Era domenica pomeriggio, stavo per tornare al college, mi ero divertita un sacco con la mia famiglia, quella mattina eravamo andati al lago visto che papà ovviamente non lavorava, era da più di un mese che non li vedevo per cui ero molto felice di essere tornata a casa e, soprattutto ero carica per le tre ore di viaggio che mi aspettavano. Durante il tragitto misi diversi cd e cominciai a cantare le canzoni che essi contenevano mentre guidavo. Dopo tre ore e mezza, visto che avevo fatto anche una sosta per fare benzina, arrivai al college, scesi dalla macchina ed entrai in casa mia, trovai Filippo sul divano che mi guardava preoccupato e io dissi:
"Ciao"
Lui non rispose e riportò la sua attenzione al televisore, io sbuffai e andai in camera mia a disfare la valigia, quando ebbi finito ritornai in salotto e mi sedetti vicino al mio coinquilino, lo guardai e richiamai la sua attenzione chiedendogli:
"Cosa succede Filippo? Sono sei giorni che non mi parli"
Lui non rispose e io continuai:
"Senti, mi hai rotto il cazzo con questi sbalzi d'umore, non mi sopporti? Bene, dimmelo ma non fare il gioco del silenzio con me senza un motivo. Vuoi che me ne vada? Domani andrò a vedere se durante questi mesi si è liberato un posto nel dormitorio o in un'altra casa così andrò via"
Filippo continuò a fissare il televisore stringendo i pugni ma non si degnò di rispondermi quindi sussurrai:
"Bene! Sarà la prima cosa che farò domani mattina" feci per alzarmi ma la sua voce mi bloccò:
"No"
"Oh, allora hai ripreso il possesso delle parole, wow. Comunque no cosa?"
"Smettila. No, non andartene"
"Ma se ti sto sulle palle... Così ti toglierai un peso"
"Non sei un peso"
"Allora perché cazzo non mi parli Filippo? Puoi parlare benissimo, fallo"
"Non è colpa tua"
"Non è colpa mia cosa?"
"Se non ti parlo"
"E allora di chi è?"
"Mia"
"Tua? Beh effettivamente tu hai deciso di non rivolgermi la parola"
"Non è quella la mia colpa"
"E allora Filippo?"
"Fai finta che io non ti abbia detto nulla e che non abbiamo mai fatto questo discorso"
"Senti Filippo, parla"
"Cazzo Rachel, è colpa mia se ti ho lasciato andare alla festa con quel coglione, è colpa mia non essere stato con te ed è colpa mia se lui ti ha toccata"
"Filippo... Non è stata colpa tua, sono io che ho deciso di andare con lui ed è merito tuo se lui non mi ha toccata più dopo quel bacio perché sei arrivato lì proprio quando io ne avevo bisogno"
"Rachel, non dirlo solo perché ti senti costretta" abbassò lo sguardo e io dissi:
"Filippo, ehi, guardami" lui incatenò i suoi occhi con i miei e io continuai: "Non lo sto dicendo per essere gentile, lo sto dicendo perché è la verità, io sono felicissima che tu sia arrivato proprio in quel momento Filippo"
"E se non fossi arrivato?"
"Avrei trovato il modo di cavarmela da sola"
Lui scosse la testa e io esclamai:
"A scuola avevo fatto autodifesa una volta!"
"Sei sicura che ti sarebbe bastata?"
"No ma...Filippo, tu sei arrivato e mi hai portata via, è questo l'importante. Smettila di colpevolizzarti" il mio coinquilino mi sorrise leggermente e poi mi strinse a sé, io sorrisi, gli diedi un bacio sul collo e lui strofinò delicatamente il suo naso sui miei capelli poi disse: "Ieri e oggi sono stato in pensiero per te"
"Mi sei mancato Filo. Sai, a casa dei miei non c'era un coinquilino rompicoglioni" lui rise e io mi beai di quella bellissima risata...Spazio autrice
Vi è piaciuto il capitolo? Spero di sì...
Questo capitolo mi fa venire in mente 'Colpa tua' di Filo, la sapete? Vi piace? È una delle mie canzoni preferite di Filippo🌹
Commentate con l'emoji (o più di una) che vi è/sono venut* in mente leggendo...
La mia è: 😍 (per l'ultima parte aw)
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Voglio solo te... (coinquilini)
FanfictionLei, Rachel Parker, ragazza mora con gli occhi verdi, primo anno di college, molto dolce ma anche determinata e forte viene messa in casa con un ragazzo per via di un problema nei dormitori... Lui, Filippo Maria Fanti, bel ragazzo ricoperto di tatua...