Capitolo 38

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< Adesso parli anche da solo? >

Una voce strafottente mi distrae per un attimo dalla mia macchina, mi giro e vedo Pavel appoggiato allo stipite della porta del locale che mi guarda, anche mezzo divertito direi,

< No è che.. cazzo! guarda quel coglione che mi ha fatto fare alla mia auto!! era nuova... >

< Meglio la macchina che te ne no? >

< Si ma... ora come ci torno a casa? >

Il cofano era tutto rientrato, la fiancata rigata da parte a parte durante il tentativo di seminare il tizio per non parlare delle ruote, insomma era messa proprio bene, mi avvicino a Pavel e dico,

< Beh! credo che chiamerò un taxi.. >

< Si certo qui arriveranno di sicuro! >

< Senti e secondo te che cosa dovrei fare? >

Lui sorride sardonicamente e poi mi indica il suo carro attrezzi,

< Mica penserai che ti tenga la macchina qui? >

< No per carità che scherzi? ti rovinerebbe il panorama.. >

< Si si fai il simpatico... comunque poi dovresti venirtela a prendere in qualche modo, così accorciamo solo i tempi no? >

Mi passo una mano fra i capelli guardando la mia macchina e poi Pavel, in effetti non aveva tutti i torti,

< Beh si in effetti hai ragione.. >

Dopo aver agganciato la macchina al carroattrezzi ed averla tirata su, saliamo anche noi, ma prima di mettere in moto Pavel con le mano poggiate sul volante e fissando il vuoto mi fa tutto serio,

< Comunque grazie >

< Per cosa? >

< Per non aver portato qui Boyan.. >

< Non devi ringraziarmi.. anzi non dovete! >

Nel frattempo mette in moto e parte, ma questa volta il tragitto dal Kletka a casa mia è diverso, più cupo e silenzioso.. per un attimo sono tornato allo stato d'animo che avevo quando stavo con Miriam, certo non ero stato avvelenato ma.... correvo comunque qualche rischio, mentre guardavo fuori dal finestrino pensando a cosa inventarmi per come ero messo, e per come era ridotta la macchina Pavel interrompe quello strano silenzio,

< Sai da quando sei arrivato tu sia Mik che Kali hanno ricominciato ad essere un po più contenti >

< Non ho fatto niente di che, anzi secondo me da quando vengo al locale a Mik sono venuti molti più capelli bianchi! >

Dopo un oretta più o meno arriviamo finalmente sotto casa mia, dico a Pavel di aspettare un attimo e scendo ad aprire il cancello del garage, lui intanto fa una manovra in modo da mettersi bene per sganciare la macchina bene e poi fa marcia indietro, do un occhiata verso casa di Andrea, la finestra è chiusa quindi vuol dire che già è in camera, e sicuramente starà smadonnando per il mio ritardo, così afferro il cellulare che ho in tasca e gli mando un messaggio mentre entro dentro casa,

- Sono arrivato salgo un attimo a casa e vengo.... - 

Non ci mette molto a rispondermi 

- Ok ti aspetto! -

Ok non sembra molto incazzato, chiudo il cancello alle mie spalle e vedo Pavel sistemare le ultime cose sul furgone,

< Ehi salgo un attimo in casa dovrei uscire subito per andare dal mio socio ma ti va qualcosa da bere? >

< Eh? ma si perché no.... non ho mai visto casa tua >

Sorrido perché non sa cosa lo aspetta con il mio cane un po troppo esuberante!

< Ok stai attento però >

Lui mi guarda come per dire.. - E che cosa ci sarà mai in casa tua? -  io apro la porta e non faccio in tempo a dirgli del mio cane, che questo sbuca fuori di corsa e mi salta addosso! da quando ha imparato a scendere le scale è diventata incontenibile!!!!!

< Ehi bella piano.... ahahaha.... giù dai facci entrare >

Da dietro sento ridere Pavel che tra una risata e l'altra mi fa,

< Adesso ho capito, pure femmina?! amico anche questa ti mette sotto e ti fa fare quello che vuole lei eh? >

< Ma stai zitto!! ahaha è piccola ancora! dai vieni >

Saliamo le scale e una volta in casa vado subito in camera mia, invitando Pavel a fare come se fosse a casa sua, lui ne approfitta e si butta letteralmente sul divano.... due minuti perché poi lo sento aprire la portafinestra del terrazzo,

< Ehilà guarda qui che bel posticino.... >

Lo sento dire dalla mia camera, che non ha porte.. come del resto quasi tutta la casa! poche porte e tante scale, mentre mi cambio e do una sistemata ai miei capelli penso a cosa potrei dire a Camper questa volta, non posso dirgli ancora che ho preso in pieno una porta, quindi credo che questa volta mi toccherà dirgli una mezza verità; Senza neanche accorgermene Pavel è sulla "porta" della mia stanza,

< Amico ma avevano finito le porte per caso quando hanno costruito questa casa? >

Sorrido e annuisco leggermente divertito,

< Beh si in effetti me lo sono sempre chiesto anche io, ma tanto i miei non ci sono quasi mai.... quindi è come se vivessi da solo in poche parole >

Sento il telefono squillare nella tasca del giubbotto, vado a prenderlo e rispondo senza neanche vedere ma immaginando benissimo chi possa essere,

< Ehi si dimmi.... si si arrivo! > dico mentre Pavel mi passa accanto guardandomi ed indicandomi la cucina, gli faccio cenno di fare come vuole, lui va e aprendo il frigo si prende una bottiglietta d'acqua,

< Ah.. ah, si Camper cinque minuti arrivo eh! non essere il solito rompipalle per favore ok? arrivo! >

Chiudo la chiamata e prendo le chiavi per poi andare in cucina, 

< Senti Pavel io devo andare.. il lavoro chiama! >

Chiude la bottiglietta e mi guarda per poi annuire,

< Tranquillo devo andare anche io.... Mik vorrà sistemare alcune cose >

< Senti se vi serve una mano ci sono ok? >

< Si ok >

Nel frattempo scendiamo in giardino, prima di uscire però Pavel infila una mano in tasca e tira fuori il suo cellulare,

< Ehi credo che sia ora che tu abbia un paio di numeri interessanti >

< Cioè che intendi? >

Digita qualcosa e poi mi invia due contatti su WhatsApp, io prendo il mio cellulare per vedere che cosa mi ha mandato e con sorpresa leggo i nomi di Yulian kozlov e Boyan l'energumeno che mi ha pestato il giorno prima, e le loro foto, istintivamente serro la mascella dalla rabbia che provo, perché finalmente posso guardare in faccia il tizio che ha fatto soffrire Kali, che l'ha costretta a scappare e a vivere in un paesino sperduto per paura di essere trovata!

< Dimmi una cosa.... se per caso Yulian dovesse trovare Kali, che cosa le farebbe? >

Dico guardando a terra non sapendo che altro fare, ma più che altro perché in questo preciso momento non so nemmeno io cosa sto provando, con Kali le cose adesso sono più chiare è vero, ma dove voglio arrivare io? che cos'è che voglio davvero?

< Non voglio nemmeno pensarci.... ma niente di bello >




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