Capitolo 39

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Saluto Pavel e suono al campanello di casa di Andrea, a rispondermi è la madre che mi apre la porta sorridendo come sempre,

< Ah! Giovanni sei tu.... vieni entra >

Poi da sorridente che era l'espressione sul suo volto cambia e assume un aria preoccupata,

< Oh mio dio ma cosa hai fatto?!!! >

< Nulla di che >

< A me non sembrerebbe sei sicuro di stare bene? >

< Si si sto bene non si preoccupi, Andrea è in camera? >

< Si come sempre, vai pure ti sta aspettando >

Dice rassegnata capendo che non le avrei detto nient'altro riguardo alle condizioni della mia faccia, percorro il salotto e arrivo davanti la porta della camera di Andrea, busso e subito dopo senza aspettare la risposta apro ed entro, lui è seduto alla sua scrivania e sta guardando qualcosa al pc e non appena sente la porta aprisi si gira, sta per dire qualcosa ma si blocca e rimane a bocca aperta,

< Ciao, allora che facciamo oggi? >

< Eh, ehm... ciao >

< Ehi?! tutto a posto che hai? >

< Io? che hai fatto tu piuttosto! >

Peccato la mia faccia non è passata inosservata, e come avrebbe potuto! sono andato fuori strada con la macchina, mi hanno pestato.... mica potevo sperare che Camper non se ne accorgesse, ma nel giro di qualche secondo Andrea sbuffa più rumorosamente del solito e si butta all'indietro sullo schienale della sedia, torturando gli anelli spinner che porta sempre e guardandomi serio, no direi più scazzato mi fa,

< E adesso.. che facciamo? lo sai che non possiamo registrare con quella faccia > dice indicando il mio viso  < Ci tempesterebbero di domande su cosa hai fatto!! >

< Ma dai non sono ridotto cosi male >

< Ti sei guardato allo specchio o no? >

< Camper non farla tanto lunga per favore registriamo e poi ci penseremo >

< Per la cronaca.. > dice mentre si avvicina con la sedia alla scrivania per controllare un ultima volta il microfono,

< Che cosa hai fatto? >

Avevo deciso di dirgli una mezza verità, quindi forza....

< Ehm ho avuto un piccolo incidente >

< Eh? cosa? >

< Ma si niente di che, come vedi sono qui.... ma la macchina direbbe il contrario >

Dopo avergli spiegato più o meno cos'era successo, finalmente ci mettiamo a registrare senza troppi intoppi, ma di tanto in tanto ho sorpreso Camper a guardarmi, forse non è convinto di ciò che gli ho detto, ma finché non mi chiede niente meglio restare così.

Dopo qualche ora e la telecamera scarica forse per i troppi video che abbiamo registrato, finalmente Andrea decide che possiamo fare una pausa, o meglio io lo costringo a fare una pausa, ho bisogno di alzarmi e sgranchirmi un po, mi alzo dalla sedia e mentre allungo le braccia verso l'alto per stirarmi vado verso la finestra.... ad un certo punto sento qualcosa vibrare, è il mio cellulare che ho lasciato sulla scrivania,

< Ehi ti è arrivato un messaggio >

Dice Camper distrattamente senza guardare, faccio un passo verso la scrivania e apro la notifica del messaggio, e con mia grande sorpresa è Elia il ragazzo che ho conosciuto all'ultimo evento che abbiamo fatto, e che mi ha parlato per la prima volta del Krav maga,

< Ehi senti stavo pensando... che ne dici se per il prossimo video chiamassimo Leo e Bertra? >

< Eh? scusa non ho sentito >

< Dicevo, che ne pensi se per il prossimo video chiamassimo Leo e Bertra.... magari potremmo registrare un altro video col biliardo, visto che con Bertra non lo abbiamo fatto >

< Ah! si per me va bene.. e quando lo vorresti registrare? >

Andrea mi guarda in modo strano, confuso o semplicemente solo esausto, fa un respiro profondo per calmarsi e poi mi risponde,

< Non saprei visto che lo dovremmo girare a casa tua >

Sto per rispondergli quando il mio cellulare squilla, ma non per l'arrivo di un messaggio.. ma per una chiamata, guardo lo schermo e chi mi sta chiamando è un numero privato, mi irrigidisco all'istante e serro la mascella oltre che il cellulare, guardo Camper e,

< Scusa devo rispondere >  

Dico uscendo dalla stanza per andare in salotto, lui mi guarda confuso e con sospetto.. nell'ultimo periodo sono cambiato, e racconto molto meno di quello che faccio e delle "storie" che ho, specialmente dopo l'esperienza che ho avuto con Miriam, e anche se adesso può sembrare che io mi sia cacciato in una situazione simile o anche più grave, non è esattamente così, ma comunque Camper non ribatte e mi lascia uscire senza polemiche; Una volta in salotto rispondo al telefono,

< Pronto >

All'altro capo del telefono non si sente quasi niente se non qualcuno che respira molto pesantemente, sarà di nuovo l'ammiratore segreto, quello che mi manda anche i messaggi minatori in stile sequestro con i ritagli di giornale? probabile si.... fatto sta che non risponde nessuno,

< Senti chiunque tu sia, smettila di chiamarmi!! >

Niente, aspetto ancora qualche secondo e decido di attaccare, rientro in camera dove trovo Camper a controllare l'ultima registrazione che abbiamo fatto.... e decido che forse è meglio che ricominci a comportarmi un po più come prima, così propongo ad Andrea di andare a cena da Old Wild west e lui accetta leggermente sorpreso, prendo il giacchetto e lo saluto dicendogli che ho assolutamente bisogno di una doccia; Una volta rientrato in casa mi butto letteralmente sul letto tutti questi segreti mi stressano più di venti video registrati uno dietro l'altro! ma non so nemmeno io il perché non me la sento di raccontare ai miei amici tutta la verità selle mie improvvise assenze, so che non capirebbero e specialmente per quanto riguarda gli incontri mi direbbero che sono un pazzo, e di lasciar perdere! sono sul letto e mi sto quasi addormentando quando sento di nuovo il mio cellulare squillare, vado a vedere e questa volta è mia madre,

< Pronto mamma? >

< Ah Giovanni finalmente rispondi! senti volevo solo dirti che questa sera io e tuo padre non saremo a casa a cena >

< Non c'è problema.. ma c'era bisogno di chiamarmi addirittura? >

< Beh  ti ho chiamato anche per sentirti visto che ti vedo molto di più quando sei in viaggio piuttosto che quando sei a casa.... >

< Si vabè >

< Comunque volevo dirti che ti devi organizzare da solo per la cena >

< Non c'è problema tanto esco con Andrea, ceniamo fuori >

< Ah perfetto allora......e ah! un altra cosa ricordati di dare da mangiare al cane.... e magari portalo un po fuori al giardino che oggi pomeriggio non ho avuto tempo >

< Si ok  va bene >

Passa qualche secondo di silenzio e poi sento mia madre che sospira e mi fa,

< Giovanni tutto a posto? ti sento strano, ma stai male? >

< No! mamma sto benissimo.... senti scusa devo andare a farmi una doccia eh >

< Mh! va bene a domani allora ciao >

< Si ciao >

Vado in bagno e apro l'acqua nella doccia, nel frattempo inizio a spogliarmi buttando i vestiti nel cesto della biancheria, per un attimo guardo lo specchio e vedo il mio corpo pieno di lividi ed escoriazioni, il getto dell'acqua calda farà da rilassante per i miei muscoli.


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