Capitolo 5

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Vampiro. Vampiro? Vampiro?!

«I vampiri..non esistono.» dissi convinta, riflettendoci su. Ethan sorrideva, con in mano un bicchiere di vino, almeno credo. Invece, Brad, mi guardava con tristezza, aveva gli occhi lucidi; non lo avevo mai visto in questo stato. E mi rattristava un po vederlo in quel modo. «Brad, i vampiri non esistono.» cercai di convincerei lui, ma soprattutto me.

«Oh, si che esistono», Ethan era così odioso, gli avrei tirato un ceffone se non fosse stato così alto.
«E come posso essere un vampiro, io?» Brad mise la sua schiena a contatto con il divano e portò la mano destra sui suoi occhi. Doveva essere distrutto, per qualche motivo non sopportavo vederlo così. Ma non ne sapevo il motivo. «Beh, perché tu fin da piccola, prima che i tuoi genitori ti facessero adottare, sei stata promessa in sposa a uno dei due ragazzi della nostra famiglia.» fece una piccola pausa, forse per farmi assimilare ciò che aveva detto. Poi continuò. «L'unico problema è che tu devi scegliere uno dei due.» Ethan si alzò e venne proprio davanti a me, lasciando il suo bicchiere sul mobiletto vicino alla poltrona su cui era seduto poco prima. Si era avvicinato all'orecchio destro, il più lontano da Brad, con un sussurro mi consigliò: «Se fossi in te... io ci penserei molto bene.» Rimasi a bocca aperta, senza riuscire a dire nulla. E poi, Ethan, se ne andò.

Avevo un mucchio di domande, e non avevo assimilato proprio tutto ciò che mi avevano detto, ma l'unica che feci fu la più stupida di tutte: «Cosa?»

Brad mi scrutava, io ero intenta a guardare per terra per non farmi scoprire con gli occhi piani di lacrime. E poi, lui, che voleva? Non era stato lui a dire 'sei troppo forte per avere sentimenti'? Bene. Per lui non avevo nemmeno i sentimenti. Io ero solo forte. In un certo senso quella maschera che portavo sempre era proprio facile indossarla, ma nessuno a parte Logan aveva capito tutto, ma adesso lui non era qui, con me.

«Scusa, Brad...»,domandai, «potrei chiamare Logan?» dissi scrutando con gli occhi ancora il pavimento.

«Prima, guardami negli occhi.» disse.
«Perché dovrei?» risposi scontrosa. Non avevo mai mostrato a nessuno le mie vere lacrime - nessuno a cui volessi veramente bene -, certo non le avrei mostrate a uno che mi credeva senza sentimenti. E poi ero brutta quando piangevo, un altro motivo da aggiungere alla mia lista: 'NO LACRIME'.

«Voglio vedere i tuoi occhi.» non dissi niente, rimanendo con lo sguardo fisso sul parquet. «So perché non le vuoi far vedere, sai?» affermò dopo poco.

«Uh-uh, bene sentiamo.» non riuscivo a guardarlo negli occhi, ancora.

«Ti vergogni dal fatto che, non provando sentimenti, non ti viene nemmeno da versare una lacrima. Sai, questo è una caratteristica dei vampiri: non avere sentimenti. E capisco come mai sei sempre allegra, a te non interessa nemmeno un minimo di quello che succede agli altri, figuriamoci se muore una ragazza», ogni parola che pronunciava era come una coltellata al cuore. «È questo il vero motivo.»

Mi alzai di scattò, dandogli le spalle. Le lacrime iniziarono a scivolare giù dalle guance, come una diga piena, fino all'orlo, che stava per sgorgare, rompendosi e facendo uscire fuori tutta l'acqua che conteneva. Il cuore batteva troppo forte, troppo velocemente. «Come fai?», mi fermai un attimo, poi continuai, girandomi verso di lui e guardandolo negli occhi. Il dolore alla caviglia, in confronto al dolore che sentivo adesso, non era proprio un bel niente. «Io ho dei sentimenti! Sarò pure un vampiro, anche se non ci credo pienamente, ma i sentimenti li provo e li proverò sempre! Non ti devi permettere di giudicarmi, mi fai schifo. Ecco. Ecco cosa provo per te: disgusto. E se i vampiri come te non provono sentimenti, beh, mi dispiace per te, coglione.» sbottai fuori di me, mentre mi fissava, stupito. Dopo una pausa di cinque minuti disse, «Mi dispiace. Non volevo...farti piangere.»

«Non sto piangendo per te, idiota.», mi fermai un secondo, inspirando dal naso dissi,
«Adesso, Brad, dato che hai visto i miei occhi, posso telefonare a Logan?» poi aggiunsi: «E poi a Matthew?» Non che volessi sentirlo, ma volevo parlargli di noi due, non volevo stare con nessuno, almeno per il momento. «Matthew?» chiese lui con tutto stupore.

«Si. Proprio Matthew, il mio ragazzo. » ex ragazzo «Te lo ricordi?» lui annuii.
Poi mi disse, calmo: «Il tuo cellulare è al secondo piano, nel mio studio. Prima porta a destra.» Solo per educazione lo ringrazie con un «Grazie», sussurrato.

Prima di arrivare alle scale, Brad corse verso di me, dicendomi, «Tieniti forte, la tua vita cambierà del tutto.» Dandogli le spalle e guardando il tappeto che ricopriva la metà delle scale, dissi, con voce rotta, triste e abbastanza disperata, «Non vedo l'ora.»

Vampire's DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora