Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]

CAPITOLO 38

POV'S NOEMI

Sono in stazione con Niccolò, vado da Elisa per salutarla prima che la operino, sono così in ansia per lei.
Mentre Eli sembra abbastanza tranquilla anche se so che dentro sta morendo di paura, ma è una forte, ce la farà.
Niccolò non verrà con me, purtroppo deve fermarsi in studio, ma a Milano incontrerò suo fratello Valerio e poi mentre operano Elisa, voglio stare il più tranquilla possibile, anche se il mio pensiero andrà su di lei per tutto il tempo come un chiodo fisso.
Perciò passerò un po' di tempo con mia madre.

< mi spiace di non poterci essere > mi comunica con una leggera tristezza e malinconia nella sua voce.

< non importa, ci vediamo domani mattina alla fine > dico dandogli un bacio a stampo.

"Il treno Roma Tiburtina - Milano Porta Garibaldi è in arrivo sul binario 9"

< è il mio > mi alzo dalla panchina sulla quale ero seduta in compagnia di Niccolò.
Amo viaggiare, ma allo stesso tempo lo odio.
Non mi piace prendere i mezzi di trasporto che siano aerei o treni, anche se magari quest'ultimo mi serve per andare a lavoro o in ateneo.
Mi mettono molta ansia, sopratutto se sono da sola per giunta.
Sbuffo pensando a tutto questo mentre Niccolò mi prende per mano e sfiora con le dita l'anello che mi ha regalato.

< tranquilla, ci vediamo presto > dice dandomi un lungo bacio passionale, un po' come quello dei film, quando le due anime gemelle, si separano sperando di rivedersi il più presto possibile.
Ogni tanto mi sembra di vivere in un romanzo shakespeariano, alla fine la fantasia regna sempre sovrana, un po' come nei suoi racconti e poi per non parlare dell'ardore e passione che si può vedere fra i vari innamorati protagonisti nei suoi libri.
Anche se spero che la storia tra me e Niccolò non finisca come quest'ultimi, dopotutto Ophelia muore in un fiume, Romeo si suicida per incontrare nella vita eterna la propria amata che successivamente compie lo stesso atto del ragazzo o come in "sogno di una notte di mezza estate" dove per far governare l'amore vero e non un matrimonio combinato, la povera Ermia si trova costretta a fuggire con colui che vorrebbe sposare.
Anche se questo devo dire che è interessante, mi piacerebbe vivere una fugace avventura d'amore con Niccolò, ma in fin dei conti con lui ogni giorno bisogna essere degli avventurieri, in fin dei conti lui è una sorta di Peter Pan e io non so esattamente cosa sia, ma poco importa.

< ciao amore mio > dico dandogli un ultimo bacio, poi salgo sul treno e ora direzione Milano.
Prendo il mio telefono e gli auricolari ed è inevitabile non ascoltare per tutto il viaggio la dolce voce del mio ragazzo, anche perché non potrei fare altrimenti.

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Sono arrivata in ospedale ormai da qualche ora, essendo partita in mattinata ho passato un bel po' di tempo con Elisa, anche se ha dovuto fare molti controlli.
Tra qualche minuto inizierà l'operazione, ci hanno dato spazio per salutarla prima che vada in sala operatoria.
Ora è con Valerio, io sono sull'uscio della porta e li guardo mentre lei sorride felice e teorizzata nello stesso momento, Vale invece che le tiene la mano e probabilmente le dice qualche parola di incoraggiamento.
Mi spiace molto rovinare questo istante, però voglio salutare anch'io la mia migliore amica.
Mi avvicino e entrambi mi guardano sorridenti.

< vieni qui > mi incoraggia lei facendomi spazio sul letto.
Faccio come mi dice e l'abbraccio forte, il più forte possibile, non dovrà mai dimenticare questa stretta.
Spero di starle trasferendo tutte le mie forze nel suo corpo.
< andrà tutto bene, pensa positivo > mi dice sicura o almeno dal tono di voce mi ha fatto capire questo.