Demetra RomanoUna bomba. Era una bomba. Hanno messo una bomba per uccidermi e hanno preso Luca.
Ricordo di essere svenuta e di aver fatto quello strano sogno... in quel cimitero dove una statua d'angelo piangeva sangue... Poi mi sono svegliata.
Daniel e Adriel mi hanno portato al sicuro in un'altra stanza e poco dopo Zaire e Alexander ci hanno raggiunto per verificare la situazione, mentre Daniel mi medicava una piccola ferita che avevo sulla testa.
Hanno iniziato a parlare, ma non li ascoltavo perché la mia testa pensava a come avrei potuto salvare Luca, mentre la maggior parte di loro discuteva di come salvare Lestat.
Hanno deciso di chiamare tutti i capi di stato del mondo per poter discutere della situazione in un'altra sala. Zaire e Alexander sono usciti velocemente e i miei due amici sono rimasti in silenzio.
A quanto pare le regole nel mondo vampiro erano cambiate da quando le avevo studiate: il mondo è suddiviso ancora in cinque parti, in base ai continenti, ma ciascuno stato ha al suo interno una piccola comunità con un presidente e cinque combattenti della squadra Scutom che controllano il territorio e distruggono gli Akira e che alla fine di ogni mese devono fare rapporto al Capo del Continente.
«Perché siete così silenziosi?» chiedo.
«Non sappiamo cosa dire» ammette Adriel mentre Daniel sistema alcuni metalli.
«Dov'è andato Valerio? Lui sta bene?» esorto.
«Lui sta bene. È con Zaire» risponde Daniel.
«Okay» mormoro. «Avete qualche notizia?»
Daniel e Adriel abbassano il capo e lo scuotono. Daniel sospira e si sposta leggermente.
Inizio a pensare, quando vedo di sfuggita dei lunghi capelli rossi. Mi volto in quella direzione e vedo Ofelia, circondata da un alone bianco, che mi sorride.
«Ofelia!» esclamo.
Alle mie spalle Daniel tossisce e Adriel dice: «Ofelia è morta, Demetra.»
«Bella collana, Demetra» afferma la vampira con i capelli rossi, leccandosi il labbro.
«Grazie, me l'ha regalata Luca» sussurro prendendo d'istinto la mia collana tra le mani.
«Che egoista» sbuffa Ofelia.
«Demi, stai bene?» domanda Daniel alle mie spalle.
«Daniel, sei sicuro che non abbia una commozione cerebrale?» chiede Adriel.
Ofelia alza gli occhi al cielo e con la mano sposta una sedia, facendo sussultare Daniel e Adriel dietro di me.
«Non mi aspettavo che tu mi vedessi... Sentivo solo di venire qui... Quindi sei Caronte, eh?» ridacchia da sola Ofelia.
«Sì, lo sono...» mormoro confusa.
«È strano, perché quel microchip dovrebbe funzionare.»
«Come sai del microchip?» esorto sbalordita.
«Sono un fantasma adesso. So tutto» ride lei. «In tal caso, non è ora della mia dipartita. Cerco di aiutare i miei amici, visto che la signorina Io rivendico i territori non ha il coraggio di togliersi quello stupido coso.»
Si alza velocemente e se ne va, facendo andare la propria luce a intermittenza.
«Aspetta!» urlo.
Ofelia passa attraverso la porta; la apro e, iniziando a correre, la seguo per tutto il corridoio, mentre i miei due amici mi vengono dietro.
«Ofelia, aspettami!» grido.
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Il segreto dei Ricordi
FantasySECONDO LIBRO DELLA SAGA DEI SEGRETI Questa storia si può trovare facilmente su Amazon sia in cartaceo che in Kindle Demetra Romano, rimasta senza genitori e amici, deve ricominciare a vivere. Deve essere strano tornare alla normalità quando invec...