CAPITOLO 32

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Jennifer

Oggi era il compleanno di Louis.

Ieri sera ero rimasto a dormire da me e adesso stava dormendo. Sembrava un angioletto, ma con le corna nascoste.

Mi avvicinai a lui per dargli tanti baci sul viso.

Lui borbotto' qualcosa.

-"Alzati dormiglione. " feci per alzarmi ma lui mi prese da un braccio.

Mi fece stendere vicino a lui e iniziò a baciarmi il collo e a toccarmi.

-"Stai giù con quelle manacce." gli diedi un bacio e mi alzai dal letto.

-"Sei crudele." Mi fece il labbruccio.

-"Non attacca con me Tommo." mi fece la linguaccia.

-"Amore vedi che verso le sette esco con Nialler. " disse il ragazzo ancora nel letto.

Annuii.

La festa era verso le otto e Niall aveva deciso di farlo uscire di casa per darci il tempo di preparare tutto.

****

Erano le sette e Louis era uscito con Niall. A casa con me c'era Harry, Liam e Zayn che decoravano,  mentre io preparavo qualche panino.

19.30

-"Harry sbrigatii!  Manca solo mezz'ora."

-"Ho finito!  E non gridare!  Non sono sordo ancora."

Ma quanto era simpatico no?

No.

Cosa vuoi tu? Vai via.

Vai via tu cane.

No, gatto.

Pian piano arrivarono tutti gli invitati.

20.00

Louis stava per arrivare e io non riuscivo a stare calma.

Mica ti stai sposando eh.

Vai via. Mo.

Ok ok.

Il campanello suonò e io andai subito ad aprire.  Tutto era buio e non riuscivo a vedere un tubo.

Aprì e mi ritrovai Louis.  Mi diede un bacio e lo feci entrare.

-"Perché è tutto buio? "

Appena finì di pormi la domanda, accesi la luce.

-"Sorpresa. " gridarono tutti.

Louis sobbalzo' dallo spavento.  Risi. Mi guardò. Aveva gli occhi lucidi.

-"Buon compleanno." Dissi avvicinadomi a lui e baciarlo.

Mi sorrise.

Louis andò a salutare tutti.

Io mi sedetti sul divano. Era uscito come avevo previsto ed ero contenta.

Arrivò il momento dei regali.

Niall gli regalo' delle cuffie che lui voleva da tanto.

Liam tante carote.

Zayn una maglietta.

Arrivò il reglo mio e di Harry.

-"Vai nel cortile." Disse il riccio.

Lou lo guardò confuso, ma andò nel cortile.

Uscì dalla casa e si girò da noi non capendo.

-"Girati a destra" Dissi io.

Quando si girò iniziò a gridare e poi scomparì. Le sue urla si sentivano però.

Tutti andarono a vedere compresa io. Louis era attaccato alla sua nuova macchina e la abbracciava.  Harry mi aveva detto che la voleva da tanto. Louis appena vide me è Harry ci saltò addosso. Ci abbracciò.

-"Grazie!  Vi amo!"

-"Amico, non sono gay io." Il solito Hazza.

Ce ne entrammo in casa per festeggiare finché non suonò il campanello.

Lui è la mia altra metà (sistemazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora