.

< hai proprio ragione >

< Lo so, io ho sempre ragione > afferma passando la mano fra i capelli.
Ci mettiamo a ridere entrambi.

In lontananza vedo un grande prato, la prendo per mano e inizio a correre.
Mi butto a terra e lei mi segue a ruota libera.

< credo che sia la prima volta che ti vedo ridere veramente > confesso guardandola negli occhi.

Non mi risponde, guarda in basso, verrei vederle gli occhi.
Adesso so cosa provano le persone quando porto gli occhiali.

< chi ti ha ridotto così? > aggiungo.

Alza le spalle, poi passa lo sguardo al cielo.

< io rido molto comunque > dice facendo la finta offesa.

< ma non veramente >

< non sono d'accordo con te, io sono sempre di buon umore, perciò non capisco cosa tu stia dicendo> afferma con un piccolo sorriso sulle labbra.

< dal tono della tua voce ti crederei, ma i tuoi occhi dicono altro >

< pensa ciò che vuoi > conclude continuando a guardare il cielo.

< l'altro sera ho visto che parlavi con mia madre >

< si è molto simpatica > le si illumina nuovamente il viso < tu molto meno di lei >

< ah spiritosa >

Ridiamo entrambi, poi torniamo insieme in hotel.

Arrivati fuori dalle nostre camere, ci fermiamo un attimo.

< allora buona notte > dico dopo un po' di imbarazzo.

< si notte > sta per entrare in stanza quando mi ferma.

comunque non rido sempre perché ho troppi pensieri per la testa >

< di che genere ? >

< niente di importante, cose vecchie ed inutili > dice con leggero sorriso.

< tieniti pure i tuoi segreti e tuoi vecchi rimpianti > aggiungo .

< magari ne riparliamo davanti a una birra > conclude lei.

< è un invito? > domando divertito.

< prendilo come ti va >

[ angolo autrice ]

Parto col dire che non so chi leggerà questo spazio.
Comunque ringrazio tutti per la lettura della storia e per le stelline.
Inoltre volevo sapere se la storia sta piacendo, perciò se avete voglia commentate, grazie!😊

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