Mi girai per vedere chi era. Era Jonathan. Da quando Louis ci aveva interrotti quel giorno, non avevamo più parlato. Puzzava di alcol. Perfetto.
-"Vieni con me." soffiò nel mio orecchio.
-"Credo che non sia il...."
Non riuscì a finire la frase perché lui mi prese per il polso e mi porto nel bagno maschile.
Mi sbatté contro il muro.
-"Cosa vuoi, Jonathan?"
-"Voglio finire quella cosa che stavamo facendo nel bosco finché non era arrivato quel coglione."
Si avvicinò sempre di più fino a quando lui si strinse a me.
-"Lasciami."
Cercai di liberarmi, ma lui era più forte di me.
Le sue mani toccavano tutto il mio corpo. Il sedere. Il seno. Tutto.
Iniziò a baciarmi il collo.
-"aiuto!" gridai più che potevo, ma la musica di là era troppa alta.
Ricevei uno schiaffo.
-"Sta zitta."
LOUIS
Mi stavo davvero annoiando e dovevo andare urgentemente in bagno senno' me la sarei fatta addosso.
Jennifer era sparita dalla circolazione.
Andai in bagno. La porta però era chiusa a chiave e sentivo grida da dentro.
Cercai di aprire la porta. Non riuscì.
Come faceco adesso?!
Ero andato nel panico. Mi accorsi che la chiave mancava nella fessura e così presi una cosa di ferro che stava per terra e usai il 'ficca e smanetta'. Riuscì ad aprirla.
Vidi Jennifer attaccata al muro e un ragazzo che la stava per violentare. Piangeva.
-"Oh dio! Jennifer!"
Andai verso il ragazzo, lo presi dalla maglia e lo tolsi da sopra a Jennifer.
Lei mi abbracciò subito e io la strinsi a me. Vidi che quel ragazzo era Jonathan.
-"Piccola, aspetta un attimo, vado a darli una lezione."
-"No, resta qui, è solo ubriaco. Non si ricorderà niente."
Decisi di rimare con lei. Uscimmo dal bagno e io non volevo staccarmi da lei.
-"Piccola, che ne dici se andiamo a casa mia?" annuì debolmente.
Era talmente tenera e piccola.
Salimmo e la portai a casa mia. Non avevo nessuna intenzione di fare cose sporche con lei. In quel momento volevo solo abbracciarla, coccolarla e non lasciarla più.
Non so cosa mi sia successo, ma da quando avevo conosciuto Jennifer tutto era cambiato, in meglio. Credo che stavo per innamorarmi. O forse lo ero già. Dio, ero confuso.
Eravamo arrivati a casa mia. Feci scendere Jennifer dalla macchina. Era rimasta a guardare il vuoto per tutto il tragitto.
Entrammo a casa mia.
Portai Jennifer nella camera da letto e la stesi là. Io mi tolsi i vestiti e rimasi a boxer.
-"Che vuoi fare?" disse lei impaurita.
-"Niente, solo che in casa sto sempre in boxer, tranquilla piccola, non ti sfiorerei manco con un fiore."
Ma ero davvero io o mi avevano posseduto? Mi sa che mi avevano posseduto. Dove cavolo mi era uscita quella frase. Ok, Louis sei fottutamente innamorato.
Mi stesi vicino a Jennifer e l'abbracciai stretta stretta.
-"Louis, mi stai soffocando." disse ridendo.
Finalmente risentivo la sua risata.
Basta Louis, non essere romantico!
-"Scusami, non voglio che tu te ne vada."
-"Non me ne vado." mi regalò uno dei suoi sorrisi più belli.
Non ce la facevo. Volevo assolutamente baciarla. Ma credo che lei non voglia. Oh, ma dai si vive una volta sola. Cogliamo l'attimo.
Le presi con una mano il suo piccolo e dolce viso e l'avvicinai a me. Le farfalle si stavano facendo sentire.
Non le diedi uno dei soliti baci. Questo era diverso. Era bisognoso e dolce. Mi sentito protetto tra le sue labbra. Ma purtroppo il bacio finì prima del previsto. Non volevo pressarla.
-"Scusami."
-"Non scusarti Louis."
La guardai
-"Jennifer, tu mi piaci."
Lei mi sorrise e mi diede un altro bacio, questa volta era casto.
-"Ne parliamo domani. Buonanotte ragazzo che adora le carote." sorrise. Il suo sorriso mi uccide.
-"Buonanotte principessa." le diedi un bacio in fronte.
Ci addormentammo abbracciati. Questa era in assoluto la migliore notte di tutta la mia vita. E penso che sarebbe stata l'ultima.
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Lui è la mia altra metà (sistemazione)
Fanfic"Avevo bisogno di qualcuno che restasse al mio fianco, e quel qualcuno, forse, non era Louis."