SECONDO LIBRO DELLA SAGA DEI SEGRETI
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Demetra Romano, rimasta senza genitori e amici, deve ricominciare a vivere. Deve essere strano tornare alla normalità quando invec...
Il telefono di casa suona e vado a rispondere con una certa calma. «Pronto?»
«Salve. Sono Mario di Generali. La chiamo per avvisarla che la sua pratica è andata a buon fine e che i soldi che ha depositato da noi saranno custoditi presso un'assicurazione che scadrà tra dieci anni» risponde la voce al telefono.
«Perfetto. Grazie, Mario» rispondo.
Mia madre è stata piuttosto ricca, ma non ho intenzione custodire tutti i suoi soldi, poiché voglio provare - anzi, continuare - a vivere come la vecchia Demetra Romano, che chiedeva soldi solo in casi di estrema urgenza; perciò ho deciso di conservare il novanta percento dei risparmi di mia madre presso un'assicurazione alla quale potrò accedere solo nel 2030.
Ma questo non è un problema...
Ho cercato in lungo e in largo qualche soluzione che potesse aiutarmi con l'ospite indesiderato che avevo a casa mia. Ogni mattina mi alzo e trovo un oggetto spostato. Anche il più piccolo, come i miei anelli, e a volte non ci faccio nemmeno caso. Non riesco ancora a capire chi sia e ciò mi stressa parecchio. Qualche volta, vista la mia visita alla chiesa, mi passa per la mente di praticare un esorcismo alla casa, ma poi penso: «E se fosse uno spirito confuso?»
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Alla fine ho deciso di dividere la casa con il fantasma tenebroso e oscuro, e poiché le sue visite si sono fatte sempre più rare e meno pericolose, il mio livello di preoccupazione è diminuito. Una notte, però, sono stata svegliata all'improvviso. Ho sentito una forza intorno al collo e il respiro si è fatto sempre più corto. Qualcuno mi stava strozzando. Ho aperto gli occhi e l'ho visto: Tancredi. Era circondato da un alone bianco, quello tipico dei fantasmi, e premeva contro il mio collo.
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