CAPITOLO 24

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POV'S NOEMI

Il concerto è appena terminato, mi hanno appena comunicato che sarà Adriano a portarmi in hotel.

Sono davvero incazzata per questa cosa, voglio assolutamente sapere perché non mi voglia con sé.
Io non so davvero come prendere questo ragazzo, mi sta facendo impazzire.
Un attimo prima mi bacia, mi abbraccia e quello dopo non mi vuole fra i piedi.

Mentre penso questo arrivo alla macchina, apro la portiera e mi chiudo dentro in attesa che Adriano parta.

< tu sai perché vuole che io vada in hotel? > chiedo sperando in una risposta plausibile, dopotutto è il suo migliore amico e dovrebbe saperlo.

< no, avrà delle cose da fare >

< tipo quali cose? > chiedo spazientita.

< va bene, fanculo entrambi > dico alla fine visto che dopo circa due minuti non mi arriva nessuna risposta.

< stai calma, vuole solo che tu ti riposi per domani >

Adesso prova pure a giustificarlo.
Ha le mani sudate, chiaro segno che sta mentendo.
C'è qualcosa che non vuole dirmi, ma che sa.
Adesso voglio solo andare in hotel e dormire, provando a lasciare da parte tutti i pensieri negativi.

< come è andato il concerto? > chiede all'improvviso < io non c'ero perché Monica ha la febbre e voleva parlare al telefono con me >

< mi spiace per Monica, dopo la sentirò> rispondo con sincerità < è andato bene, se solo non avessi un testa questo pensiero fisso >

< ti fai troppo problemi >

Evito di rispondergli.
Però forse è vero, mi faccio troppi problemi, ma ho paura che si sia stancato di me.
Ma che penso?
Sono stupida, non può essersi stancato di me se fino a prima mi abbracciava e mi baciava.

< siamo arrivati > interrompe i miei pensieri Adriano < buona notte >

< sì buona notte Adriano >

Entro in hotel e poi lo vedo allontanarsi in macchina.
Vado alla reception per prendere la chiave.

< buona sera, posso esserle d'aiuto? > chiede molto gentilmente la ragazza al Front desk ovvero il bancone della reception.

< sì, mi servirebbero le chiavi per una stanza a nome dell'honiro, Niccolò Moriconi > dico subito.

Dopo aver fatto tutte le operazioni necessarie, la ragazza sempre molto gentilmente mi consegna la chiave elettronica.

< stanza 206, secondo piano, prenda pure l'ascensore > finisce indicando il luogo in cui è situato quest'ultimo.

Ringrazio velocemente e poi mi fiondo in camera.
Una volta averla aperta, attraverso il piccolo corridoio, ma mi fermo vedendo delle luci accese.
Candele.

Cammino verso queste quando noto che per terra ci sono dei petali rossi che conducono sino al letto.
Mi avvicino e in mezzo a quest'ultimo vedo una lettera.
La prendo e leggo quello che c'è scritto nella descrizione.

" per te che sei la mia piccola stella "

In automatico sorrido, riconosco la scrittura di Niccolò.
Cosa avrà comminato questa volta?

Mi siedo sul letto attenta a non distruggere il cuore formato dai petali.
Appoggiati sui cuscini vedo tantissimi palloncini rossi dello stesso colore che il mio Niccolò fa volare alla fine di un suo concerto.

Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora