Demetra Romano«Cosa?» urla Luca.
Si guarda intorno e con velocità da vampiro fa un giro tra le tombe vicine, per poi tornare da me.
«Non è possibile» sussurra scuotendo il capo più volte.
«È così?» chiedo con insistenza.
«Sì» bisbiglia con uno sguardo terrorizzato.
«Cazzo...» espiro. «Com'è possibile?»
«Quel figlio di puttana! È stato lui! È un altro modo per torturarci!» grida Luca furioso.
Tira un pugno alla lapide dietro di lui, facendo cadere pezzi di cemento sul terreno, e corre via, fuori dal mio campo visivo.
«Luca!» grido, ma ormai è troppo lontano. Mi ha lasciata sola in questo spiazzo d'erba tra le tombe senza farmi capire a cosa stia pensando.
Sospiro con la paura nel cuore e mi dirigo verso la casa.
Dov'è Lestat? Magari lui può aiutarmi.
Supero la porta d'ingresso e rimango ferma nell'atrio, cercando di riordinare le idee. Sospiro e alzo lo sguardo, facendo cadere gli occhi sul quadro, che mi fa sentire inquieta. Mi sembra di essere osservata.
È il ritratto di un uomo dall'aspetto molto simile a Tancredi, con un viso roseo, capelli corvini e gli occhi neri.
«Aspetta un secondo...» sussurro avvicinandomi.
Mi alzo sulle punte dei piedi e leggo una piccola scritta in nero:
A E. Defendi. Il mio figlio prediletto. Tancredi.
Tancredi aveva un figlio? Oddio.
Non ho nemmeno il tempo di ragionare e andare in panico per quest'ultima informazione che improvvisamente, con la coda dell'occhio, scorgo un'ombra passare alle mie spalle.
«Demi...» Mi volto.
Luca è dietro di me e, tenendo le mani in tasca e la testa china, si avvicina.
«Non avrei dovuto lasciarti sola poco fa.»
«Eri arrabbiato... Comprendo questo tuo atteggiamento...» mormoro. «Solo... fa' capire anche a me.»
«Durante una delle ultime torture quell'uomo... ha detto che in quel momento avremmo capito suo padre...» afferma spaesato.
«Che cosa vi ha fatto?» esorto. «Che cosa vi hanno fatto? Sono passati sette giorni. Che cosa vi hanno fatto per distruggervi così?»
Lui chiude gli occhi, allargando quelle sue narici così carine, e serra i pugni con rabbia.
Mi avvicino e appoggio una mano sul suo petto. Luca alza di scatto la testa e, spalancando gli occhi, mi fissa con malinconia e sorpresa.
«Credi che non l'abbia visto?» domando a bassa voce. «Tu e Lestat siete distrutti. Non solo fisicamente. Vi si vede negli occhi che siete in mille pezzi e non sapete cosa fare. Io penso di aver peggiorato la situazione, ma non voglio che pensiate che io vi abbia abbandonato.»
Luca mi interrompe poggiando una mano sulla mia e accenna una sorriso. «Il semplice fatto che tu sia qui fa stare bene entrambi.»
«Che cosa vi hanno fatto?» ripeto.
«Quando sarò pronto ti racconterò tutto nel dettaglio... ma non adesso» afferma Luca a bassa voce.
«Quindi... l'uomo che vi attacca, di cui mi hai parlato prima in giardino, è il figlio di qualcuno a cui avete fatto del male?»
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Il segreto dei Ricordi
FantasySECONDO LIBRO DELLA SAGA DEI SEGRETI Questa storia si può trovare facilmente su Amazon sia in cartaceo che in Kindle Demetra Romano, rimasta senza genitori e amici, deve ricominciare a vivere. Deve essere strano tornare alla normalità quando invec...