Capitolo 37

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< Giova? >

< Mmh.. > 

< Scusa >

Mi girai a guardarla tenendola sempre stretta a me,

< Scusa di cosa? >

< Per averti messo in questa situazione >

Mi sistemai meglio tirandomi un po su e appoggiandomi alla spalliera del letto, la avvicinai di nuovo a me, e accarezzandole dolcemente la spalla le risposi,

< Non devi scusarti >

< Ma avrei dovuto parlartene subito cosi saresti stato pronto! >

< Ehi non roviniamo questo momento.. ok? >

< Ma.. >

Come nel più sdolcinato dei film le poggiai un dito sulla bocca, e poi la baciai, quel momento non doveva essere rovinato da un tizio che nemmeno conoscevo, e di cui al momento non mi interessava niente!

< C'è tempo per parlare, ma adesso sistemiamoci.... non so che ore siano, e qualcuno potrebbe scoprirci >

Lei rise e poi si alzò per riprendersi la maglietta, ma la presi per un polso e la tirai di nuovo verso di me per baciarla,

< Ehi!! ahah >

Non avevo fatto caso a come sarebbe potuta cadere sul letto, cosi cadde proprio sopra di me poggiando una mano sul mio addome, subito dopo aver fatto quella mossa sentii un dolore piuttosto acuto,

< Ahi!! > 

Lei balzò subito a sedere e mi guardò preoccupata,

< Scusa ti ho fatto male?! >

< Niente di che tranquilla  >

Dissi mentre lei si chinò sorridendo e baciandomi nel punto dove mi aveva urtato, delicatamente posò le sue labbra su uno dei tanti lividi che avevo, e continuò.. un altro, e poi un altro ancora,

< Ehi ehi.. se continui cosi non penso usciremo mai da questa stanza >

Dissi sorridendo, e allontanandola controvoglia, lei si tirò su e non protestò.. si allungò verso i piedi del letto e recuperò la sua maglietta,

< Dov'è la mia l'hai vista? >

< Ehm..  si eccola li! >

Si china e la raccoglie da terra per poi passarmela, subito dopo si alza dal letto va verso la porta della camera, la apre leggermente guardando fuori, dopo pochi secondi la richiude e ci si appoggia di spalle, facendomi l'occhiolino, 

< Via libera non c'è nessuno.. >

< Ma che ore saranno? >

< Uhm!.... >

Prende il suo orologio dalla scrivania e mi fa con stupore,

< Sono le dieci!.... sai pensavo fosse più tardi! >

< Si le dieci del giorno dopo.... >

< E allora?! >

< Diciamo che noi siamo qui e sicuramente qualcuno di sotto si starà domandando che fine Tu! abbia fatto >

< Dici che mio zio si stia chiedendo come mai non scendo? >

La guardo sorridendo ed alzo le spalle come per dirle - Fai un po tu - Lei finisce di rivestirsi infilandosi i jeans e poi guardandosi intorno mi intima letteralmente di non muovermi, insistendo sul fatto che avrei dovuto riposare ancora un po,

Segreti e BugieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora