Capitano

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Era tutto pronto: Rowena avrebbe potuto mettere in pratica il suo folle piano contro James e Dimitri. Aveva organizzato tutto perchè tutto fosse sotto il suo controllo, ogni minimo dettaglio calcolato ed organizzato con cura.
La osservavo dalle scale di quel piccolo balconcino su cui mi ero posizionato per poter osservare meglio quell'antica sala da ballo, fino ad allora mai usata, uno dei posti che Rowena aveva fatto costruire per quando Reina sarebbe tornata da lei. Ma la verità era che Rowena si rifiutava di accettare la morte di sua sorella. Ogni tanto, mi assaliva il dubbio di aver fatto la scelta giusta nel trasformarla.
Se non l'avessi trasformata, lei sarebbe davvero morta, si sarebbe davvero tolta la vita per Reina? Ed il figlio di Reina? E i miei figli? Che fine avrebbero fatto? Io che fine avrei fatto?
Nonostante facessi fatica ad ammetterlo, ero terrorizzato dalla mia licantropia. E Rowena lo sapeva bene. Anche per questo mi aveva nominato come sua ufficiale guardia del corpo: avrei dovuto proteggerla attraverso il mio aspetto umano. La mia parte di lupo, la follia nascosta dentro di me sarebbe dovuta rimanere segreta. Solo cosí avrei potuto essere il suo stratega, colui che avrebbe saputo prevedere qualsiasi attacco nemico e che l'avrebbe protetta in nome di una promessa umana. Nonostante gli umani sappiano mentire bene, molto meglio degli animali, sapeva che avrei fatto di tutto, pur di raggiungere la salvezza, dopo quello che avevo fatto. E, forse, era per questo che Rowena aveva tanto potere su di me.
Osservai la sala con maggiore attenzione. Nonostante non li vedessi, sapevano che molte paia di occhi stavano osservando me e Rowena, in attesa di un segnale. Un segnale che sarebbe arrivato presto.
L'unico dettaglio che mi lasciava perplesso, di quel piano, era il fatto che Lilith avrebbe dovuto condurre James in quella sala, seguito da Dimitri: Lilith non sarebbe mai caduta in una trappola cosí evidente, nonostante fosse una semplice umana. Ormai, aveva imparato a conoscere la mente dei licantropi, insieme a quella dei vampiri: Rowena avrebbe dovuto avere un espediente, per attrarla in quel posto infestato di licantropi vendicativi. E quell'espediente era Stacey. Rowena non avrebbe potuto compiere errore peggiore.
Mi grattai il mento, pensando a come Stacey avrebbe potuto convincere la sua piú grande nemica e rivale in amore ad andare con lei in un posto cosí pericoloso. Evidentemente, sottovalutavo le capacità di quella giovane licantropa.

"Capitano, abbi piú fiducia nei miei piani." mi ammoní Rowena, senza degnarmi nemmeno di uno sguardo.
Si sporgeva dal sottile balconcino dorato che aveva davanti a sè, lo sguardo fisso sulla porta che avrebbe dovuto far entrare Lilith in quella stanza. Sembrava una bambina che cercava di ottenere un giocattolo e che sperava che, osservandolo intensamente, quello sarebbe stato suo. Ma Rowena non era una bambina. Era tutt'altro che piccola ed indifesa. Forse, la descrizione piú adatta era quella di un corvo che osservava la sua preda e cercava di calcolare quanta distanza ci fosse tra lui e lei. Non solo: Rowena sembrava proprio quel tipo di uccello.

"Quando mai ho dubitato?" le chiesi, solo per poter alleggerire la tensione che saturava l'aria attorno a noi.
Lei non reagí alla mia risposta, ancora concentrata sulle grandi porte di accesso alla stanza.
Era notevole il fatto che non si fosse ancora avvicinata a me e che non mi avesse ancora augurato la buona fortuna per quello che avrei fatto: Rowena aveva sempre avuto un debole per me, si vedeva da come mi guardava. Ma il suo debole non era un semplice debole da ragazzina innamorata: il suo era un debole per una guardia astuta e che sapeva fare esattamente quello che la sua sovrana gli chiedeva. Anche nascondere i propri figli al mondo che li circondava, per non far destare sospetti di una relazione tra me e lei al suo popolo.
Voltai di scatto la testa alla porta di entrata di quella sala, poi nel buio, dove brancolavano almeno un centinaio di lupi, in attesa della loro preda. Cercai di aguzzare la vista, nel tentativo di trovare Shila, tra di loro. Ma anche per me era un'impresa impossibile: nemmeno i miei occhi da lupo riuscivano a superare le tenebre di quel posto. Sperai solo che fosse al sicuro, insieme al resto dei miei figli. Non l'avevo trovata, quando ero tornato dall'uccisione di Nick. Rowena aveva detto che era andata a proteggere i suoi fratelli, ma non potevo essere sicuro del fatto che ci fosse riuscita, che fosse giunta sana e salva nella piccola stanza in cui i miei figli erano stati relegati.
Sperai che le mie stesse speranze fossero vere e che Shila e gli altri miei figli fossero protetti da muri intatti e non da macerie.
La porta si aprí improvvisamente. Voltai di scatto la testa in quella direzione, per vedere Lilith che entrava di corsa nella stanza, inseguita da Stacey. Evidentemente, il piano di Rowena aveva funzionato. Ora, arrivava la nostra parte.

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