Capitolo 20

33 3 0
                                    

Giovanni's P.O.V

La prossima settimana c'è l'evento di Napoli, Mik ha organizzato un incontro in un altro locale per me, perché dice che sono pronto per farmi conoscere ancora di più.. come se negli ultimi tempi non mi avessero conosciuto abbastanza. Questa cosa degli incontri per me è un po un passatempo, non ho cominciato perché desideravo fare "carriera" e poi inizio ad avere difficoltà a nascondere la mia forma fisica agli altri, Andrea probabilmente non nota molta differenza vedendomi praticamente tutti i giorni, ma Leo e gli altri potrebbero. Non che mi importi qualcosa perché potrei anche semplicemente essermi messo in forma, ma per esempio c'è Murry che ci fa molto caso a queste cose.. ed io non è che segua come lui diete bilanciate, mangio ogni cosa che mi capita sotto mano che mi piaccia, specialmente la Nutella.

Oggi stranamente non ho sentito Andrea per tutto il giorno, beh se dovessi dire meglio così una rottura di palle in meno, mi alzo dal letto e vado verso la cucina.. ho una fame allucinante, proprio mentre sto per aprire il frigo mi squilla il cellulare,

< Pronto? >

< Ehi smilzo come và? >

< Ciao che c'è? >

< Oh che allegria.. allora che fai vieni oggi? >

< Tra un ora sono li cos'è tutta questa fretta di vedermi ti manco? >

< Si tantissimo ahahahah.. >

Dopo aver finito di parlare con Pavel mi faccio un bel panino, dopodiché torno in camera per vestirmi.. e di Andrea ancora nessuna notizia, adesso che ci penso nemmeno Leo si è fatto più sentire.. qualche giorno fa mi aveva chiesto di andare a giocare di nuovo a golf, bah avrà cambiato idea. Circa venti minuti dopo sono pronto, chiavi della macchina, borsone.. ok ho tutto! arrivato in garage apro la serranda e dò un occhiata alla finestra della camera di Andrea, che strano è tutto chiuso, ma non ho il tempo di farmi domande o farò tardi.

Andrea's P.O.V

< Ok pronto, allora andiamo.... voglio capire che cazzo combina Giova >

< Non ti sembra di esagerare un po? >

< No per niente! lo hai sentito anche tu no? >

< Si in effetti.... andiamo >

< Però mettiamoci in fondo alla strada cosi se dovesse uscire non ci vede >

< Alla 007 proprio peccato che non abbiamo la Aston martin db10 del film >

< Cos..? >

Leo mi guarda come se mi compatisse vedendo la mia totale confusione e sopratutto disinteresse per le auto,

< Ah già dimenticavo.... >

Prendo le chiavi di casa e finalmente usciamo,

< Leo ma dove hai messo la macchina? >

< Eh ma non sono venuto in macchina.... >

< Cosa!!? e quando pensavi di dirmelo scusa? >

< Scherzo l'ho messa laggiù >

Mi dice indicando un punto imprecisato in fondo alla strada, ha pensato a quello che poi ho proposto io. Poco dopo siamo appostati come due veri agenti speciali dietro l'angolo della via di casa mia e di Giovanni, io gioco freneticamente con il mio anello mentre Leo tamburella con le dita sul volante, ma perché siamo così nervosi? certo non abbiamo mai fatto appostamenti mai.. ma la situazione lo richiede.

Giovanni's P.O.V

Da casa mia al kletka non ci vuole molto, ma non è neanche dietro l'angolo.. diciamo che è abbastanza lontano e nel bel mezzo del nulla da permettermi di andare e tornare anche in giornata. Quando arrivai vidi Pavel fuori a fumare una sigaretta, appena mi vide sorrise e si avvicinò,

< Amico ce l'hai fatta >

Disse mentre scendevo dalla macchina e prendevo il borsone,

< Non siete esattamente dietro l'angolo sai?.. allora che dobbiamo fare? >

Pavel fece una piccola risata e poi sbuffando un po rispose,

< Oggi bello mio non ci alleniamo qui... >

< E dove allora? >

< In una stanza speciale.. >

< Dello spirito e del tempo? >

< Eh? ma che dici? >

< No niente lascia perdere >

< Questa ti servirà per il prossimo incontro, a proposito Mik ha detto di tenerti liberi un paio di giorni.. magari anche tre >

< E perché? non andiamo e torniamo? >

< Non proprio, primo.. il posto non è qui te l'avevo detto no? secondo.. questo incontro è un po particolare per questo.. terzo ti serviranno un paio di giorni per riprenderti, la prima volta servono a tutti >

< Detta cosi sembra che debba partire per la guerra >

< Eh più o meno.. diciamo che è un specie di esame, se lo superi entrerai a far parte delle leggende amico mio! >

Nel frattempo eravamo entrati al locale, Pavel si era allontanato un attimo a salutare delle persone, clienti abituali del bar, mentre io mi sedetti al bancone.. il barista si avvicinò, ormai mi conosceva bene e non mi guardava più male come prima, si chinò e disse come se mi conoscesse da anni,

< Ehi ragazzo vuoi qualcosa da bere >

< No grazie >

< Ok come vuoi >

Pavel sembrava essere ancora alquanto impegnato a chiacchierare con quegli uomini cosi decisi di girare dietro il bancone, e salire su per quelle scale strette e anche un po buie a dire il vero che portavano al piano di sopra, dove si trovava l'appartamento di Mikhail e Kali, mentre salivo il mio cellulare squillò.. lo presi per vedere chi fosse e fortunatamente non era un altro messaggio anonimo. Arrivato davanti alla porta con la targhetta in metallo ormai vecchia con su scritto - Ufficio - ebbi un attimo di esitazione, non sapevo come mai ero salito, dentro di me avevo una tale confusione che facevo fatica io stesso a stare dietro ai miei pensieri.. Kali nell'ultimo periodo era venuta a vedere ogni singolo incontro che avevo fatto, e ciò che mi provocava e che mi provoca ogni volta che quegli occhi mi scrutano è indescrivibile, e poi senza pensare stavo già alzando il braccio per bussare quando la porta si aprì all'improvviso!

< Oh! ciao >

Disse con quella sua aria angelica, rimasi col braccio in aria qualche secondo prima di rendermene conto..

< Ehm ciao >

Grande Giova che figura di merda che stai facendo!! Lei mi guardò un istante confusa poi sorrise,

< Volevi qualcosa? >

< Eh?.... no no ero passato a salutare, tu dove stavi andando? >

< Mh.. ciao allora, io? stavo per scendere giù per prendere una bibita, qui le ho finite sai com'è >

Avevo ascoltato la metà di ciò che aveva detto, è così bella che non riesco a pensare ad altro.... due secondi dopo senza dire nulla, le presi il viso fra le mani e la baciai, i battiti del mio cuore aumentarono.. in un primo momento lei più confusa di me forse, rimase ferma immobile con le braccia penzoloni, ma dopo giusto qualche secondo ricambiò il bacio, i nostri respiri accelerarono, le nostre lingue si intrecciavano, si cercavano.. in una danza passionale, la attirai a me cingendole la vita con un braccio volevo sentirla vicina, più vicina a me.


Segreti e BugieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora