||guai in vista||

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Il venerdì arriva relativamente molto presto. Anche se in classe i minuti non passavano più, e l'orologio sembrava prendermi per il culo. Quando manca una sola ora alla fine delle lezioni del venerdì mi ritrovo a pensare che questa settimana è passata in fretta.

Cammino per i corridoi soprappensiero stringendomi i libri al petto, che quasi non mi accorgo che qualcuno mi circonda le spalle, alzo lo sguardo e incontro quello del mio fratellone, che mi sorride, alzo gli occhi al cielo

-che ti serve Aaron?- chiedo guardandolo male, lo conosco bene quando mi guarda con quella faccia vuole chiedermi qualcosa, e so già che è a mio svantaggio. Lui continua a guardarmi con quel sorriso che mi fa venir voglia di prenderlo a sberle.

-ma nulla sorellina volevo solo accompagnarti in classe-

Sbuffo sonoramente -Aaron conosco bene quel tuo sorriso so che vuoi chiedermi qualcosa- dico guardandolo, lui mi stringe forte senza smettere di sorridermi, e senza che io lo voglia anche a me scappa un sorriso.

-mi conosci troppo bene, Sam, volevo chiederti se mi copri a lezione, di che sono stato male alla penultima ora e che non sono potuto venire- mi dice come se nulla fosse

-e per quale assurdo motivo, cosa cazzo devi fare?- chiedo fermandomi di colpo, costringendolo a guardarmi negli occhi.

-devo fare una cosa- mi dice sorridendo, come a dirmi che non devo preoccuparmi, ma è esattamente quando me lo dice che mi devo preoccupare. Lo guardo male.

-non ti cacciare nei guai, non ti salvo il culo di nuovo- gli dico avvisandolo e guardandolo con sguardo severo.

-sei la migliore Summer- dice baciandomi la fronte e scappando dalla parte opposta, io sorrido mentre lo guardo andare via. Cosa ho fatto per meritarmi un fratello del genere? Me lo chiedo sempre.

Mi avvio verso la classe di inglese, appena entro mi vado a sedere accanto a Beth, che parla animatamente insieme a Lucy e a Marika. Ci sono alcune classi che frequentiamo tutti insieme senza dividerci per classe, e letteratura inglese è una di quelle materie.

Mi lascio cadere pesantemente sulla sedia e appoggio lo zaino per terra e i libri sul banco, le ragazze smettono di parlare di colpo e mi rivolgono il loro sguardo.

-ciclo?- mi chiede Lucy facendo la finta addolorata, sposto il mio sguardo su di lei e le lancio un occhiata di fuoco che spegne di colpo il suo sorriso -oh... okay okay che succede?- mi guarda accigliata. Con Lucy è così passi dal ridere al essere serio in pochi secondi, ma è anche uno dei suoi pregi migliori. Sa quando è ora di scherzare e quando invece la faccenda è seria, ed è uno dei motivi per la quale siamo diventate amiche.

Io sbuffo sonoramente, e faccio un cenno verso il banco che dovrebbe occupare mio fratello, tutti i 3 volti si girano contemporaneamente verso il banco vuoto. Come a farlo apposto Rachel mi si avvicina i quel momento e mi chiede -Sam dov'è tuo fratello?-

-non lo so, mi ha fermato poco fa dicendo di coprirlo a lezione, non so che cazzo stia facendo, gli è bastato sapere che lo coprivo e poi si è volatizzato, Dio quanto odio quando fa così- dico incrociando le braccia al petto.

-beh di sicuro non è solo- afferma Beth sbuffando, tutte la guardiamo confuse -mancano anche il mio caro gemello, Cole e Evan- mi giro verso la classe ed è vero, nessuno di loro è presente

-guai in vista- dice Lucy prima di girarsi verso il prof che è appena entrato in classe.

Come mi aspettavo quando il prof nota che mancano Aaron, Josh, Cole e Evan il suo sguardo si posa su noi cinque, che gli sorridiamo come se nulla fosse. Non abbiamo pensato a nessuna scusa per giustificare la loro assenza. Il prof ci studia con lo sguardo, dopodiché incrocia le braccia al petto.

-dove sono?- ci chiede

-dove sono chi?- chiede Lucy come se nulla fosse, il prof le lancia un occhiataccia

-sa bene di chi parlo signorina Evans- dice e Lucy si fa piccola piccola. Mr. Vane è un professore davvero dolce e spiritoso, ma allo stesso tempo sa diventare severo e rigoroso. Beh nemmeno a dirlo ora non è del tutto amabile. Mi viene un idea lampo.

-sono ai dormitori, devono finire un progetto per scienze- so che il prof ci coprirà -è molto difficile ed è per questo che sono mancati alla sua ora- dico cercando di essere il più convincente possibile

-sì prof quel progetto era davvero faticoso, io l'ho finito solo ieri, Mr. Brown ce l'ha assegnata due settimane fa- dice Rachel per dare più credibilità al mio racconto. Il prof passa lo sguardo da me alla fidanzata di mio fratello, e alla fine annuisce.

-se la signorina Lane l'ha finito solo ieri, vuol dire che questo compito era davvero difficile, va bene ma ricordate loro che devono smetterla di assentarsi così spesso- ci dice Mr. Vane, dopodiché inizia la lezione.

Mi volto verso Rachel e le faccio l'occhiolino sorridendo, e lei risponde con un sorriso e scolla le spalle, come per dire "tranquilla".

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Quando la campanella suona, usciamo dalla classe tutte e cinque insieme. Discutiamo di quello che possono star facendo i ragazzi, ma soprattutto perché lo fanno senza dirci nulla.

-odio quando fanno così- dice Beth scuotendo la testa

-lo odiamo tutte Beth- dice Lucy con aria pensierosa. Lucy in questo momento è quella più su di giri di tutte, odia quando i ragazzi vogliono fare qualcosa che non va bene e non le dicono nulla. Lei è la regina delle infrangere le regole, e del cacciarsi nei guai.

-che cosa mai possono aver fatto?- chiede Marika tenendosi stretta i libri al petto. Diciamo che è la secchiona del gruppo, insomma almeno è quella che ha i voti più alti di tutti noi messi insieme, senza fare fatica, ah e di conseguenza è anche la più ricca.

Io cammino in silenzio, cosa cazzo possono aver fatto quei quattro idioti. Dio Aaron sembrava molto di fretta ma allo stesso tempo era molto allegro, troppo. Che cosa cazzo hanno combinato questa volta, prego che non si siano fatti sgamare. Le punizioni qui sono letali, oltre al fatto che ti scalano soldi sei costretto a lavorare per la scuola. Cioè fare da mangiare, pulire i bagni e altre cose del genere. Solo il ricordo di quei bagni sporchi, mi fa venir voglia di vomitare seduta stante.

Arriviamo ai nostri armadietti che fortunatamente sono vicini tra di loro. Apro l'anta e un biglietto cade a terra. Anche le altre se ne sono accorte e mi guardano confuse e allo stesso tempo curiose. Raccolgo il biglietto da terra e lo apro

Spero per te, Ness, che tu oggi non abbia addosso qualcosa di nuovo, perché dopo oggi sarà da buttare.

Perché Evan avrebbe dovuto dirmi una cosa del genere?

Guardo le altre confusa, e leggo loro il biglietto ad alta voce. Quando le guardo tutte mi guardano confuse, tranne Lucy che mi guarda confusa ma fa anche su e giù con le sopracciglia, ricevendo un occhiata omicida da parte mia.

-ma che vuol dire?- chiede Beth nello stesso istante in cui l'allarme antincendio inizia a suonare.

I need a hug [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora