3/Why can't I hold on

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There is a swelling storm
And I'm caught up in the middle of it all
And it takes control
Of the person that I thought I was

Quando facciamo una promessa a qualcuno di importante ci sentiamo obbligati. Ci sentiamo come se una mancata osservazione di quest'ultima ci possa rendere dei mostri agli occhi di coloro a cui teniamo, coloro a cui abbiamo, in modo quasi sacro, dato la nostra parola. Ma quando la promessa si estende a noi stessi, lì arrivano i problemi. Quando ci rendiamo conto che la promessa non può essere mantenuta ci sentiamo come dei falliti, per questo proviamo ad ignorarlo e ci nascondiamo dietro ad apparenti certezze.

Hermione aveva cercato di tener fede alla sua promessa andando contro se stessa, e ne era uscita distrutta.

"Hai sentito della festa di Lavanda, stasera?" Chiese Ron, mentre accarezzava la schiena nuda di una Hermione appena sveglia.

Il rosso era su di giri e tremendamente esterrefatto dopo la notte trascorsa con quella che aveva sempre voluto fosse la sua ragazza. Quasi non riusciva a credere che fosse successo: Hermione era sempre stata restia, perché era convinta che avrebbero dovuto abituarsi alla loro relazione e conoscersi davvero l'uno con l'altro prima di passare al livello successivo.  Invece la sera prima, dopo un mese scarso di relazione, la bruna si era presentata fuori dalla sua ala di dormitorio e lo aveva trascinato nella sua stanza da Prefetto, baciandolo con foga come mai aveva fatto, e senza ripensarci neanche un attimo. Era come se qualcosa le avesse improvvisamente messo fretta, come se avesse cambiato idea per un motivo specifico; ma il rosso non se ne curò più di tanto, per quanto l'entusiasmo era salito.

Dal canto suo, Hermione aveva fatto di tutto per tener fede alla sua promessa. Erano passate due settimane dall'accaduto sulla Torre di Astronomia e da allora la bruna non aveva fatto altro che evitare il Serpeverde in ogni modo possibile. Ogni volta che il pensiero delle sue labbra intraprendenti le sfiorava la mente, lei lo cacciava via in malo modo e lo sostituiva con il pensiero di un giovane Grifondoro amante del pollo. Cambiava strada quando lo incontrava e gli stava il più lontano possibile durante le lezioni. Aveva imparato a usare il fondotinta pur di nascondere il suo segno sulla sua pelle, aveva perfino permesso a Ron di portarla a letto per non pensarci. Il rosso era rimasto euforico, come fatto della più dolce delle droghe, ma Hermione sapeva la verità. E più pensava a come aveva usato spudoratamente il giovane Grifondoro, più si sentiva un mostro.

Inoltre si era da poco ricordata della conversazione cui aveva assistito poco tempo prima ad Hogsmeade tra due Serpeverde molto amici, Draco Malfoy e Blaise Zabini, e alla sua mente già sovraccarica si era aggiunta ulteriore confusione. Stando a quanto aveva sentito, doveva trattarsi di qualcosa di pericoloso con delle vite in gioco, qualcosa di segreto che avrebbe assolutamente dovuto scoprire. Qualcosa che non riusciva a levarsi dalla testa.

"Si ma non penso di andarci..." Sospirò la ragazza, mentre si alzava a fatica e indossava la divisa.

"E perché?"

"Perché non sopporto Lavanda e perché devo studiare." Rispose Hermione, scocciata. "Per di più davvero non capisco come faranno a nascondere tutto agli insegnanti."

"Semplice. Diremo che è autorizzata dal Professor Lumacorno. Ha già promesso di reggere il gioco."

"Figuriamoci... In ogni caso, io non ci vengo."

Il rosso si rivestì in fretta e si avvicinò alla ragazza nel tentativo di farle cambiare idea, cingendole i fianchi con le braccia.

"Dai, perché no? Non è neanche pericoloso... staremo nella Stamberga Strillante." Scherzò.

Se ne pentì immediatamente: aveva appena gettato il fuoco su benzina pura.

"Cosa?!"

Un urlo potentissimo rischiò di frantumare i vetri dei dormitori di Grifondoro. Hermione si sentì ribollire il sangue.

I don't wanna die//DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora