Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]

CAPITOLO 47

POV'S NICCOLÒ

Sono tante, troppe le cose successe in quest'ultimo anno.
Ho trovato l'amore, quello vero che mi ha donato una bambina stupenda.
Ho raggiunto obiettivi importati, i sold out, gli stadi, tutte le persone che stanno dalla parte degli ultimi, sono diventate sempre di più e se oggi sono quello che sono, devo ringraziare tutti loro, da chi a creduto in me dall'inizio a chi invece mi conosce da due giorni.
Perché l'importante non è la durata, se una persona mi segue da più tempo, non significa che sia piu importante di una che invece mi ha scoperto da poco, l'importante è come continuamo il nostro viaggio, tutti insieme, dalla parte degli ultimi e con addosso la chiave che apre la testa ad ogni rivale.

La vita qui è sempre la stessa, tranne i pianti isterici che non ci fanno dormire, non che io ne abbia bisogno, alla fine io la notte non ho mai chiuso occhio, per questo quando il cielo è pieno di stelle e la luna prende il posto del sole, ci penso io a fare conpagnia a Celeste, molto spesso le canto qualche mia canzone o qualche melodia che mi piace.
Ascolta la mia voce e sorride, sono innamorato pazzo di questa bimba.
Farei qualsiasi cosa per lei, nel momento esatto nel quale ho visto i suoi occhi, me ne sono innamorato.
Non saprei dire a chi assomiglia di più, la maggior parte delle persone dicono a me, tranne per alcuni tratti.
Spero vivamente che non abbia preso tutto da me, intendo caratterialmente, ma spero che come me sia una sognatrice.

Mia madre l'adora, vorrebbe tenersela fra le braccia tutto il giorno se solo potesse, in fin dei conti è la prima nipotina ed è emozionata per la cosa.
Anche mio padre viene spesso a farci visita e qualche volta tenta anche di tenerla in braccio, almeno sino a quando non inizia a piangere, perché si fa prendere dal panico e allora la prendiamo io o Noemi.
Che dire dei miei fratelli, sono praticamente scioccati, non riescono ancora a comprendere come il più piccolo fra di noi abbia già una figlia, ma in realtà la amano tanto.
Perciò si potrà dire tutto tranne che Celeste non sia una bambina amata, ovviamente anche i genitori di Noemi ci tengono molto, ma abitando lontano, gli mandiamo principalmente delle foto o dei video.

Adesso sono qui, mentre stranamente si sta addormentando, è pomeriggio e cerco di godermi il momento perché sono appena tornato dalla data a San Siro e tra non molto dovrò ripartire, se non è un posto troppo lontano di solito vengono con me, sia Celeste che Noemi.
Ora stiamo aspettando Adriano, Monica e il piccolino.
Noemi è in cucina sta provando a cimentarsi nella cottura di dolci e devo dire che stranamente sta avendo ottimi risultati, quando non si  butta in faccia la farina o fa cadere per terra il cioccolato fuso da mettere sopra alle torte, ma del resto non è male.
Inoltre quando io finirò gli stadi e Celeste sarà leggermente più grandicella, vorrebbe iniziare ad insegnare pianoforte, ha studiato per anni in corsevatorio e ha le licenze adatte e tutto il mio consenso, sono felice che si cimenti nel fare qualcosa che le piaccia.

Il campanello suona, mi alzo dalla sedia e vado ad aprire, tanto so già chi sia.
Abbraccio il mio migliore amico e do un bacio sulla guancia a Monica, invece Tommaso... si sta lamentando leggermente, gli accarezzo i capelli e lascio che la famigliola entri in casa.

< ciao Celeste > saluta quasi sussurrando Adriano, la piccola che sta per addormentarsi.

< che bella > aggiunge Monica sorridente e con voce dolce.

< neanche Tommaso scherza, guarda che carino > interviene Noemi che si mette accanto a me abbracciandomi.
Il bimbo inizia a piangere.

< no no no > dico sul punto di urlare, tutti i prensenti mi guardano straniti.
< Tommaso amore mio non piangere che per una volta dorme >
Vedo anche Celeste iniziare a muoversi dentro la culletta, mentre i miei amici e la mia fidanzata iniziano a ridere.
Monica prende il bimbo in braccio e lo culla per provare a farlo addormentare o quanto meno calmarlo in modo che non pianga.