Capitolo 18

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Ognuno di noi ha un lato oscuro, ed io non potevo scegliere modo peggiore per scoprire quello di Yulian.

Un giorno Yulian mi mandò un messaggio dicendomi che non sarebbe potuto venire l'indomani per accompagnarmi a scuola, ed io gli risposi che non si doveva preoccupare.. lui continuò dicendomi che si sarebbe fatto perdonare in qualche modo, e che non me ne sarei pentita avrei solo dovuto aspettarlo. Il pomeriggio seguente mi svegliai di soprassalto, mia madre aveva fatto cadere delle cose in cucina, preoccupata mi alzai velocemente ed andai a vedere cosa fosse successo.. e la trovai davanti alla tv con una mano sulla bocca,

< Mamma cos'è successo? che hai fatto? >

Lei non mi rispose, si limitò semplicemente ad indicare la Tv, stavano trasmettendo un servizio al tg in cui parlavano di un tentato omicidio ad uno degli uomini più conosciuti della mia città, un uomo d'affari,

< Si tratta di un vero e proprio attentato quello ai danni di Roman kozlov che questo pomeriggio mentre usciva di casa si è trovato davanti un gruppo criminale..  di cui ancora si sa poco, che lo ha accerchiato e sequestrato per alcune ore. Il gruppo che ha agito con velocità ed organizzazione oltre a kozlov ha preso in ostaggio anche il suo autista.... > 

E su queste parole il mio cuore saltò un battito, l'autista di kozlov era mio padre e in effetti  ancora non l'avevo visto,

< Mamma dov'è papà? >

Mia mamma non rispondeva ed era diventata bianca come un lenzuolo,

< Mamma!!! dov'è papà?!! >

Iniziò a piangere e l'aiutai a sedersi, poi lei prese il suo cellulare e provò a chiamare mio padre,

< Non risponde > 

Furono le uniche cose che riuscì a dire, provai anche io con il mio telefono ma niente non rispondeva.. eravamo nel panico più totale non sapevamo che fare, e proprio mentre stavamo per alzarci ed andare alla polizia sentimmo la chiave girare nella serratura, la porta di casa aprirsi, e mio padre apparire sulla soglia.. non appena alzò lo sguardo gli corsi incontro e gli saltai letteralmente addosso!! come non facevo da quando ero ragazzina,

< Papà!!!! >

Lui alquanto sorpreso ricambiò con piacere il mio abbraccio, non mi sentivo cosi piccola da tanto tempo, 

< Tesoro ehi cosa è successo?! come mai tutto questo affetto improvvisamente? >

La mamma ancora se ne stava seduta in cucina, ma aveva iniziato a piangere e anche io stavo piangendo senza nemmeno accorgermene!.. avevo tutto il viso bagnato dalle lacrime, lasciai l'abbraccio a mio padre e mi asciugai gli occhi col dorso della mano,

< Al tg hanno appena detto che hanno sequestrato il signor kozlov.. ma tu dov'eri? > 

Lui guardò prima me e poi la mamma, poi tirò su un braccio, solo allora vidi che aveva una bustina, e poi disse,

< Volevo farvi una sorpresa e così sono andato a prender un po di Pastila alla nostra pasticceria preferita.. ho chiesto un permesso oggi al signor kozlov quindi lui è tornato a casa con l'altro autista >

Passammo tutto il resto della serata insieme come non avevamo mai fatto, parlando, abbracciandoci, scherzando e ridendo.. me ne andai a dormire con il sorriso sulle labbra.

Ero talmente contenta che la mattina dopo andai a scuola ancora con il sorriso sulle labbra, raccontai alle mie amiche l'inizio serata d'inferno, che poi è migliorata di colpo,

< Allora che facciamo a pranzo? > disse Lora

< In che senso? ti ricordo che a pranzo siamo qui come sempre >

< Ehm bella addormentata svegliati! non ti ricordi che oggi usciamo prima perché devono fare quei lavori.. non mi chiedere quali perché non lo ricordo, ricordo solo che usciamo prima di pranzo >

< E' vero!! allora mi sa che faccio una sorpresa a Yulian > 

Uscita da scuola presi il bus che mi avrebbe portata a casa di Yulian ma prima di andare mi fermai a prendere un paio di panini, tanto ero sicura che lui in casa non avrebbe avuto nulla. Yulian abitava in un appartamento piccolo ma carino e nonostante fosse piccolo aveva un giardino con un capanno per gli attrezzi, diceva che così poteva tenere ordinato in casa e mettere li tutto quello che gli era servito per darle una piccola sistemata essendo vecchia, una volta arrivata trovai stranamente il cancelletto aperto ma vabè non gli diedi molto peso, mi avvicinai lentamente senza far rumore e presi la chiave di scorta che teneva sotto una finta mattonella del pavimento, ed aprii la porta.. pochi secondi dopo essere entrata sentii delle voci, ma pensavo fosse la Tv che Yulian spesso dimenticava accesa, mi avvicinai piano, stavo per entrare quando mi accorsi che c'era un ragazzo in piedi in mezzo al salotto che parlava con quancun'altro, un ragazzo che non avevo mai visto prima.. ed io conoscevo tutti gli amici di Yulian,

< Cazzo Yu questa volta hai esagerato >

Poco dopo la voce familiare del mio fidanzato tuonò, con una rabbia che non gli avevo mai sentito,

< Se hai paura coglione sai come si esce.... ci siamo capiti? >

< Tranquillo amico dicevo così per dire >

Rispose il ragazzo visibilmente spaventato, la sua voce tremava quasi impercettibilmente ma cercò di non lasciar trasparire la sua paura, ebbi l'impressione che se si fosse mosso Yulian lo avrebbe letteralmente sbranato,

< Ehi Yu il nostro ospite scalpita un po troppo.. io mi sono stancato >

< Ora vado >

Il tipo che aveva parlato per ultimo si buttò su divano e si accese una sigaretta, mentre Yulian e l'altro uscirono ed andarono in giardino; Li seguii passando da un altra parte e vidi che entrarono nel capanno degli attrezzi, da una piccola finestrella vidi Yulian di spalle, ma non riuscivo a sentire bene, poi improvvisamente l'altro colpì qualcosa o meglio qualcuno e Yulian si spostò cosicché potei vedere un uomo, veramente mal ridotto, ansimava dalla fatica, sembrava che stesse li da giorni, sconvolta feci un passo indietro e scappai via letteralmente.
Ero talmente concentrata nel non fare rumore mentre me ne andavo, che solo una volta arrivata a casa mia, mi accorsi di aver perso uno dei miei braccialetti.. speravo solo di non averlo perso nel giardino di Yulian.

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