Capitolo 22

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Dopo che tutte le lezioni pomeridiane giunsero finalmente al termine decidemmo di passare una serata piena di divertimento in discoteca, ormai avevo più o meno capito come funzionavano posti del genere, e dopo un po' iniziai a farcene l'abitudine. Taehyung era come al solito al posto di guida mentre Hae al suo fianco per flirtare spudoratamente con lui, e ovviamente tutti noi dovevamo arrangiarci nei posti posteriori e rischiare di morire soffocati per la strettezza della macchina.

«Siamo arrivati!»ci informò il biondo parcheggiando al solito posto.

«Rendiamo grazie a Dio» sbuffai aprendo lo sportello e scendendo il più velocemente possibile dalla vettura nera. Jimin e Jungkook imitarono le mie azioni iniziando a ringraziare qualsiasi santo esistente nel mondo della chiesa per averci fatto arrivare tutti vivi e vegeti. Ebbene sì, Taehyung quando Hae faceva un minimo movimento provocante, diventava un po' stupido e la maggior parte delle volte sbandava o prendeva quasi tutti i semafori rossi. Jungkook era terrorizzato, mentre io e Jimin non eravamo da meno.

«Tu non guiderai più» puntai il dito contro il biondo provocandogli un verso di disapprovazione.

«Ma dai! Ho solo sbandato un po'.» Jimin si voltò di scatto verso Taehyung che subito si nascose dietro Jungkook.

«Sbandato? Stavi per investire una vecchietta, hai superato tre semafori rossi, sei uscito fuori strada e abbiamo anche sbagliato corsia! Ma ti sei rincoglionito!?» scoppiai a ridere per l'espressione che l'arancione aveva sul volto. In tutto questo sembrava un piccolo pulcino arrabbiato.

«uno, la vecchietta stava dove non doveva stare, due, il semaforo è scattato mentre io stavo passando e tre, non c'era quella corsia prima.» adesso anche Jungkook ed Hae stavano ridendo ma tutti ci bloccammo appena Jimin iniziò a rincorrere Tae.

«Vieni qui...coso!»

«Kookie prendi Jimin veloce!» alle mie parole il corvino scattò, afferrando il suo migliore amico dal braccio e stringendoselo al petto affinché non riuscisse a liberarsi. 

«Oh pulcino calmati, e tu Mr.Gucci vedi di non ammazzarci la prossima volta che guidi» Jimin finalmente di calmò e lo stesso valse per il biondo. Tae chiuse velocemente a chiave la macchina e fece segno di entrare nella discoteca. L'arancione non se lo fece ripetere due volte e subito iniziò a saltellare verso l'ingresso.

«non vedo l'ora di trovare qualche ragazza!» sgranai gli occhi preoccupata, in questo momento Jimin era ingrato in modalità "rimorchio" quindi bisognava rimanere sull'attenti altrimenti rischiava mi mettere incinta qualcuna.

«Jimin hai con te i preservativi almeno?» per fortuna c'era Kookie che teneva d'occhio il suo migliore amico risparmiandogli dei guai molto seri.

«ragazzi voi incominciate ad andare io devo chiamare mio fratello per avvisarlo, altrimenti rischia un attacco di panico» informai tutti iniziando a cercare il mio telefono nella borsetta della Gucci.

«Ok ci vediamo dentro allora. E comunque certo che ho portato i preservativi! Non sono mica come Tae!»

«Io li porto sempre con me!»

«Allora prestamene uno»

«Ah stronzo vedi che ti sei dimenticato il pacchetto e adesso li vai trovando da me! Ma vaffanculo attaccati al cazzo»

Sorrisi per le loro stupide litigate e finalmente riuscii ad acchiappare il telefono dalla borsetta inviando subito dopo la chiamata a mio fratello.

Uno squillo...

Due squilli...

Tre squilli...

Poi il telefono finì sull'asfalto rompendosi.

«Ma che diamine...mhh» una mano si posò sulle mie labbra impedendo l'uscita di qualsiasi verso. Presa dalla paura cercai di liberarmi in tutti i modi possibili, tirando le braccia, scuotendo la testa e persino provando a buttarmi a terra, ma tutto questo fu inutile. Lui era troppo forte per me.

«STA FERMA!»urlò il ragazzo continuando a tenermi bloccata con il suo braccio libero. Ad un certo punto notai tutto il paesaggio spostarsi, segno che il mio così detto "assalitore" mi stava trascinano da una parte a me sconosciuta.
In risposta gli morsi la mano che subito venne spostata dalla mia bocca, ovviamente approfittai della situazione per chiedere aiuto a quelle poche persone che passavano di lì, ma nessuno si fermò, tutti continuarono per la loro strada non curandosene del fatto che una ragazza di sedici anni rischiava di essere in pericolo.

«PUTTANA, STAI ZITTA!» urlò ancora lui rimettendo la sua mano sulle mie labbra. Ormai le lacrime stavano già scendendo sulle mie guance bagnando anche la mano al ragazzo presente dietro le mie spalle.

"Sto cazzo, non mi sto zitta" pensai continuando a dimenarmi in maniera ininterrotta. Tutti i miei sforzi vennero bloccati da un altro ragazzo che mi afferrò per le gambe e aiutò il suo amico a trascinarmi in un vicolo cieco.
Arrivati a destinazione mi buttarono letteralmente per terra facendo sbucciare le mie ginocchia e i miei gomiti che subito presero a sanguinare.

«Ma che cazzo...Aiuto!» Cercai di rialzarmi da terra in modo tale da difendermi meglio se qualcun altro avrebbe voluto attaccarmi. Ma ovviamente la fortuna doveva abbandonarmi proprio ora, infatti un altro ragazzo mi ributtò sull'asfalto facendo battere la mia nuca allo spigolo di un marciapiede, quell'impatto bastò per stordirmi facilitando le cose al moro, impegnato a leggermi i polsi e le caviglie. Cercai di oppormi allargando le braccia e evitandogli di fargli prendere le mie mani mani, cambio ricevetti un sonoro schiaffo sul viso, seguito da un pugno che spaccò il mio labbro inferiore.

«C-cosa volete farmi?»Singhiozzai in preda alla paura. Ormai ero completamente sottomessa a questo gruppo di ragazzi. Ad un tratto però i fari di una macchina riuscirono ad illuminare il posto dandomi l'opportunità di riconoscere tutti quei trogloditi. Non rimasi sorpresa quando vidi Soojun e tutto il resto della su comitiva, anzi, dovevo ammettere che ero stata davvero stupida a non immaginarlo prima.

«Ti piacerà da matti quello che voglio farti!»Prima che potessi rispondere, Soojun ruppe la parte inferiore della mia maglietta bianca ricavandone un pezzo di  stoffa che usò per tapparmi la bocca.

In tutto questo non potevo negare di essere spaventata, anzi terrorizzata, da quello che loro avrebbero potuto farmi. In queste condizioni riuscivo a malapena a respirare, figuriamoci a trovare la forza per reagire.

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So benissimo che questi due capitoli dovevo postarli lunedì ma preferivo farlo oggi cosicché domani possiate leggerne qualcun altro.

Scusate per gli eventuali errori.
Spero vi siano piaciuti❤️
CIAOOOO❣️

ME and YOU || Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora