Il tavolo dal particolare disegno di linee ed intrecci era di nuovo davanti a me, un'immagine nitida ai miei occhi. Ormai, avrei potuto disegnarlo ad occhi chiusi.
Il silenzio, tra me ed il Capitano, era un masso sulle mie spalle, il peso di ció che avevo appena fatto che mi schiacciava a terra. I ricordi della notte in cui Reina era morta bruciavano ancora come olio bollente, nella mia testa.
Nonostante avessi appena fatto uccidere Mike, sentivo che la minaccia di fuga di Lilith era ancora in pieno sviluppo.
James è ancora vivo.
Lilith era rimasta inspiegabilmente legata a lui, nonostante quello che le aveva fatto: si era unito a lei solo perchè pensava fosse Reina, ubriaco ed incapace di controllare le proprie azioni, proprio come in quella sera.
Presi un respiro profondo, cercando di ordinare i miei pensieri e di non agire impulsivamente: se fosse stato solo per me, per il mio volere e potere di regina, James sarebbe già morto da un pezzo. Ma Lilith teneva a lui come alla sua stessa vita. E, per questo, dovevo ammettere che odiavo Reina: se lei non fosse stata cosí innamorata di lui fino alla sua morte, Lilith l'avrebbe ucciso fin dal primo momento in cui l'avrebbe visto. Ma Reina era sempre stata una ragazza melodrammatica ed affascinata dalle storie d'amore impossibili, e, proprio per questo, eccitanti, strappalacrime e coinvolgenti. Ma mia sorella si era spinta un po' troppo oltre. E James doveva pagare per aver assecondato le sue impossibili fantasie."Non oso immaginare quanto sollievo tu stia provando in questo momento." mi schernii il Capitano.
Alzai lo sguardo su di lui, furiosa. La sua posizione era sempre uguale a quelle precedenti, le spalle contro il muro, le braccia incrociate al petto. Il viso serio, gli occhi magnetici. Un aspetto terribilmente accattivante."Ora fai pure del sarcasmo?" lo rimproverai, il tono leggermente offeso.
Lui non sembró accorgersi del mio risentimento nei confronti del suo atteggiamento, o sembró ignorarlo, quindi non mostró segni di fastidio, nel suo portamento. Al contrario, il tono della sua voce rimase calmo e controllato. Sembrava stesse pensando a qualcosa, ma i suoi occhi erano accuratamente imperscrutabili: non voleva farmi sapere a cosa stesse pensando."Ho provato ad avvisarti prima che fosse troppo tardi, ma non hai voluto ascoltarmi. Ora, dovrai affrontare tutto quello che succederà da sola: io ti potró aiutare, finchè potró, ma sappiamo entrambi in che direzione stia andando questa guerra." mi ammoní il Capitano.
Lo guardai, confusa. Lo osservai, cercando anche solo una minima traccia che mi facesse capire che, in realtà, stava scherzando. Ma non trovai niente che potesse soddisfare la mia ricerca.
Spiegati.
Il mio sguardo comunicó con il suo, come aveva fatto spesso, da quando lui mi aveva trasformata.
Al ricordo, la mia mano scattó alla ricerca del punto in cui mi aveva morsa. La mia clavicola era perfettamente rosa e liscia, come se nulla l'avesse mai graffiata o morsa. Ma era quello il punto in cui il Capitano aveva deciso di affondare le sue zanne.
Il Capitano colse la mia esortazione e si staccó dal muro, cominciando ad avvicinarsi a me, con passi lenti e misurati. Era come un avvoltoio sulla sua preda.
"Uccidere Mike è stato un errore, un enorme errore: perchè Dimitri, il tuo nemico per eccellenza, avrebbe dovuto consegnare qualcuno che gli stava confessando tutte le vie per fuggire di qui a te? Il suo comportamento è stato molto strano. Inoltre, avendoti consegnato quei fogli, Dimitri deve prima averli anche osservati e, forse, averne anche fatto una copia, per sapere dove scappare quando tu avessi abbassato la guardia su di lui, concentrandoti su minacce peggiori." cominció a spiegare il Capitano."Ha condannato a morte un suo alleato, un alleato che sapeva piú di chiunque altro? È questo quello che stai cercando di dirmi? Dimitri non è stupido.".
Non lo è mai stato. E mai lo sarà.
Il Capitano scosse lentamente la testa."Dimitri considerava Mike come una minaccia per il suo regno. L'ha fatto condannare per avere la strada libera per il suo matrimonio. O, forse, quello che penso io, Dimitri ha cercato di sviarti da lui per avere la strada libera per l'arrivo delle sue truppe qui. E questo, questo, mi sembra essere quello che farebbe Dimitri. Ha sacrificato tutto per arrivare fino a qui, forse anche la sua stessa vita. Non avrebbe problemi a sacrificare un ragazzino, soprattutto se si tratta di un licantropo." terminó lui.
Rimasi a guardarlo per un secondo, i pensieri che cominciavano a schiarirsi, nella mia testa."Mike era comunque una minaccia per il nostro regno. Ci ha traditi. E questa dovrebbe essere la fine che spetterebbe a James." confessai.
Il Capitano piegó la bocca in una smorfia annoiata. Non sopportavo di vederlo cosí calmo in un momento del genere."Avresti dovuto ucciderlo una settimana fa." mi ricordó lui.
"Lo so, ma Lilith ci è troppo affezionata. La allontaneró solo da me, se lo faró." spiegai.
E questo non posso permettermelo."Allora non ucciderlo. Sai che io non mi opporró alle tue scelte: l'avevamo stabilito quando ti ho trasformata. Sangue per sangue. Ma dovrai affrontare presto una minaccia ben peggiore di lui. Spero sarai pronta per questo." rispose il Capitano.
La sua voce era stata una lama conficcata nel mio petto, senza rimorsi nè dolore. Solo tagli e crudeltà. Ma aveva ragione.
Non ebbi il tempo di dimostrargli quanto fossi d'accordo con lui, peró, perchè lui era già uscito dalla stanza. Ed il silenzio ricadde su di me.
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Ricordi perduti
VampireGli spin-off della serie "Uno di noi", con capitoli inediti e capitoli extra. Nuovi punti di vista, scene raccontate da personaggi diversi, segreti non ancora svelati ed un ulteriore finale alla storia. "Ricordi perduti" ripercorre la storia d'amore...