Arrivammo a mare.
Ci sedemmo sulla sabbia e calò il silenzio.
-"Ora puoi dirmi che succede?" domandò lei.
Non volevo farla soffrire, ma era la cosa migliore.
-"Ieriserahoportatoalettouna." dissi tutto d'un fiato.
Non rispose cosi mi girai per guardarla.
Aveva gli occhi lucidi e uno sguardo privo di sentimenti.
-"Dimmi che non è vero..." disse mentre le cadde una lacrima.
Non piangere, piccola. Non ne vale la pena.
La guardai e mi girai dall'altra parte.
-"Louis!" urlò.
-"Si, è vero." gridai anche io.
Mi tirò uno schiaffo.
Mi stava bene.
Si mise una mano sulla bocca per non scoppiare in lacrime davanti a me.
Si alzò.
-"Dove vai?"
-"Lontano da te."
-"Lascia che ti accompagni.."
-"Non voglio stare un altro minuto di più con te."
Aveva ragione.
JENNIFER
Me ne andai. Un altro minuto di più e sarei scoppiata davanti a lui.
Non volevo farmi vedere debole.
Non si era manco scusato. Ma infondo cosa dovevo aspettarmi da Louis? Nulla.
Non sarebbe cambiato mai, e io più scema che ci avevo creduto.
Arrivai a casa e mi stesi sul letto piangendo.
*****
Era tardo pomeriggio e io piangevo ancora. Dovevo chiarire meglio con Louis. Senza lui non mi sento completa.
Uscì di casa e andai da lui.
Quando arrivai a casa sua avevo il cuore a mille. Non sapevo se andarmene o suonare.
Decisi di suonare tanto peggio di cosi non poteva andare.
Suonai.
La porta si aprì e mi ritirovai davanti un Louis in boxer e i capelli arruffati con gli occhi sgranati. Lo avrò svegliato?
Poi però senti una voce femminile.
Ah.
-"Io...io non so che ci sono venuta a fare qua...scusa.."
-"No, Jennifer aspetta. Mi dispiace tanto." sembrava dispiaciuto ma i suoi occhi non trasmettevano un briciolo di sentimento.
-"Vedo che non hai perso tempo a sostituirmi."
-"Già." rispose semplicemente.
Ho sentito un crack. Sarò stato il mio cuore che si è spezzato.
-"E la promessa eh?! Quella "per sempre insieme" eh?! Non è niente?!" urlai.
-"No." rispose calmo.
Dio, che nervoso.
-"Tu...tu non mi hai mai amata."
-"Eri solo una della tante."
Botta al cuore.
-"E tutte le cose dolci che facevi?" iniziai a piangere.
-"Era un modo per portarti a letto."
Botta al cuore più forte.
Me ne andai. Non volevo più sentire. Più vederlo. Volevo solo rimanere sola.
Andai nel parco e mi sedetti su una panchina a guardare la gente con le lacrime agli occhi.
C'erano coppie che giocavano, scherzavano, si baciavano. Erano spensierate e dio, quanto le invidiavo.
Mi sentivo talmente stupida di aver creduto anche solo per una volta di poter avere un futuro con Louis. Ma mi sbagliavo. Mi sbagliavo in tutto. O forse lo sbaglio ero solo io.
Non avevo nessuno. Ero sola. Tiffany era partita. I ragazzi erano andati per le feste dalle loro famiglie. La mia famiglia c'era, ma di certo non volevo stare con loro adesso.
Mi venne un' idea. Mio padre viveva ancora a Londra giusto? Potevo andare da lui per qualche settimana.
Che genia.
Scappare non ti aiuterà.
Zitta.
Idiota.
Me ne andai dal parco con l'intento di andare dai miei per avvisarli di questa cosa.
Non vedevo l'ora di partire e andarmene di qua.
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Lui è la mia altra metà (sistemazione)
Fanfiction"Avevo bisogno di qualcuno che restasse al mio fianco, e quel qualcuno, forse, non era Louis."