Capitolo 23

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⚠️ATTENZIONE: IN QUESTO CAPITOLO SONO PRESENTI SCENE DI VIOLENZA, SE NON AMATE QUESTO GENERE DI CAPITOLI SIETE LIBERI DI SALTARLI.⚠️

Soojun mi lasciò da sola per circa cinque minuti usando quel tempo a disposizione per prendere degli oggetti che ,come diceva lui, gli servivano per farmi godere. In quei pochi secondi riuscii ad alzarmi da terra e saltellando arrivai fino ad un cassonetto della spazzatura che usai come nascondiglio. Poco dopo il moro tornò da me e non vedendomi iniziò a dare di matto spaventandomi il doppio, forse avrei dovuto rimanere lì almeno non peggioravo la situazione. Ma ormai il danno era fatto.

«Dove diamine sei finita? Sicuramente sei da queste parti, dai vieni fuori» sporsi un po' la testa per capire dove si trovasse il ragazzo ma quando feci questa manovra venni afferrata per i fianchi e buttata per terra ancora una volta. Soojun approfittò della mia debolezza per salire a cavalcioni sul mio corpo e con un grande forbice di metallo tagliò in due la mia maglietta ormai sporca lasciando così scoperto il reggiseno bianco che indossavo. A quella vista iniziai a piangere a dirotto, orami avevo collegato tutti i punti all'interno del mio cervello, lui voleva la mia verginità a tutti i costi, ma di certo non avrei ceduto così. Avevo sempre temuto il sesso, ma non tanto la concessione del mio corpo ad un uomo ma il dolore che la prima volta si provava. Infatti per impedirgli qualsiasi movimento iniziai a scalciare sperando di colpire le sue parti intime, tutto con scarso risultato.

«Certo che hai delle bellissime forme»pensò a voce alta non curandosene del fatto che ormai ero imbrattata di lacrime, sudore e sangue.

Provai di tutto per liberarmi ma con tutte quelle corde ci guadagnai solo delle ferite molto profonde, mentre con il pezzo di stoffa infilato dentro la mia cavità orale mi capitava involontariamente di mordere più e più volte la lingua facendola sanguinare.
Soojun cercò di slacciarmi il reggiseno ma per impedirglielo iniziai a muovermi rendendogli il tutto più complicato cercando anche di guadagnare altro tempo.
Lui però capì al volo le mie intenzioni.

«Tesoro se cerchi di prendere tempo stai sprecando forze inutilmente, vedi» indicò la fine del vicolo «Ci sono circa dieci ragazzi che non lasceranno avvicinare nessuno fin quando non avremo finito» Nonostante quelle parole non mi arresi e continuai a dimenarmi.
Soojun però riuscì lo stesso a togliere il mio reggiseno scoprendo così il seno e iniziando a palparlo con così tanta forza da arrivare persino a farmi male. Successivamente iniziò a lasciare succhiotti sul collo e sul torace, mentre con le mani scendeva sempre più giù.
Arrivato vicino l'elastico dei pantaloni prese di nuovo quella maledetta forbice e iniziò a tagliare anche quest'ultimo così da lasciarmi addosso solo le mutandine.
Stavo esaurendo tutte le forze, le lacrime e anche la speranza, ormai i polsi erano completamente bloccati, così come le gambe e il busto mentre gli occhi minacciavano di chiudersi per il troppo sforzo fisico che stavo facendo. In quel momento ero entrata in uno stato di trance che mi impediva qualsiasi movimento o qualsiasi verso.
Solo quando la mano di Soojun iniziò ad accarezzare la mia intimità da sopra la stoffa delle mutandine mi risvegliai ma comunque non riuscii a migliorare la situazione.
Il moro infilò la sua mano all'interno della mia biancheria iniziando successivamente a stimolare il clitoride. Era palese che non provavo nessun piacere ma a quanto pare a lui questo non piaceva infatti infilò prepotentemente un dito nella mia intimità
facendomi contorcere dal dolore, poi ne aggiunse un altro e un altro ancora, ignorando tutte le mie lacrime di dolore. Le dita venivano mosse con troppa velocità e non essendo abituata a tutto questo iniziai a sentire le testa pulsare e il corpo tremare.

«Ah non vuoi venire?»Esclamò togliendo finalmente le dita dalla mia intimità.

«Vuoi fare tanto la dura?»

«Vediamo se cambi idea adesso» la mano di Soojun si posizionò sul cavallo dei suoi pantaloni da cui si poteva notare un grosso rigonfiamento, successivamente mi aprì con presunzione le gambe  e iniziò a far scontrare le nostre intimità in maniera frenetica. Poco dopo poso abbassò la zip dei suoi pantaloni portando fuori solo la sua intimità e scostò le mie mutandine da un lato per posizionarsi davanti la mia entrata.

Cercai di muovere le gambe, ma niente.

Cercai di urlare,ma nessuno mi sentiva.

Cercai di liberare i polsi, ma il corpo non rispondeva più ai miei comandi.

A quel punto serrai gli occhi e e strinsi i pugni sperando di non provare molto dolore, Soojun entrò dentro di me ma quando fece per togliermi la verginità non sentii più nulla sul mio corpo. A quel punto cercai di alzarmi da terra ma il dolore che provavo al basso ventre mi rese le cose impossibili, fortunatamente poco dopo venni raggiunta da una ragazza, che mi rimise il reggiseno e mi abbracciò. Non riuscii a riconoscere nessuno a causa delle lacrime che mi offuscano la vista ma dopo aver messo a fuoco la situazione finalmente li vidi.
Hae e Tae mi tenevano stretta tra le loro braccia mentre Jimin provava con tutte le forze a bloccare Jungkook impegnato a pestare a sangue Soojun.

Fortunatamente ero salva.

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Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Vorrei però dirvi che anche se scrivo scene di violenza non vuol dire che la accetti, anzi trovo che persone come "l'assalitore" di Yun debbano finire dietro le sbarre.

ME and YOU || Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora