CAPITOLO 32

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POV'S NOEMI

Sono passati un paio di giorni da quella serata.
Sinceramente spero che essa si cancelli dalla mia mente il più in fretta possibile, ma non accade, anzi tutto è così vivido in me, ogni pensiero, parola o frase detta da entrambi come se si fosse incisa sulla mia anima.
Lui sembra essere andato avanti, lo vedo ogni tanto su instagram, mette storie dove va in palestra e so che lo fa per scaricare l'ansia e la tensione oppure mentre è con i suoi amici più stretti.
Sembra che si sia dimenticato di me, ma so che non è così.
Non può averlo fatto, dopo tutto quello che abbiamo passato, significherebbe che per lui è stata solo una storiella, una come quelle che si hanno da ragazzini, dove un giorno ci si ama alla follia e quello dopo ci si saluta solo come vecchi amici, senza pensare al fatto che si è stati un qualcosa insieme.

Oggi torno a lavoro, sono appena scesa dal treno.
Per ora starò solo in ufficio e settimana prossima invece tornerò ad assistere nuovamente ultimo, il grande cantautore, il mio poeta.
Che poi adesso non so se sia giusto utilizzare il termine 'mio' .
Ho conosciuto Denis che mi è stato molto vicino e mi ha detto molte parole dolci per rassicurarmi e farmi stare meglio, anche che per fare questo ho bisogno di Niccolò.
Elisa invece, è rimasta scioccata,  persino lei non si capacità di tutto questo e di come sia possibile che la nostra storia sia arrivata ad una fine, mi è stato così vicino per poi abbandonarmi senza una vera e propria motivazione.

Entro in ufficio e vengo accolta da tutti i miei colleghi con abbracci e baci.
C'è chi mi chiede come mai io sia già tornata a lavoro, chi si chiede come io stia e così via.
Sostanzialmente fingo un piccolo sorriso e rispondo come se non dessi troppa importanza alle domande e a quello che dico.
Presto mi avvicino alla mia scrivania che è praticamente di fronte a quella di Lorenzo.
L'ambiente è tranquillo e silenzioso, nessuno ha chiesto di Niccolò e da una parte ne sono felice perché proverò a non pensare a quello che è successo.
Alcune delle persone che lavorano in ufficio sanno che io e Niccolò ci siamo lasciati, essendo amici stretti del cantante, ma stanno facendo finta di niente e quando passano vicino a me mi sorridono come se volessero incoraggiarmi ad andare avanti.

Vedo avvicinarsi Adriano con dei fogli in mano.
È da un po' di tempo che non lo vedo, sarà sicuramente con Niccolò, ma mi chiedo dove sia adesso il ragazzo visto che non lo vedo.

< ciao bellissima > dice lui dandomi un bacio sulla guancia.
Io sorrido leggermente.

< allora questi fogli devi riguardarli perché Silvia ha detto che non vanno bene alcune diciture...ehm non so bene poi ti dirà lei >
Perfetto, adesso non solo starà in stretto contatto con Niccolò, in più mi darà pure ordini in quello che devo fare.
È così ingiusto tutto questo, che mi chiede 'perché mi deve mancare così tanto?'

< lo farò > dico quasi sussurrando.

Vedo Silvia avvicinarsi con Niccolò.
Il mio cuore batte molto più velocemente, ho paura che i nostri occhi si incrocino, ma sopratutto che quando accadrà le nostre sensazioni ci sovrastino e che quindi non riusciremo più a gestirle.
Lei si avvicina mentre Niccolò rimane sull'uscio della porta, questo significa che i nostri sguardi non si potranno mai incontrare, il massimo che potrà vedere sono i miei capelli.

< senti, cambiami l'intestazione del documento, non va assolutamente bene> dice lei prendendo i fogli che Adriano aveva poggiato sulla scrivania poco prima e indicandomi il punto da cambiare.

< per quale motivo? > chiedo io cercando di restare calma.
In effetti l'intestazione e la didascalia iniziale mi sembrano perfetti, non capisco quale sia il suo problema.

Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora