||piscina||

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Quando arriviamo è già per la maggior parte pieno, le luci sono state spente, o meglio dire scambiate con delle luci ad intermittenza colorate e qualcuno sembra aver portato delle casse, visto che la musica inizialmente mi spacca i timpani, ma mi abituo molto in fretta agli ultrasuoni. La maggior parte delle persone è fuori dall'acqua, quasi tutti hanno un bicchiere in mano con dentro chissà quale alcolico. Il resto è dentro le piscine che chiacchierano e si scambiano la saliva mentre si palpano senza scrupoli, distolgo lo sguardo da quella immagine e mi avvio verso uno sdraio insieme agli altri.

Stendo l'asciugamano sullo sdraio e appoggio la borsa sopra, mi tolgo le ciabatte insieme al top e ai pantaloncini, e metto tutto dentro la borsa. Nel mentre una persona si siede sopra al mio sdraio e si schiarisce la voce. Io alzo lo sguardo e incontro gli occhi scuri di Evan, si è tolto la maglia e ora ha addosso solo il suo costume rigorosamente nero, lo guardo accigliata, obbligando tutta me stessa a non guardagli gli addominali.

-serve qualcosa?- chiedo, lui si appoggia sulle mani e fa quel sorriso che mi fa venir voglia di prenderlo a pugni sul naso, tanto da romperglielo così tanto che il dottore non riuscirebbe più a farlo com'era prima.

-quel tipo ti scoperebbe qui su due piedi se potesse, Ness- dice facendo un cenno con il mento verso un tipo, io mi giro e noto Edward che mi guarda il culo, rischia di farsi uscire la bava dalla bocca. Dio certo che i maschi sono tutti uguali. Alzo gli occhi al cielo, ma poi sorrido. Mi è venuta un idea. Comincio a camminare verso di lui

-che intenzioni hai?- mi chiede Evan, guardandomi mentre mi avvio verso Edward. Mi volto e lo guardo

-lo vedrai- gli dico sorridendo e facendoli l'occhiolino, lui sorride e scuote la testa. Mi avvicino ad Edward sorridendo sensualmente e oscillando i fianchi per bene.

Lui mi segue con lo sguardo tutto il tempo, e si lecca le labbra fissandomi le tette. Pende dalle mie labbra, letteralmente. Quando gli sono difronte gli circondo il collo e mi struscio contro di lui, con fare provocatorio. Lo sento già venire duro, troppo semplice. Ora è sotto il mio controllo. Sorrido tra me e me. Gli accarezzo lentamente l'orecchio con la mano

-ti piace?- gli chiedo sussurrandogli all'orecchio, lui risponde mugolando -e questo ti piace?- gli chiede alzando di colpo il ginocchio e colpendolo direttamente nelle palle. Lui si stacca bruscamente da me e si piega in due dolorante

-brutta troia- mi dice alzando lo sguardo, io incrocio le braccia al petto

-smettila di fissarmi il culo, coglione- gli dico allontanandomi da lui mentre gli faccio il dito medio. Lo sento maledirmi in 20 lingue diverse ma modestamente non me ne frega proprio un accidente. Torno seduta sullo sdraio mentre Evan mi guarda sbalordito, io sorrido

-cazzo, niente male- mi dice fissandomi, io sposto una treccia dalla mia spalla con fare altezzoso e gli sorrido soddisfatta del mio lavoro.

-Sam vieni in piscina?- mi chiede Beth, io mi alzo dallo sdraio, ma mio fratello mi prende per il braccio avvicinandomi a lui

-perché l'hai fatto?- mi chiede, io lo guardo con un sopracciglio alzato e scuoto la testa scoppiando a ridere

-ma secondo te? Perché mi dava fastidio che mi guardasse il culo, ora non è più un problema che cosa credevi?- dico sorridendogli. Ho imparato a difendermi da sola. Noto il suo sguardo rilassarsi di colpo.

-credevo l'avessi fatto perché te l'aveva detto Evan- mi dice preoccupato, io per poco non gli scoppio a ridere in faccia, sta scherzando vero? Lo guardo divertita e con uno sguardo che mio fratello comprende subito. E scuote la testa battendosi la mano sulla fronte, come a dire "okay sono scemo" e io sorrido. Mi allontano da mio fratello e prendo a braccetto la mia migliore amica, che ridacchia.

I need a hug [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora