Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]

CAPITOLO 8

POV'S NOEMI

Oggi ci sarà la grande finale, quella che stavamo aspettando tutti con ansia.

Io e Niccolò da quella notte non ci siamo praticamente più visti.
Io sono stata troppo impegnata con le pratiche per il cantante e l'università mentre lui è stato preso da un attacco di ansia fortissimo e dalle prove canore.

Finalmente ho un attimo di pace, ripensando alla passeggiata fatta con Niccolò mi sento stranamente felice.

Sono riuscita ad aprirmi, anche se leggermente con una persona che per me è comunque un estraneo.

Potrò anche conoscere ultimo, ma non conosco per niente Niccolò.

Vorrei potermi esprimere, tornare a parlare di me stessa senza aver paura del giudizio degli altri, anche se sono sicura che Nic non lo farebbe mai per mio passato, non riesco ad essere ugualmente sincera con lui.

Ormai è pomeriggio inoltrato e devo andare all'Ariston per vedere alcuni documenti del cantante.

Esco dalla mia camera dopo essermi vestita con comodità, mettendo la felpa con su scritto ultimo.
Giusto per far capire poco da quale parte io stia.

Arrivata in teatro vado subito verso Adriano che si trova sotto al palco, noto l'assenza di Niccolò.

< dov'è Nicco? > chiedo ad Adriano.

Non fa in tempo a rispondere che delle braccia mi circondano il collo da dietro.

Mi giro per vedere chi sia, anche se so già a chi appartengano quelle braccia.

< hey > dico guardandolo negli occhi che stranamente non portano le lenti scure degli occhiali.

Adriano si allontana, forse imbarazzato per la situazione.

Niccolò continua ad avere le braccia unite sulle mie spalle, i nostri visi sono molto vicini, quasi si sfiorano.
Poi si stacca e si mette accanto a me.

< Buon pomeriggio, allora che mi racconti > dice passando lo sguardo su di me < ricordati che mi devi ancora una birra > conclude sorridendo.

< se propri ci tieni, te la offro questa birra, ma non ho nulla da dirti >

< però so che hai dei rimpianti >

< forse, ma niente di che > concludo guardando per terra.

< devo capire ancora la ragione per la quale tu sia tanto bugiarda > continua serio.

< Non sono bugiarda, sono solo molto riservata > continuo a guardare il suolo quando lo sento ridere nervosamente.
Passo lo sguardo su di lui che mi fissa senza mai distoglierlo una volta.

< senti, per me è molto complicato aprirmi con le persone > dico con gli occhi che iniziano ad inumidirsi.

< perché? Voglio dire, capisco che non sia semplice, ma ti puoi fidare di me >  dice cercando il mio sguardo che ormai è fisso su suoi piedi.

< se è per questo io non so nulla di te> ammetto con voce tremante
< conosco ultimo e poi ho sempre paura del giudizio delle altre persone e non posso fidarmi di te, anche se vorrei >

< capisco > dice comprensivo.
< e hai ragione, io non ti ho detto nulla di me, ma ricorda ' amati sempre ' >

Mi posa il pollice sulla mano.

< ora devo andare > conclude lasciando la mia mano.

Così io torno al mio lavoro, ancora un po' scossa per quello che è appena successo.

POV'S NICCOLÒ

Vado verso Adriano ripensando alle parole che ci siamo scambiati io e Noemi.
Quell' amati sempre, ha un qualcosa di particolare.

< hey bro > richiamo la sua attenzione.

< che è successo? > chiede curioso.

< niente, che vuoi che sia successo.
Stavamo parlando > dico convinto.

< convinto tu, convinto anche
Adriano > conclude ridendo.

Parlo un po' lui dell'ansia che mi assale da questa mattina.
Poi torno in camerino, prendo il mio cellulare e inizio a scrivere.
Le parole escono da sole, scrivo sino a quando la mia mente ha un vuoto pieno di idee.

Amati sempre, ecco il titolo della mia canzone.
Vorrei creare anche una base sul pianoforte, ma purtroppo non posso.

Sono troppo felice, torno a fare quello che mi faceva sentire bene, ora io sto bene scrivendo.

Ho avuto una musa ispiratrice.

Adesso non penso più agli occhi blu come il cielo che ho cantato tante volte, penso a quegli occhi misteriosi che devo ancora scoprire.

Mentre le parole corrono veloci nella mia mente, vengo distratto da Adriano che entra in camerino.

< ho scoperto una cosa su Noemi > dice con tono serio .

< che cosa? > chiedo curioso.

< non so, forse è meglio che te lo dica lei >

< allora non parlavi Adrià > aggiungo < che cazzo di fastidio quando inizi a parla' e poi non finisci >

< comunque sono tornato scrivere > dico per sdrammatizzare.

< sono felice per te bro > finisce con un grande sorriso sulle labbra.

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Ho cantato, ho aspettato con ansia il verdetto finale, ma l'unica cosa che ho ricevuto è stato il secondo posto, nonostante il pubblico abbia apprezzato molto di più la mia canzone.

Poco importa, l'affetto del pubblico è ciò che mi fa star bene.

Durante la conferenza stampa, i giornalisti mi sono stati addosso e mi sono innervosito.

Per molti ho sbagliato, ma io sono così.

POV'S NOEMI

La conferenza stampa è stata un disastro.
Ora devo aggiustare molte cose.

Sono inondata di telefonate dalla casa discografica e dai vari agenti.

Finisco di parlare al telefono con Jacopo, il manager di Nic che ora si trova già in albergo.

In lontananza vedo Niccolò che aspetta di tornare in hotel, mi avvicino a lui per parlargli.

< hey Nicco >