il sole era ritornato a splendere ma presto dovette scomparire a causa del cielo notturno che man mano prendeva forma. Entrambi eravamo così emozionati che quasi non ci rendemmo conto che presto saremmo dovuti ritornare a casa, personalmente io sarei rimasta con lui anche tutta la notte, ma ahimè oggi sarebbero tornati i miei genitori da Parigi e dovevo assolutamente farmi trovare in casa, altrimenti mi avrebbero riempita di domande scomode ed io non avevo la minima intenzione di rispondergli.
Jungkook sembrò capire che avremmo dovuto muoverci, perciò afferrò la mia mano e dopo avermi fatta alzare dalla panchina si incamminò verso un grande negozio di scarpe. Il mio cuore sobbalzò per quel gesto così delicato e soave mentre la mia mente iniziò ad immaginarsi le cose più assurde di questo mondo. Troppo presa nei miei pensieri quasi non mi accorsi che eravamo già arrivati a destinazione, infatti fu la voce del corvino a farmene rendere conto.«Da ciò che dice mia madre questo negozio è uno dei migliori, perciò dovremmo trovare subito un paio di scarpe decenti» senza aspettare una mia risposta mi tirò all'interno del posto.
Appena varcai la soglia quasi svenni, l'edificio era davvero grande e dotato, un vero e proprio paradiso.«OK, vai vicino le poltrone di palle e aspettami lì che prendo qualcosa di carino» Sorrisi euforica ed annuii con la testa andando subito dopo vicino i divani. Appena mi sedetti ripensai ad una delle chiamate avute con i miei genitori qualche giorno fa. Entrambi mi avevano avvisato su una questione importante che avrebbero rivelato a me e a Jin proprio questa sera, ad essere onesti la situazione mi spaventava un po', temevo che fosse qualcosa di grave.
«Eccomi!»sgranai gli occhi sorpresa quando notai più di trenta scatole di scarpe ai miei piedi. Il sorriso del corvino era così ampio che mi contagiò perciò lasciai stare l'idea di fare velocemente e con calma provai ogni minimo paio che piacesse al corvino.
Provai davvero moltissime varietà di scarpe tra cui tacchi, scarponcini, stivaletti e molti altri modelli, ma indovinate un po'? Nessun modello piacque a Jungkook.
«Ecco questo dovrebbe essere l'ultimo, queste scarpe sono le mie preferite!»Inarcai un sopracciglio confusa.
"Ma se questo paio ti colpisce di più degli altri perché mi fai provare mille scarpe senza un motivo valido?" pensai tra me e me, ma comunque assecondai il corvino ed aprii la scatola contenente queste dannate scarpe. Rimasi a dir poco sconvolta quando notai la loro altezza abbastanza promettente, il tipo di tacco era a dir poco meraviglioso ma non avrei retto due secondi in piedi dato che sarei sicuramente caduta. Costoro erano di colore totalmente nero con un particolare cinturino che mi attraeva davvero molto, in poche parole li adoravo.
Indossai il paio di tacchi e mi alzai in piedi faticando un po' a camminare, Jungkook sorrise euforico e mi baciò sussurrandomi all'orecchio "Le abbiamo trovate". Dopodiché mi fece rimettere le mie vecchie scarpe e pagò tutto.
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«Grazie per tutto, sono stata davvero bene» Sussurrai timida, la serata era giunta sfortunatamente al termine ed ora eravamo entrambi imbarazzati davanti la porta di casa mia.
«Di niente»Il corvino alzò finalmente il viso guardandomi dritta negli occhi, pian piano si avvicinò al mio viso e sfiorò delicatamente le mie labbra. Iniziai ovviamente ad arrossire ma non mi bloccai come le altre volte.
«È stata una delle giornate più belle della mia vita"
«Non credi che meriti un premio per averti fatto passare una giornata così favolosa?» Dopo queste parole le labbra di Jungkook si posarono finalmente sulle mie prendendomi letteralmente alla sprovvista. Era spettacolare il caos di sentimenti che esplosero all'interno del mio petto, avrei voluto vivere questo momento per sempre, ma purtroppo non fu così dato che la porta a cui eravamo poggiati si aprì improvvisamente facendoci cadere per terra.
«Ma che cazzo...scusate ragazzi per aver interrotto lo slinguazzamento» Imprecai mentalmente rimettendomi subito in piedi per aggiustarmi la gonna, dopodiché fronteggiai minacciosa mio fratello.
«Hai un tempismo davvero pessimo»
«Peccato per voi, comunque se vuoi un consiglio dovresti muovere anche tu la lingua. A noi maschi eccita molto» Mio fratello oggi rischiava davvero di essere strangolato a mani nude da me, lo amavo davvero moltissimo ma in questi momenti desideravo solo vederlo con la bocca cucita.
«Ci vediamo domani ciliegina» Sorrisi alle parole di Jungkook e lo salutai entrando subito dentro casa.
I miei genitori erano già in salotto seduti sul divano e ciò mi mise un po' di ansia, con loro avevo avuto un bellissimo rapporto, ma da quando ci eravamo trasferiti in questa città loro sembravano essersi dimenticati di avere due figli. Tra un settimana sarebbe stato natale e noi non potevamo trascorrerlo con loro perché avevano un importante riunione di lavoro, delle stupidaggini, ero sicura fossero stupidaggini.
«Yun visto che ora ci sei anche tu possiamo iniziare. Io e vostro padre come ben sapete stiamo trascorrendo parecchio tempo fuori casa, ma non per lavoro. Il nostro matrimonio non sta andando più tanto bene come i primi tempi, anzi sembra si sia distrutto tutto. In questa settimana abbiamo firmato le carte del divorzio e partecipato a tutti i processi riguardanti l'affidamento» Il mondo sembrò crollarmi addosso per l'ennesima volta, perché ogni spiacevolezza accadeva alla sottoscritta?
«Jin tu rimarrai con tuo padre qui a Seul, mentre tu Yun verrai con me a vivere a Daegu» Feci per oppormi a quell'assurdità detta da mia madre, ma Jin mi interruppe dato che in preda alla rabbia sbattette una mano sul tavolino in vetro rompendo in mille pessi la parte colpita. Immediatamente afferrai con dolcezza la sua coscia in un vano tentativo di calmarlo.
«Jin calmati ti prego, non è colpa nostra se le nostre strade non sono compatibili»
«Non me ne strafega un cazzo del vostro divorzio, voi fate il cazzo che vi pare ma di certo non decidete per noi, Mamma non solo volete separarci ma anche cambiare città rendendo impossibile incontrarci! Siete degli stronzi» Sentendo le prole di mio fratello scoppiai in lacrime, il petto iniziò ad appesantirsi e da lì capii che non avrei resistito più.
«Jin non parlarci così» tuonò nostro padre spaventandomi, ma il ragazzo al mio fianco non si fece intimidire e dopo aver ridacchiato istericamente mi afferrò con rabbia il polso e mi trascinò al piano superiore, più precisamente nella sua stanza. Appena entrai scoppiai ancora una volta a piangere.
«Yun ascoltami, devi promettere che farai di tutto pur di rimanere qui, ok? Ricordati che qui hai me, i tuoi migliori amici e soprattutto Jungkook, non puoi abbandonare tutto» Lo guardai negli occhi e con sicurezza annuii, io non avrei lasciato questo posto per nulla al mondo.
«Bene, ora però respira, oggi dormirai con me» Finalmente un sincero sorriso spuntò sul mio viso. Sarei stata forte e non avrei ceduto.
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Ciao a tutti/e!
Come avete notato in questo capitolo si passa dalla felicità più assoluta ai disastri innaturali, ma vabbè può capitare😂.
Spero che vi sia piaciuto.Piccolo spoiler: dai prossimi capitoli la storia diventerà degna dell'espressione "OH CAVOLETTI DI BRUXELLE NON POSSO CREDERCI CHE LO FARANNO DAVVERO!" e no, non sto parlando della loro "notte infuocata" ma di qualcosa davvero assurda che farà Yun per rimanere a Seul. Ora non vi svelo altro e spero possiate continuare a leggere la storia senza trovarla noiosa o scontata.
Buona domenica delle palme!❤️
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ME and YOU || Jungkook
Genç Kurgu[COMPLETA] Un nuovo inizio attende la dolce ed euforica Yun, che insieme alla sua famiglia si trasferì nella grande capitale Seul. Lì tutto cambiò, dalle sue abitudini alle sue passioni nascoste. I suoi primi mesi furono molto intensi e sfiancanti m...