Chapter 4.

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''Learn to value yourself , which means: fight for your happiness.''- Ayn Rand

POV DI BETH

La festa finora è pazzesca. Onestamente, sono un po' fuori di testa. La musica strimpella a volume alto, gli invitati ubriachi ballano in modo incurante. Non sono mai stata a feste simili, specialmente così sola. Chad è da qualche parte con i suoi amici, mentre io sono in un angolo a guardarmi altrove. Mi sento a disagio.

Non posso credere che mi abbia lasciato sola in questo modo. La folla si comporta selvaggemente ad ogni minuto che scorre. Inizio a preoccuparmi. Quando siamo arrivati mi ha abbandonata qui per andare dal suo amico, mi sono sentita abbastanza ferita quando non ha avuto l'intenzione di presentarmi ad i suoi amici e questo mi fa pensare. E' imbarazzato da me? Non ha detto a nessuno di noi. Esiste un 'noi'?

''Beth?'' Una voce cattura la mia attenzione. Mi giro intorno per trovare Cassidy che avanza  verso di me. Lei è uno dei membri del nostro 'gruppo'. E' bello avere lei, è un'amica carina ma Dio quanto giudica. Le rivolgo un sorriso, avvicinandomi.

''Cosa fai qui?'' Chiede molto sorpresa della mia partecipazione. Non la biasimo.

''C-Chad mi ha portata qui.'' Ho quasi sussurrato.

''Allora voi state... tipo insieme?'' Cassidy chiede, la sua voce fa trapelare un pizzico di disgusto. Mi sento leggermente ferita dal suo atteggiamento. Annuisco quasi imbarazzata. Dovrei essere orgogliosa di stare con lui? Perché sono così imbarazzata? Lei mi guarda dalla testa ai piedi, per poi distogliere lo sguardo.

Forse è solo gelosa. Chi sto prendendo in giro, non è gelosa. E' solo la reputazione di Chad conosciuta da tutta la scuola. E' andato a letto con praticamente tutte le ragazze a scuola. A che cosa stavo minimamente pensando? Scommetto che tutti pensino sia andata anche io a letto con lui. Come posso essere così stupida per ciò che provavo per lui... per il suo aspetto probabilmente. Sono disgustata anche da me stessa.

Non mi ha mai chiamata veramente la sua 'ragazza' o qualcosa del genere. Ci frequentiamo solo da 3 o 4 giorni, forse non è così tardi. Forse posso metterci la parola fine prima che sia troppo tardi. E ad essere onesti non sto affatto male. E' stato un mio errore, sono una tale stronza che mi preoccupavo per 'il ragazzo più hot della scuola' e non mi interessava della mia reputazione in giro.

''Beth! Piccola!'' Un uomo, il quale inciampa su di me, sogghigna. È chiaro che Chad sia ubriaco, completamente.

Avanza verso di me, mormorando qualcosa. Mi allontano di qualche passo quasi spaventata.

''A-Andiamo fuori.'' L'odore irritante dell'acool riempie le mie narici da quella distanza. Prima che potessi protestare, la sua mano afferra il mio polso, portandomi fuori. Quasi mi trascina mentre cerco di fare leva la sua mano dalla mia. Essendo il più forte, mi porta fuori dalla discoteca ad un angolo.

Il mio cuore inizia a battere più forte, tuttavia cerco di fare del mio meglio per svincolare la mia mano dalla sua presa. Inizia a muoversi verso di me con un ghigno pronunciato nei suoi lineamenti. Indietreggio, cercando di mantenere le distanze. La mia schiena colpisce il muro freddo ed il panico comincia a scorrere nel mio corpo. Fa un passo avanti ridacchiando pesantemente. Premo la mano sul suo petto, cercando di tenerlo lontano mentre si appoggia.

''B-Basta! Lo prego. Giro la testa lontano da lui. Le lacrime trattenute da prima ormai scendono giù dalla guancia. Le sue labbra vengono in contatto con la mia pelle appena sotto la mascella. Il modo in cui succhia aspramente mi fa gemere dal dolore. Contorco la mano per farla scivolare dalla sua presa, ma è troppo forte e il dolore aumenta sul mio polso.

Scuoto la testa in segno di protesta, le sue labbra, infine, perdono il contatto con la mia pelle. Guardando lontano da lui, cerco di ricompormi, mandando via le lacrime. Non dovrei mostrare a lui le mie debolezze, nessuno può toccarmi in questo modo. I miei capelli coprono il mio viso dal suo. Poi prende il mio viso con il pollice e l'indice. Stringendo la guancia, gira il viso bruscamente verso di lui, i nostri nasi quasi si sfiorano.

''Qualcuno sta facendo la cattiva ragazza.'' Sussurra, ora si sfiorano le nostre labbra. Mi volto disgustata, pesanti singhiozzi sfuggono dalla mia bocca. Perché sta facendo questo? Che cosa ho fatto? Ho bisogno di andare via da qui.

Prima che potessi pensare in ogni caso, la sua testa viene scavata nel mio collo con forza. Le sue labbra circolano lungo quel punto mentre succhia avidamente. Piagnucolo soffocata dal dolore, utilizzando tutta la forza che possiedo per sollevarlo via da me ma non sono niente in confronto a lui.

''Lasciami, ti prego!'' Chiedo ma disobbedisce come previsto. Preme i fianchi con forza, lo posso sentirsi indurito contro il mio stomaco.

''Penso la signorina ti abbia detto di lasciarla.''

When we're 19. [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora