Capitolo 2

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Avevo appena finito di sistemare le mie cose nella stanza, avevo messo i vestiti nell'armadio mentre avevo messo i trucchi, i profumi, i miei cd e i miei libri preferiti sulla mensola, avevo posto il mio stereo dove poter mettere anche i dischi sul comodino al lato sinistro del letto mentre su quello destro c'era la lampadina fornita dal college, posizionai i miei libri di scuola e quelli da leggere (ovviamente quelli che non facevano parte dei miei preferiti) nella libreria e il computer sulla scrivania, poi uscii dalla stanza e andai in cucina dove era appeso un orologio, guardai l'orario e vidi che era ora di cena, mi girai verso Filippo che stava guardando la tv e chiesi:
"Hai fame?"
"Ma chi cazzo ti credi di essere?"
"Senti, ti ho semplicemente chiesto se hai fame, ci sono due opzioni di risposta ovvero 'sì' se hai fame e 'no' se non ne hai, scegliendo una di queste due avresti utilizzato meno fiato di quello che hai usato per dire 'ma chi cazzo ti credi di essere'?"
"Ragazzina, io ti rispondo quello che voglio"
"Cercavo di essere gentile invece di mettermi a cucinare solo per me"
"Non sei nessuno per essere gentile con me"
"Ok"
"Esco, non mangio a casa"
"Non sono nessuno, non c'era bisogno di dirmelo" gli feci l'occhiolino e un sorrisetto strafottente poi mi girai ma dopo un po' mi ritrovai con la schiena al muro e Filippo a pochi centimetri da me
"Che vuoi ora?"
"Voglio che tu non mi risponda sempre male"
"Se non vuoi un calcio nella palle levati"
Lui mi guardò male, si staccò da me e uscì di casa sbattendo la porta, io iniziai a cucinare e vidi che non c'era molto in frigo così mi dissi che il pomeriggio del giorno dopo avrei dovuto fare la spesa, mangiai e poi andai a farmi la doccia ma prima presi l'intimo e il pigiama che consisteva in un pantaloncino corto blu e una fascia sportiva bianca, aprii l'acqua calda e, visto che c'era la vasca decisi di riempirla e di fare un bel bagno, il giorno dopo sarebbero iniziati i corsi per cui cercai di non pensarci, misi la mia playlist di spotify in riproduzione casuale e, quando uscii dalla vasca lavai i denti e andai nel letto, dopo un po' Bruce mi raggiunse e salì sul mio letto, si venne a coricare vicino a me e io iniziai ad accarezzarlo
"Ehi Bruce, Filippo è così con tutti o lo è solo con me?"
Lui abbaiò e dopo un po' decisi di provare a prendere sonno e ci riuscii ma verso le due di notte sentii la porta di casa aprirsi e Filippo dire ridendo come se fosse ubriaco e forse lo era veramente visto che diceva di fare silenzio ma lui parlava ad alta voce:
"Shhh, non dobbiamo fare rumore, la mia coinquilina dorme credo"
Una voce squillante e fastidiosa chiese: "Hai una coinquilina?"
"Sì Cloredine, la mia coinquilina è arrivata oggi"
"È brutta?"
Filippo non rispose o forse lo fece a voce bassissima e io non riuscii a captare la risposta, guardai Bruce che dormiva ancora vicino a me e poi cercai di riaddormentarmi ma sentivo il letto della camera di Filippo muoversi e i suoi gemiti mischiati a quelli con la voce della tipa fastidiosa, feci una faccia schifata e poi provai a riprendere sonno anche se continuavo a sentire i rumori che facevano...

Voglio solo te... (coinquilini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora