||fatto una puttanata||

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Quando sento la porta aprirsi, sono sul divano a guardare la tv. Anche se non sto ascoltando ne guardando minimamente quello che stanno trasmettendo. Sto pensando a quello che è successo oramai un ora fa. Mi tocco le labbra e mi rendo conto che ho gli angoli rivolti verso l'alto. Che cosa mi sta succedendo? Ho una bella confusione nella mia testa.

Non capisco come mai da un momento all'altro Evan sia diventato così dolce. Vorrei urlare dalla frustrazione. Ma mi limito a stare immobile a fissare il vuoto.

-ehi, ci hai già ripensato, Ness- sento la voce di Evan e capisco che sta sorridendo. Io sposto lo sguardo sui suoi occhi, ma non sorrido. Lui appoggia la busta con il cibo, che è andato a prendere, sul tavolino e si siede acconto a me. Mi volto verso di lui, senza però guardarlo

-io... solo non capisco perché? Fino all'altro giorno non facevi altro che provocarmi, inoltre sei sempre stato freddo con me. Da piccola eri il mio peggior nemico, perché ora invece sei diventato così- dico alzando lo sguardo, lui i guarda negli occhi. Non so come, ma credo abbia visto che ho paura, ma invece che prendermi in giro mi sorride dolcemente.

-Ness secondo te perché ho preso a pugni Cole quando ho scoperto che uscivate insieme?- mi chiede inclinando la testa di lato, io alzo le spalle

-perché non sai gestire la tua rabbia- dico sorridendogli, lui mi sorride

-sì anche, ma perché ero arrabbiato?- mi fermo un attimo a pensarci, me lo sono chiesta spesso nell'ultimo periodo. Perché l'aveva picchiato, infine uscivamo solo insieme. Alzo le spalle scuotendo la testa. Lui come risposta si avvicina a me e mi bacia. Mi prende per i fianchi e mi fa sedere a cavalcioni su di lui. Gli circondo il collo con le braccia. Quando mi infila la lingua in bocca sento il cuore fare una capriola e un calore tra le mie gambe. Ci sa proprio fare.

Quando le nostre labbra si separano, appoggia la sua fronte sulla mia -perché volevo essere io ad averti- dice guardandomi negli occhi -e non riuscivo a sopportare il pensiero che lui ti potesse avere e io no. So che sono sempre stato un idiota con te, ma sul serio ora che sei qui con me, non sarò io ad allontanarti- provo ad obbligare tutta me stessa a non credere alle sue parole, ma nonostante ciò proprio non ci riesco. Gli prendo il viso tra le mani e premo le sue labbra sulle mie. Lo sento sorridere.

Mangiamo insieme sul divano, alla fine è andato a prendere da mangiare al Mc, si anche noi abbiamo il McDonald's, e per fortuna. Continuando a stuzzicarci, per tutto il tempo, come abbiamo sempre fatto, come se non fosse successo nulla, a parte i momenti in qui mi prende, letteralmente e mi bacia con passione. Sento il desiderio iniziare a crescere in me, ma ancora non mi preoccupo. Sono una adolescente, con gli ormoni a mille, è normale che provi attrazione per lui.

Alla fine sono in salotto a sistemare tutto. Sento due mani appoggiarsi ai miei fianchi e il mio corpo prende vita. Avvicina il mio corpo al suo e sento la sua erezione premermi sul basso della schiena -Ness non ti puoi chinare così, perché senti cosa mi fai?- mi sussurra all'orecchio, un ondata di desiderio percorrermi da capo a piedi. Sono costretta a chiudere gli occhi e a prendere un respiro profondo per riuscire a calmarmi. Mi volto verso di lui

-beh dovrai tenerlo a bada caro mio, dovrei aspettare non sono una ragazza facile- gli dico sfiorando le mie labbra con le sue, e mi allontano da lui diretta in cucina. Lo sento fare un verso contrariato e imprecare verso se stesso, perché mi ha detto di metterlo alla prova. Ridacchio.

*******

Prima che arrivino le altre mi saluta, gli chiedo io stessa di non dire quello che sta succedendo tra di noi. Lui acconsente e mi saluta dandomi un bacio sollevandomi da terra. Salgo in camera e mi siedo in scrivania. Di colpo sento l'immaginazione tornarmi, apro la pagina Word ancora vuota, con solo qualche frase scarabocchiata qua e la, e inizio a scrivere.

I need a hug [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora