Capitolo 25

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P.O.V. Narratore esterno
I quattro ragazzi dopo circa mezz'ora arrivarono finalmente davanti casa della corvina, Jungkook fu il primo ragazzo a scendere dalla vettura seguito poi da Jimin, Hae e Tae.
Uno di loro suonò il campanello aspettando poi che qualcuno potesse aprirgli la porta, a fare questa manovra fu Hoseok che, dopo aver messo a fuoco la situazione iniziò ad urlare preoccupato il nome di Jin.

«Jin, Jin, Jin cazzo vieni subito, ragazzi anche voi!»

«Hoseok che cazzo hai da url...oh cazzo Yun! Oh mio Dio cosa le è successo!?»urlò Jin correndo dalla sua sorellina ancora addormentata.

«Chi cazzo devo uccidere per questo!?» Dall'angolo della porta d'ingresso spuntò Yoongi che, preso dalla preoccupazione, afferrò il colletto della prima persona davanti a lui, Jimin, e lo sbattette al muro provocandogli un sonoro genito di dolore.

«Eh che diamine, che cazzo vuoi da me!?» l'arancione cercò di scollarsi i ragazzo dai capelli color menta di dosso ma quest'ultimo non era affatto intenzionato a collaborare.

«Yoongi, lasciamoli parlare prima di aggredirli!» fortunatamente Nam staccò le mani del menta dalla maglietta di Jimin facendo tranquillizzare tutti. Yoongi sapeva essere molto pericoloso quando voleva, soprattutto se una delle persone più importanti per lui si trovava in quelle condizioni. Ormai Yun era entrata nel cuore di tutti, anche se più piccola e rumorosa, e vederla ridotta così risultava molto doloroso per loro.

«Ragazzi non urlate altrimenti si sveglia» alla voce di Jungkook tutti si zittirono. A spezzare il silenzio fu Jin che, ansioso e arrabbiato, si scostò dal porticato dell'ingresso per far entrare tutti in casa.

«Dove si trova la sua camera?»chiese il corvino richiudendo la porta con la punta del piede.

«Di sopra, l'ultima stanza in fondo al corridoio»

«okk»

P.O.V Jungkook

Portai Yun in camera sua e la adagiai dolcemente sotto le coperte lasciandole un dolce bacio sulla guancia.
Quando prima l'avevo trovata legata sotto Soojun qualcosa dentro di me scattò, ero un misto di rabbia, dolore e paura, soprattutto paura. Infatti ad un certo punto temetti di non riuscire più a smettere di picchiarlo. E sinceramente non volevo smettere.
Provavo qualcosa di molto potente per questa ragazzina piccola ed impertinente e credo che questo l'abbiano notato in molti.

«Non ti accadrà più nulla promesso» le sussurrai prima di uscire dalla sua stanza. Poi però mi ricordai delle brutte ferite che aveva su tutto corpo e soprattutto della necessità di disinfettarle altrimenti avrebbero preso infezione. L'unica cosa che mi bloccava però era la paura di svegliarla a causa del dolore, sapevo che era molto sensibile quindi decisi di scendere di sotto per chiedere un consiglio a suo fratello.

«Jin!» lo richiamai ma non ricevetti alcuna risposta.

«Jin!» Iniziai a scendere le scale per capire per quale motivo il fratello di Yun non rispondeva ai continui richiami. Quando arrivai in salotto lo trovai con i pugni serrati e con una espressione abbastanza spaventosa sul volto.

«Gli avete detto tutto?»

«Si tutti sanno la situazione» mi rispose Taehyung mentre cercava di far calmare Yoongi. Dovevo ammettere che quella mentina era davvero aggressiva, non me lo sarei mai aspettato da un ragazzo così tenero all'apparenza.

«Domani mattina andiamo a denunciare quel figlio di puttana. Con o senza il consenso di Yun» Jin sbattette le mani sul tavolino creando una piccola crepa per la forza utilizzata.

«Jungkook grazie per essere intervenuto prima che perdesse la verginità»

«Non ringraziarmi, potevo intervenire prima. Quel coso l'ha rovinata, trema ancora per lo shock!» una lacrima mi sfuggì dagli occhi ma velocemente la asciugai per non mostrarmi debole davanti a loro.

«Ho visto, domani lo sbatteranno in prigione e pagherà»

«Jin, sei consapevole che dovranno per forza fare un processo vero? Yun non riuscirà a reggerlo.» intervenne Hae massaggiandosi la nuca.

«Deve farcela, spero ci riesca...» i suoi occhi divennero lucidi e quando i suoi amici se ne accorsero subito cercarono di consolarlo, tutti tranne Yoongi, lui era stranamente silenzioso e non smetteva un attimo di fissare Jimin.

«Perché non l'hai ucciso?» disse infine il menta voltandosi dal mio lato, io sorrisi malignamente e risposi.

«Perché Jimin mi ha fermato, altrimenti ora lui sarebbe finito all'inferno invece che all'ospedale»

«Jimin grazie di esistere» l'arancione sorrise e fece un inchino teatrale per sdrammatizzare la situazione e ringraziare Jin.

«Jin, le disinfetto ora le ferite?» Il ragazzo sembrò riprendersi da uno stato di trance e sgranò gli occhi come spaventato.

«Oh cazzo le ferite! Questo è un problema grave!»

«Perché dici questo? Forse le ferite sono le cose meno importanti, bisogna portarla da un ginecologo per vedere se ha lesioni o cose del genere lì sotto.»

«Povera piccola, passerà la peggiore settimana della sua vita» sentii dire da Hoseok.

«Yun ha sempre avuto il terrore dei dottori.
Non si fa toccare da nessuno, soprattuto quando è convinta che le farà male, però la cosa che mi preoccupa è un altra....» Riportai tutta la mia attenzione su Jin esortandolo a continuare.

«Lei...lei ha paura di perdere la verginità, ha paura di farsi toccare, ha paura di tutto quello che riguarda il sesso, quello che le è successo ha peggiorato la situazione,Yun non può vivere con questa paura» Rimasi davvero sorpreso dalle sue parole, sapevo che un po' tutte le ragazze avessero paura del sesso ma non fino a questo punto. Questo però dimostrava che con Yun bisognava andarci molto lentamente.

«Come facciamo ora?»

«Ragazzi cercate di convincerla ad andare dal ginecologo, poi si vedrà»


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Capitolo extra!
In teoria dovevo postarlo domenica ma alla fine ho deciso di metterlo oggi per ringraziarvi delle 1mila visualizzazioni.
I love you ❤️

*Per quanto riguarda il doppio aggiornamento si farà domenica come sempre*

ME and YOU || Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora