Capitolo 32

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Dopo interminabili secondi di imbarazzo finalmente la situazione si sbloccò. Jungkook ed io iniziammo a parlottare del più e del meno fin quando l'orologio della cucina non segnò le ore 1:00. Sbiancai quando vidi la tarda ora, davvero ero rimasta alzata così tanto? Non era mai successo prima.

«Mi piacerebbe parlare ancora con te però se non vai subito a nanna Jin domani mi uccide» mi accigliai, non ero una bambina di quattro anni quindi potevo tranquillamente rimanere alzata anche fino alle 7 del mattino.

«Non guardarmi così, sai anche tu quanto sia protettivo e materno tuo fratello quindi forza piccola bimba mostrami la mia camera» sorrisi intenerita quando il corvino mostrò il suo magnifico sorriso da coniglietto e controvoglia mi alzai dal comodo divano per accompagnarlo al piano superiore dov'era situata la stanza degli ospiti. Lasciai Jungkook lì da solo affinché potessi prendere uno dei vecchi pigiami di Jin usati nel periodo adolescenziale. Erano davvero grandi anche se in quella fascia d'età mio fratello aveva a malapena 15 anni.
Raggiunsi nuovamente il corvino e gli diedi tutto l'occorrente per la notte, lui mi ringraziò teneramente con un leggero inchino che io ricambiai sorridendo. Dopodiché tornai in camera mia.
Mi infilai il pigiama con i cuoricini azzurri e mi lavai i denti per poi buttarmi a peso morto sopra le lenzuola infilandomici dentro. Subito il piacevole calore del piumone mi colpì i muscoli causando un ondata di stanchezza che mi fece addormentare.

Ma secondo voi poteva filare tutto liscio? Ovviamente no.

Infatti dopo poco un forte tuono mi fece sobbalzare, naturalmente non persi tempo nell'affacciarmi alla grande finestra per constatare se stesse piovendo o meno. Appena mi avvicinai alla finestra un altro fulmine, seguito da un forte tuono, cadde proprio bei pressi di casa facendomi saltare indietro e cadere sul pavimento.

«Ma perché devo sempre finire sul pavimento? Maledetto fulmine mi hai fatto venire un infarto!» proclamai rivolta verso la finestra. Sapevo benissimo che il fulmine non poteva capirmi però non riuscivo a fare a meno di prendermela con gli oggetti quando mi spaventavo.

Sospirai sconfitta e dopo aver controllato che fuori fosse tutto nella norma ritornai sotto le coperte nascondendomi tra di esse, il sonno però non si decise ad arrivare mentre la noiai iniziò ad impossessarsi del mio corpo infreddolito. Sbuffai più e più volte cambiando persino posizione e prendendo a pugni il cuscino nella speranza di farlo diventare più comodo, tutto con scarsi risultati.
Dopo aver perso un altra mezz'ora a picchiare il morbido oggetto in stoffa bianca mi voltai verso la marea di pupazzi presenti ai piedi del letto e afferrai il piccolo pinguino azzurro che vinsi una volta al Lunaparck. Era sempre stato il mio preferito, fin da quando era piccina.

«Pinguino, secondo te Jungkook dorme?» gli chiesi sapendo già che non risponderà. Però almeno potevo interpretare il suo silenzio in base a ciò che mi passava per la mente, meglio no?

«Ma allora se vado a bussare alla sua porta e gli chiedo di dormire con me tu credi mi rifiuterà?»

«Non credo riuscirebbe a dirti di no»sobbalzai sentendo la voce di Jungkook alle mie spalle, come di consuetudine diventai rossa in viso portando le mie mani su di esso per nascondere il tutto.
Il corvino si avvicinò lentamente a me e mi afferrò i polsi spostando successivamente le mani che coprivano i miei lineamenti. Inoltrai i miei occhi nei suoi scuri e profondi notando il sorrisetto beffardo che aveva sul viso.

«Stavi parlando da sola?»Chiese spostando lo sguardo sulle mie labbra.

«No,stavo parlando con il mio pinguino azzurro. Guarda quanto è carino!» esultai scuotendoglielo davanti agli occhi.

ME and YOU || Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora