CAPITOLO 23

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JENNIFER

Mi svegliai tra le braccia di Louis. Mi ricordavo che mi aveva detto che io gli piacevo. Dovevo assimilare anche tutto, mi alzai piano piano non facendo rumore. Non volevo svegliare Louis. Gli scrissi un biglietto:

'Mi spiace per quello che è successo ieri. Devo assimire tutto quanto di ieri sera. Lasciami un po' di tempo. Ti cercherò io.

A presto.

Jennifer.'

Mi dispiace lasciarlo così, ma dovevo farlo. Ero troppo confusa.

Uscì di casa e accesi il telefono.

20 chiamate da Tiffani.

Merda.

50 chiamate da mia madre.

Doppia merda.

Chiamai mia madre.

-"Jennifer, dio santo, avvisare che dormivi da Tiffani no eh? Ti stavo dando per scomparsa!"

Sempre la solita.

-"Scusa, stavo morendo di sonno ieri. Rimango un altro po' da Tiffani e poi vengo. Ciao." chiusi senza aspettare una sua risposta.

Chiamai Tiffani.

-"Oddio Jennifer. Ma che cazzo hai fatto ieri eh?! Ehhh?! Tu mi fai prendere infarti! Dove stai?! Ti hanno rapita?! Ti hanno picchiata?! Eh?! Brutta stronza se ti vedo..."

-"Tiffani, sto bene! Sto venendo a casa tua. Devo raccontarti molte cose."

-"Sbrigati troia." disse scherzosamente e chiuse.

Sempre molto dolce eh.

Arrivai a casa sua e suonai. Mi venne ad aprire. Entrai. Andai in camera sua e mi stesi sul letto.

-"Racconta."

-"Allora ieri, Jonathan era ubriaco e mi stava per violentare, ma questo è un piccolo dettaglio. Poi però era arrivato Louis per fortuna. Mi ha portata a casa sua e mi ha confessato che io gli piaccio e che sono diversa. Ci siamo baciati e ci siamo addormentati abbracciati."

-"Awww." aveva gli occhi a cuoricino.

-"Sono confusa. Aiutami."

-"Senti cosa, io te lo avevo detto tra voi sta scoppiando una scintilla."

-"E se lui vuole portarmi solo a letto?" mi misi le mani sugli occhi.

-"Vedi come si comporta."

-"Tu non capisci Tiffani! Il fatto è che tutto questo maledetto mondo mi ricorda di lui. Cazzo, non sono mai stata così per un ragazzo, avevo solo qualche cottarella ma niente di più, perché invece con lui si? È più forte di me. Non so più nulla, neanche di me stessa ci capisco più nulla!" ero disperata.

-"Jennifer, ti stai innamorando di lui pian piano."

-"Ma siamo diversi."

-"Ricordati che gli opposti si attraggono. E poi è brutto stare con una persona uguale a te. È noioso."

-"Ahi."

Tiffani mi venne incontro e mi abbracciò. Avevo proprio bisogno di un abbraccio. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse e che mi stesse vicino.

LOUIS

Mi sveglia e invece di Jennifer trovai un biglietto. Lo lessi tutto d'un fiato. Merda. Lei non mi vuoleva. Doppia merda.

Voleva tempo? Glielo avrei lasciato.

Mi alzai e mi andai a fare una doccia per poi rimettermi a letto. Era domenica finalmente e la mia agenda diceva che oggi non dovevo fare un cazzo. Perfetto.

Accesi il telefono e ricevetti proprio in quel momento un messaggio da Jennifer.

Da Jennifer ❤:

'Sto venendo a casa tua. Fatti trovare.'

Mi alzai di scatto senza risponderle. Dovevo sbrigarmi. Mi misi un jeans stretto saltellando da una parte all'altra per infilarli perfettamente ma sfortunatamente persi l' equilibrio caddi come un coglione. Mi rialzati subito. Presi una maglietta a righe. La mia preferita. Mi misi le scarpe ed ero pronto. Suonò il campanello. Corsi fino alla porta e ogni fottuto passo che facevo scivolavo. Ma che avevano pisciato sul pavimento?

Andai ad aprire. Mi ritrovai davanti Jennifer. La feci entrare e la feci sedere sul divano. Io la imitai. La guardai spronandola a parlare.

-"Ecco io..."

Lui è la mia altra metà (sistemazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora