Capitolo 23

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Entrai in casa e andai nella mia camera per studiare, presi i libri e iniziai a farlo. Quando finii vidi che non era ancora ora di preparare la cena per cui decisi di chiamare mamma, mentre il telefono squillava, sentii la porta di casa aprirsi e le voci di Filippo e Lorenzo riempire il corridoio, in quel momento mia mamma rispose al telefono ed esclamò:
"Ciao tesoro! Come va?"
"Tutto bene e a te?"
"Sto bene, sto iniziando a cucinare perché stasera verranno i tuoi zii a cena"
"Salutameli"
"Va bene... Ti manda un bacione la nonna, ieri sono stata a casa sua e le manchi tanto"
"Questo fine settimana tornerò e verrò a trovarla"
"D'accordo! Sarà felice di vederti"
"Ora vado, ciao mamma"
"Ciao piccola"
Andai in cucina e salutai Lori che disse:
"Abbiamo portato la pizza!"
"Grazie"
Iniziammo a mangiare e durante la cena vidi più volte che il mio coinquilino mi stava osservando ma non lo guardai mai negli occhi e non proferii parola, dopo aver finito di mangiare, mi alzai e dissi:
"Vado nella mia camera"
A rispondermi fu Lorenzo:
"Ok piccolì, dopo vengo a salutarti quando me ne vado se non dormi"
"Non credo che dormirò, vado a leggere"
"D'accordo"
Andai in bagno, mi lavai, misi il pigiama e andai sul letto a leggere, dopo circa due ore Lorenzo entrò nella mia stanza e venne a sedersi sul mio letto, mi misi vicino a lui che mi guardò negli occhi e mi chiese:
"Stai bene?" io abbassai lo sguardo e risposi:
"Sì"
"Non hai proprio rivolto la parola a Filippo"
"Ti ha detto qualcosa?"
Lui annuì e disse:
"Mi ha detto di ieri sera"
"Già... Comunque sia, sto bene"
"Sei sicura Rach?"
Io annuii e lui mi disse:
"Anche se non ci credo, capisco che hai bisogno dei tuoi spazi per cui, buonanotte, vado a casa"
"Grazie Lori, buonanotte. Ci vediamo domani"
Il miglior amico del mio coinquilino uscì dalla mia stanza e io mi coricai nuovamente sul letto, lo sentii salutare Filippo e poi sentii la porta chiudersi. Dopo un po' Filippo entrò nella mia stanza e mi chiese:
"Che cazzo ti prende?"
"Nulla"
"Nulla, non mi hai dato retta per tutto il giorno"
"Punto numero uno non ci siamo visti molto e punto numero due non devo darti per forza retta"
"Cosa ti ho fatto?"
Io abbassai lo sguardo e sussurrai:
"Nulla, ora esci Filippo"
"No, non esco, dimmi cos'hai"
Questa volta risposi a voce più alta del normale:
"Nulla, ti ho detto che non ho nulla, ORA ESCI FILIPPO"
Lui uscì dalla mia stanza sbattendo la porta e io mi misi le mani tra i capelli, è vero, mi ero comportata come una stupida ma lo avevo fatto per paura di rimanerci male e di venire ferita e io non volevo stare male, non volevo sapere che lui voleva solo portarmi a letto senza provare nulla nei miei confronti, mi misi nel letto e provai a prendere sonno ma non ci riuscii subito infatti mi addormentai verso le tre di notte.
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Aprii gli occhi disturbata dal suono della sveglia, andai a farmi la doccia per svegliarmi un po' visto che stavo morendo di sonno, misi un leggins nero e una felpa lunga grigia, misi un po' di correttore sulle mie occhiaie, un po' di mascara sulle ciglia e poi legai i miei capelli in uno chignon lasciando sue ciocchette di capelli libere davanti, andai in cucina e vidi Filippo intento a fare colazione, entrai e presi il mio zaino che era sopra una sedia, poi uscii di casa, non feci neanche colazione perché non avevo fame, se avessi avuto fame avrei preso qualcosa alle macchinette durante una lezione e l'altra, entrai nel college e mi diressi verso la mia classe di psicologia...

Voglio solo te... (coinquilini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora