Reina

212 11 0
                                    

Nove giorni. È da nove giorni che è via. Non è mai stato via cosí a lungo, ma sono sicura che tornerà. Mi ha detto che non mi avrebbe abbandonata.
Eppure, man mano che passano i giorni, perdo sempre di piú un po' di speranza nel suo ritorno.
Avrà qualche affare da gestire con Dimitri. Ma nulla che potrebbe tenerci divisi troppo a lungo.

Un mese. È già passato un mese.
Non ho piú ricevuto alcuna sua notizia.
Rowena sostiene che era prevedibile che mi avrebbe abbandonata, una volta sicuro di poter dare inizio ad una nuove stirpe di vampiri.
L'aria mi solletica la pancia, mentre lo strano desiderio continua a crescermi, nel petto.
Questa sera, Rowena dovrebbe cucinare della carne. Siamo riuscite a guadagnare abbastanza soldi da poterci permettere un po' di scorta.
Anche James ne sarebbe entusiasta.

Forse, Rowena aveva ragione. Forse, sono davvero un mostro. I vampiri sono mostri. Forse, anche James.
Non lo so. Non posso saperlo.
So solo che non mi perdoneró mai per quello che ho fatto questa notte: uccidere quel povero uccellino, indifeso, solo per sentire il gusto del suo sangue.
Ora, ho capito cos'era il desiderio irrefrenabile che provavo: desiderio di sangue, di carne.
Sono davvero diventata una succhiasangue, come sostiene Rowena?

Vorrei che James fosse qui a sentire il nostro bambino. Comincia a scalciare. Lo sento. Anche la mia pancia è cresciuta. È una sensazione straordinaria.
Gestire un bambino da sola è difficile, anche se non è ancora nato. Rowena si rifiuta di aiutarmi. Dice che non vuole avere niente a che fare con un mostro.
Vorrei che capisse che, in realtà, non è cosí. Non è mai stato cosí. Nemmeno con James. Loro non sono mostri.
Mi chiedo dove sia finito. Non mi ha mandato nemmeno una lettera, nemmeno un indizio su dove possa essere finito.
Sento solo il vuoto che sta lasciando dentro di me, durante tutti i suoi giorni di assenza.

Comincio a sentire i primi dolori. È molto peggio di quello che mi ero immaginata, ma nulla di impossibile da sopportare.
Rowena comincia ad accettare il fatto che sia incinta, ed era ora, dato che sono passati sei mesi da quando gliel'ho detto! E dall'ultima volta in cui ho visto James.
Ormai, non so piú cosa pensare. So che ogni volta che penso a lui, all'ultima notte passata insieme, mi si spezza il cuore.
Anche questa notte sarà una notte passata tra le lacrime e i singhiozzi, me lo sento.

Otto mesi. Otto. Mesi.
Vorrei non essere arrabbiata con James, ma è l'unica cosa che mi permette di andare avanti, di accettare di crescere un figlio da sola.
Forse, peró, è solo l'influenza di Rowena.
Non lo so. Vorrei solo poter essere con il mio amore. Nel viaggio che sta percorrendo. Forse, nella foresta, forse lontano da me. Forse, è cosí vicino, che nemmeno me ne accorgo, della sua presenza, troppo preoccupata a piangermi addosso.
Ormai, manca poco alla nascita del nostro bambino. Non so ancora se sarà maschio o femmina. Molti dicono che sarà femmina, ma io spero sia maschio. Come James. Cosí da avere sempre un ricordo di lui con me.

Posai la penna accanto al diario consumato, guardando gli alberi che si piegavano alla brezza estiva, fuori dalla finestra.
Mi alzai lentamente dalla sedia accanto al tavolo, appoggiandomi all'asse di legno, per mantenermi in equilibrio.
Aspettai di avere la sicurezza di riuscire a rimanere in piedi da sola, prima di avvicinarmi alla finestra, per osservare meglio il paesino in lontananza. Ora, Rowena era là, da qualche parte, a comprare le ultime scorte di cibo, prima del mio parto.
Probabilmente, avrei partorito in casa, dato che il paese era troppo distante dalla nostra piccola casetta, per poter arrivare lí, prima che io potessi dare alla luce una nuova creatura.
Ero elettrizzata all'idea di diventare mamma. Certo, non sapevo quando mio figlio avrebbe visto suo padre, ma speravo ci sarebbe stata almeno un'occasione in cui l'avrebbe visto.
Mi posai una mano sulla pancia, ricoperta dal vestito leggero che indossavo, ma che era comunque troppo pesante per me. Guardai la porta aperta, come nella speranza di veder comparire all'improvviso James, dicendomi che era tutto a posto e che aveva cercato di tornare da me prima del parto.
Ma non accadde nulla.

Ricordi perdutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora