Mi sentii chiamare. Mi girai e vidi che mi stava venendo incontro lui. Non volevo avere niente a che fare con lui, cosi mi rigirai e inizia a camminare.
-Jennifer, aspetta! Fammi spiegare quello che è successo!" urlava.
Non lo ascoltai e continuai a camminare indifferente.
-"Cristo Jennifer fermati!" disse iniziando a correre.
Io aumentai la passo ma lui mi prese per un braccio facendomi girare.
-"Cosa vuoi?" sbuffai.
-"Fammi spiegare quello che è successo.." mi guardò negli occhi.
-"Cosa dovresti spiegare? Che mi hai chiamata puttana? Che mi ha detto "togliti dalle palle"? Che hai picchiato il mio migliore amico?! Eh?!" la rabbia aveva preso il sopravvento.
-"Ero arrabbiato. Quando sono arrabbiato non raggiono.. e poi il tuo migliore amico mi ha picchiato per prima quando tu mi hai trovato a terra per strada e poi mi ha mandato un messaggio dicendomi che dovevo starti lontano."
-"Forse era meglio lasciarci perdere." dissi dura.
-"Ah si?" annuii.
-"Bene. Fai come se non ci conosciamo non m'importa niente ragazzina. Divertiti col tuo Malik." dicendo questo se ne andò.
Ero rimasta spiazzata. Però era meglio tenerlo lontano per me e per Zayn. Io non mi ero trasferita per avere una vita peggiore, ma per una migliore!
Ormai era l'una ed era l'ora di ritornare a casa. Arrivai salutai i miei e andai in camera.
Quando ti adoro letto. Ci sei sempre per me. Sei la mia vita.
Il letto era il mio fidanzato. Non lo avrei scambiato mai e poi mai con nessuno. Piano piano mi addormentai.
**
Mi svegliai con la sveglia. Presi il telefono per vedere l'orario ed erano le sette di mattina, bene posso ancora dormire. Mi rimisi a letto intenta a riprendere sonno, ma poi pensai all'orario.
Le sette.
Oh cazzo. Mi alzai subito dal letto. Come cavolo ho fatto a dormire così tanto?! Oh mio dio devo andare già scuola. Non ho fatto manco i compiti.
'Ahahahahahah, tu i compiti? Sul serio Jennifer?'
Ma no era per dire, sai per apparire una brava ragazza. E poi non metterti in mezzo.
Ritornando in me mi alzai dalla mia ragione di vita e andai in bagno. Per la fretta non vidi la mia pantofola e caddi come un salame.
Mannaggia a me e a quando non metto le cose a posto. Mi alzai senza voglia e andai in bagno. Questa volta con attenzione. Arrivai in bagno mi lavai e mi vestii. Scesi per andare a scuola.
-"Oh mio dio, Jennifer, pensavo fossi morta." quanta simpatia mia madre di prima mattina.
-"Ancora no, ma'. Vado ciao." stavo per andarmene.
-"Non fai colazione?"
-"Non ho fame. Cià" detto questo me ne andai. Chissà cosa avrebbe fatto Louis.
STAI LEGGENDO
Lui è la mia altra metà (sistemazione)
Fanfic"Avevo bisogno di qualcuno che restasse al mio fianco, e quel qualcuno, forse, non era Louis."