CAPITOLO 19

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POV'S NOEMI

Niccolò mi tiene stretta a sé e non posso non fare altro se non abbracciarlo.
Ancora tra le sue braccia inizio a camminare verso la camera da letto per farlo sdragliare.

< dai mettiti qui > dico dolcemente mettendolo sotto le coperte.

Vado in cucina per prendere un po' di latte così magari passa un po' la sbronza.

< dove sei? Noemi?! > Niccolò urla dalla camera.

< arrivo > rispondo alzando la voce per farmi sentire.

Torno nella stanza da letto con un bicchiere di latte fra le mani e mi siedo accanto al moro.

< non smi lassare più da solo > dice sbiascicando e toccandosi la testa mentre la muove da una parte all'altra con forza.

< smettila > gli prendo le mani e le tolgo dal suo capo portandole verso di me, le tengo strette tra le mie.

< mi fa male la testa > urla lui.

Non so davvero cosa fare, non so come comportarmi davanti al suo viso così dolce.

< dai bevi un po' di latte > prendo il bicchiere che poco prima avevo appoggiato sul comodino.

< no, non lo voglio > dice mettendo il broncio come un bambino.
Sospiro.

< allora dormi così domani mattina starai meglio > propongo alzandomi dal letto.

Mi blocca da una mano e mi tira verso di se.

< sì, ma rimani con me > chiede quasi supplicandomi.

Alzo gli occhi al cielo, quanto vorrei restare con lui, ma non posso.
Mi guarda con faccia stanca.

< d'accordo >

Mi metto accanto a lui, con la testa appoggiata al suo petto e la sua mano che accarezza i miei capelli.
Mi lascia ogni tanto dei baci sulla fronte.

< notte fragolina > dice un'ultima volta sussurrando al mio orecchio.

Così mi addormento con il suo calore e i nostri cuori che battono all'unisono.

POV'S NICCOLÒ

Apro gli occhi lentamente, ho la testa che mi martella violentemente, come se volesse esplodere.

Noemi è ancora con la testa sul mio petto, più bella che mai.
Come faccio a rovinare sempre tutto?

Ricordo poco e niente di ieri, ma so il perché lei sia qui accanto a me.
Provo ad alzarmi senza svegliarla, mi gira ancora la testa, ma non ci faccio caso.

Vado in cucina a preparare qualcosa da mangiare per la colazione.
Prendo un vassoio di fragole, le lavo e le taglio per fare una macedonia.

< che stai facendo? > la voce assonnata di Noemi mi fa sobbalzare.

< ti ho spaventato > continua divertita.

Sorride, quanto mi è mancato il suo sorriso.
Vorrei assaporare le sue labbra, ma non posso perché alla fine non mi appartengono.
Lo dico io stesso ' si ama ciò che non si ha, come il giorno ama la luna '

< no, non mi hai spaventato >

Annuisce rumorosamente.
Si siede al tavolo e le passo una ciotolina con delle fragole.

< grazie > dice prendendone un cucchiaio.

< hai visto, io condivido > lei ride automaticamente.

Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora