Capitolo 19

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Mi alzai dal letto e accesi il cellulare per guardare l'ora, per poi notare un messaggio da Rebecca:

Da Rebecca: Ehi. Oggi saltiamo la
scuola?
Io: Dai. L'abbiamo già saltata ieri.
Da Rebecca: Ma era per un motivo più
che valido. E poi, se
andiamo, sarà ovvio che
ieri eravamo insieme.
Invece se non andiamo
non potranno dirci niente
Io: Perché mi devi far fare queste cose?
Vedi che io sono un ottimo studente.
Da Rebecca: Perché non sai dirmi di
no. Ci vediamo davanti
casa mia tra 30 minuti.

Entrai in bagno e mi buttai sotto al getto caldo della doccia, pensando a tutto ciò che era successo il giorno precedente. Non riesco a capire chi fosse quel tizio e cosa volesse. Oltre al fatto che avrebbe potuto abusare di lei, cosa che non mi è sembrata, cos'altro avrebbe potuto fare? Rapirla e chiede un riscatto? Certo, ma Rebecca non è quel tipo di persona a cui escono soldi dappertutto. Vendetta? Non è possibile, ha detto che non l'aveva mai visto. Però mi sfugge un particolare. Se lei ha affermato che non lo conosceva, come faceva lui a sapere il suo nome?

A distogliermi dai miei pensieri fu la voce di May "Peter" urlò bussando alla porta "Con chi stai parlando?" chiese ridendo. Mi girai con faccia stranita verso la porta, come se la stessi vedendo, e risposi "Non sto parlando" affermai, continuando a lavarmi i capelli. La sentii ridacchiare "Vedi che non sono mica sorda, o almeno, non ancora" disse per poi mettersi a ridere più forte di prima "Vabbè. Senti, oggi lavoro fino a tardi, quindi non mi aspettare" iniziò, aprendo leggermente la porta per farsi sentire meglio "Se vuoi invitare i tuoi amici a cena fai pure. Ciao Tesoro" la salutai e successivamente sentii la porta d'ingresso chiudersi.

Entrai in macchina e, una volta arrivato davanti a casa sua, suonai il clacson per avvisarla che la stavo aspettando. Vidi la porta aprirsi e notai la sagoma del padre guardarmi. Alzai la mano per salutarlo, ma lui, di tutta risposta, mi guardò ancora più storto di prima. Dopo alcuni secondi vidi sbucare Rebecca alle sue spalle ridacchiando, per poi uscire e chiudere la porta. Salì in macchina e mi guardò divertita "Ho fatto qualcosa?" domandai preoccupato "Sa che mi hai dato buca" disse alzando le spalle, facendomi capire tutta la situazione.
Misi in moto e partii "Dove ti porto?" chiesi girandomi per alcuni secondi verso di lei, per poi fare attenzione alla strada "Decidi tu. Stupiscimi" affermò, alternando lo sguardo da me al finestrino "Se ti porto a casa mia va bene?" domandai, alzando un sopracciglio e guardandola desideroso, per poi mettergli una mano sulla coscia e stringerla leggermente "Non salto scuola per stare a casa" disse, per poi simulare un'esplosione. Abbassai la testa in segno di resa e ci mettemmo a ridere.

Scendemmo dall'auto ed entrammo all'interno dell'edificio "Ti ho portato a fare shopping" affermai, notando una scintilla di felicità nei suoi occhi "Contenta?" domandai, si voltò verso di me e mi abbracciò, dandomi un leggero bacio a stampo e annuì. Si staccò e si avvicinò all'entrata di un negozio. La ammirai attentamente, posando il mio sguardo sul suo corpo, per poi scendere al culo. Mi morsi il labbro e poi, alzando il viso, ascoltai le sue parole "Sappi che non spenderai neanche un dollaro" disse, voltandosi nella mia direzione e porgendomi la mano "Che fai? Non vieni?" chiese. Le afferrai il polso e la portai vicino a me "Tu non pagherai neanche un dollaro" e le diedi un bacio sul naso "Ti ho portata io, quindi pago io" ed entrai nel negozio in cui stava entrando prima.

"Perché non ti provi questi?" domandai maliziosamente, porgendole un completo intimo in pizzo nero, lei lo prese in mano e si avvicinò lentamente a me "Lo so che mi desideri Peter Parker" sussurrò al mio orecchio, mordendomi delicatamente il lobo e portando le mie mani sulle sue natiche, continuando a darmi dei baci umidi sul collo "Ma dovrai aspettare" e se ne andò, prendendo il completo e altri abiti, per poi entrare nel camerino.

Dopo alcuni minuti la sentii chiamarmi "Peter" mi alzai, aprii leggermente la tenda e misi la testa all'interno della cabina, rimanendo senza fiato "Come mi sta?" chiese, guardandosi allo specchio. Non sentendo nessuna risposta, si voltò nella mia direzione e ripeté la domanda. Io, incapace di rispondere, annuii ed entrai. Deglutii rumorosamente e, successivamente, riuscii a dire qualcosa "Ti sta benissimo" affermai e la vidi arrossire.
Si girò verso lo specchio e continuò a guardare il suo riflesso "Ne sei sicuro?" domandò, storcendo il naso "Te lo chiedo perché non mi sembra che fac.." ma la fermai, dandole un bacio ben marcato sulle labbra "Sei stupenda" sussurrai, per poi appoggiare la mia testa sulla sua spalla e iniziare ad osservare le nostre figure.

La circondai con le braccia e le diedi alcuni baci sul collo "Peter" la sentii dire tra un respiro e l'altro. La feci voltare verso di me e la guardai negli occhi "Ti dovrei fare una richiesta" dissi, vedendola annuire e incitarmi a continuare a parlare "Vorresti venire al ballo con me?" chiesi infine, vedendo un sorriso farsi spazio sul suo viso (Ho fatto pure la rima). Mi abbracciò forte e mi diede un bacio passionale, ma delicato "Certo che lo voglio" affermò, continuando a sorridere "Bene" e mi staccai "Ti metterai questo vestito" dissi, indicandola e prendendo la tenda in mano "E anche il completino di pizzo che ti ho fatto vedere prima" ed uscii dallo spogliatoio. La sentii ridacchiare e poi sussurrare "Ma guarda cosa mi tocca sentire"

Dopo aver finito di fare shopping, mi sedetti su una delle panchine poste all'esterno del centro commerciale e la feci accomodare sulle mia gambe. Appoggiò le braccia sulle mie spalle e mi guardò sorridendo "Grazie" sussurrò, dandomi un bacio sulla guancia. Posai il capo sul suo petto e ascoltai il suo battito del suo cuore, che, apparentemente, sembrava essere accelerato. Sorrisi e mi beai del suo meraviglioso profumo e dei piccoli baci che mi stava dando tra i capelli "Grazie a te" sussurrai a mia volta staccandomi dal suo torace e guardandola in viso.
Gli poggiai una mano sulla guancia e, con il pollice, iniziai ad accarezzarla. Lei mi diede un bacio sulla fronte e poi si sistemò il cappellino di lana.
"Alzati. Ti porto in un posto" dissi dolcemente. Mi ascoltò e mi prese per mano "Dove mi porti?" domandò curiosa. La guardai con la coda dell'occhio e poi risi "Lo scoprirai" affermai, abbracciandola col braccio, Lei fece uno sbuffo ed incrociò le braccia "Ti do un indizio" e mi voltai "Se cadi ti fai male al culo" e ridendo, entrai in macchina, continuando a guardare la sua faccia stranita e spaventata.

"Non ci credo" esclamò, portandosi le mani alla bocca "Tu non puoi capire da quant'è che non pattino sul ghiaccio. È un sogno che si avvera" mi prese la mano e mi condusse dal cassiere, per poi prendere due paia di pattini e sedersi su una sedia.
Entrammo nella pista e lei, come se fosse una cosa semplicissima, iniziò a pattinare tranquillamente, mentre io invece, per non cadere, mi aggrappai alla sbarra di ferro.
Si fermò al mio fianco e si mise a ridere "Ma perché mi hai portato qui se tu non sai pattinare?" chiese, avvicinandosi a me, ma io la bloccai "So pattinare, ho bisogno di un po' di tempo per stabilizzarmi" affermai. Lei alzò le mani al cielo e si allontanò di qualche centimetro. Mi lasciai andare e, poco prima che la raggiungessi, caddi sul ghiaccio. Mi alzai massaggiandomi il culo dolorante e la guardai male, visto che si stava facendo delle grasse risate -Meno male che è quasi vuoto.
Mi porse le mani e mi tenne in piedi "Se vuoi andartene basta che me lo dici" e mi sorrise, io scossi la testa e mi avvicinai all'uscita "Facciamo che io ti guardo" ed uscii.
La guardai volteggiare leggera sul ghiaccio, senza mai cadere o fermarsi.
Dopo alcuni minuti si fermò davanti a me "Sei bravissima" dissi, dandole un bacio a stampo, lei arrossì e fece un ultimo giro, per poi uscire e raggiungermi.
"Grazie, veramente" affermò "Ho passato la giornata più bella della mia vita" continuò, avvicinandomi a lei "Ne sono felice" e gli diedi un bacio sul naso.

Angolo autrice

MA QUANTO SONO PUCCIOSI. Oggi niente eventi ansiosi o cose del genere, solo tante coccole.
Vi faccio solo una domanda, la solita: Vi è piaciuto il capitolo? Se è così allora continuate a leggere, aggiornerò molto presto. Consigliate la storia a qualsiasi persona che potrebbe interessarsi, voi, intanto, mettete una stellina e commentate. Qualsiasi persona che voglia consigli o che vorrebbe che leggessi qualche storia: mandatemi un messaggio in privato, vi risponderò il prima possibile.
GRAZIE PER AVER LETTO e scusate per gli errori.
Scusate se non succede nulla di "eccitante", ma giuro che mi farò perdonare.

Amore Proibito [Peter Parker]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora