Capitolo 8

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Ero tentato e stavo facendo appello a tutta la forza che avevo in corpo per non farlo, ma appoggiai la fronte sulla sua chiudendo gli occhi.... non potevo, in quel momento dovevo rimanere concentrato.

Al Kletka le cose funzionavano così, se eri uno che combatteva altri puntavano su di te, e se eri bravo potevi fare una fortuna! ma a me non interessava fare soldi, a me bastava semplicemente andare li e sfogarmi; Avrei voluto combattere sin dalla prima sera che scoprii che dietro il locale, nel retrobottega c'era una stanza abbastanza grande da far entrare un ring, e qualche persona che puntualmente si accalcava ai bordi per assistere agli incontri, ma qualcuno mi sconsigliò di farlo a meno che non desiderassi farmi molto, ma molto male in quel caso.... colui che mi fermò era proprio Mikhail che stava entrando per presentare i due sfidanti, così quel giorno mi limitai a guardare. Avevo appena aiutato una ragazza e mi ero fermato a bere e fare due chiacchiere con lei, quando improvvisamente il locale si svuotò, tutti si diressero verso una porta nel fondo vicino quasi allo stretto corridoio che poratava al bagno.... chiesi alla ragazza cosa stesse succendo e lei che sembrava conoscere bene quel posto mi disse ciò che stava per accadere.

< Devo andare.... >

Mi alzai di scatto dal divano, presi le fasce ed andai verso la porta, lei rimase li immobile senza dire una parola, pronto ad uscire afferrai la maniglia,

Avrei voluto girarmi tornare indietro e baciarla, ma qualcosa mi aveva fermato, perchè sapevo che se l'avessi fatto poi non avrei avuto la testa per combattere, e non mi andava di andare subito al tappeto. Sentii sospirare forse si aspettava che dicessi qualcosa, invece aprii la porta ed uscii.

Kali's P.O.V

Sentivo il calore del suo respiro sul mio viso, era ad un centimetro da me dalle mie labbra, dio quanto era bello!! e solo io so quanto avrei voluto che lui mi baciasse, ma chissà per quale assurdo motivo appoggiò la sua fronte sulla mia, il cuore mi batteva all'impazzata e così sospirai.... fece un respiro profondo anche lui e poi si tirò indietro alzandosi dal divano, mi guardò giusto per un attimo e poi uscì, ma prima si fermò davanti la porta, voleva dirmi qualcosa? rimasi li senza fiato.... ma cos'era successo? perchè non mi aveva baciata? da quando ho conosciuto Giovanni non mi sento più la stessa.

Restai ancora un po li seduta, poi mi alzai indecisa se andare a vedere l'incontro oppure no, ma era il suo incontro come potevo perdermelo? mi avvicinai alla porta, mi sentivo ancora accaldata per quello che era appena successo, sicuramente il mio viso dimostrava chiaramente lo stato incui mi trovavo.... ma per fortuna mio zio sarebbe stato impegnato a presentare gli sfidanti, aprii la porta e mi ritrovai per il corridoio che bisognava percorrere per arrivare alla stanza, era stretto, puzzava più del solito e spesso ci si acclcavano personaggi di ogni tipo che tentavano oltre che di rimorchiarmi anche di incontrare quelli che poi sarebbero saliti sul ring, non si direbbe ma dietro a tutto ciò come ogni cosa ci sono anche dei "fan" se vogliamo chiamarli così, l'odore predominante in quel corridoio mi faceva ogni volta rabbrividire ed è per questo che non ci passavo mai! preferivo proprio non andare alla stanza del ring, ma quella sera volevo andarci!

< Ehi splendore dove vorresti andare? >

Un voce familiare mi ridestò dai miei pensieri, alle mie spalle c'era Pavel capelli biondi e occhi celesti che mi stavano fissando sorpresi,

< A vedere l'incontro  >

< Tu che entri li dentro? >

< Perchè non posso? >

< Beh splendore > disse tirandosi su dal muro a cui era appoggiato

< Non credo sia una buona idea.... >

< Io non credo che.... > 

Prima che finissi la frase qualcosa in fondo al corridoio catturò la mia attenzione, Giovanni era di fronte la porta della stanza del ring, di spalle e stava parlando con mio zio, mi incantai....

< Ehi principessa ci sei? che hai? > 

< Eh? niente e comunque non credo che siano affari tuoi se io voglio andare vedere gli incontri oppure no! >

< Ah! ho capito.... va bene ma entri con me, non ti lascio entrare da sola in quella gabbia di allupati >

Giovanni's P.O.V

Il corridoio puzzava come una latrina mi faceva schifo solo a passarci. Kletka, quel nome mi era sempre sembrato strano e così un giorno dopo un allenamento chiesi a Pavel se avesse un senso, e lui mi disse,

< Kletka? >

< Si ha un significato oppure Mikhail era ubriaco quando ci ha pensato? >

< No no.... Kletka significa gabbia in russo >

< Eh? >

< Ehehe te ne renderai conto più avanti se mai ci arriverai >

< Che vorresti dire? >

< Amico mio tutto al momento giusto fidati >

E non mi disse altro; Mikhail mi aspettava appena fuori la porta, mi guardò e non appena fui abbastanza vicino mi guardò dritto negli occhi e mi disse,

< Fagli vedere chi sei, e stai attento.... non dovrebbe darti tanti problemi ma occhio >

L'ansia che avevo non mi permise di dire niente, e cosi mi limitai a fare un cenno di assenso con la testa, inspirai profondamente come a darmi la carica mentre Mik mi controllova le fasce. Di solito in questa disciplina non si usa nulla per proteggere le mani, ma Mik non voleva sentire ragioni.

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