«Siete fottutamente impazziti!» furono le parole di mio fratello dopo la mia risposta. Non ero sicura di ciò che stavo facendo, non lo ero mai stata, ma ormai avevo accettato e non potevo più tirarmi indietro.
Il corvino sorrise e mi abbracciò, però in quel momento non fui felice, non riuscivo ad esserlo sapendo che la mia vita sarebbe cambiata.Nella stanza calò un silenzio imbarazzante che venne subito spezzato dal suono del campanello, mi affrettai ad andare ad aprire e salutai cordialmente tutti i ragazzi situati dietro la porta. Jin lasciò casa di Jungkook e andò all'università mentre tutti noi salimmo in macchina con i ragazzi e arrivammo a scuola.
Il viaggio fu silenzioso, nessuna risata contagiosa da parte di Jimin, nessun insulto che Taehyung rivolgeva solitamente al corvino, nessun abbraccio da parte di Hae. Insomma, nessuna delle cose che di solito facevamo noi ragazzi.
Tutti sembravano essersi congelati sul posto, ma non capii perché questa cosa mi tranquillizzò.
Arrivammo a destinazione dopo poco, nessuno proferì parola se non fosse stato per il mio frettoloso "ciao" che pronunciai prima di correre in classe.
Immediatamente notai che l'amico di Soojun non c'era e ciò mi rilassò. Forse con lui era finita.
Il professore entrò in classe rimproverandoci come di consuetudine, dopodiché iniziò la noiosa spiegazione.«Ti vedo distratta signorina Kim» erano passate solamente cinque ore e questa frase mi era stata ripetuta per circa quindici volte da ogni professore. La campanella per la pausa pranzo sarebbe suonata a breve, ma il destino non volle graziarmi quella volta.
«Visto che non le interessa la lezione perché non viene alla cattedra per spiegare ai ragazzi uno delle opere più famose di Alessandro Manzoni? Credo che lei sappia il titolo dell'opera» Mi alzai dal banco e raggiunsi la cattedra, conoscevo perfettamente questo argomento, Hoseok me lo spiegò qualche giorno fa dicendomi che se avessi ascoltato la sua spiegazione invece che quella del prof avrei capito meglio. Sinceramente non me ne importava nulla di Manzoni e delle sue opere, ma adoravo vedere quel ragazzo sorridere perciò mi feci il segno della croce e ascoltai pazientemente la sua spiegazione.
«I promessi sposi» pronunciai. Il prof mi esortò a continuare chiedendo di esporre il brano con parole semplici e dirette. Perciò io lo feci nel modo più esilarante possibile.
«I protagonisti dell'opera sono Renzo e Lucia, i due ragazzi volevano solamente sposarsi ma dato che il loro matrimonio fu ostacolato, ci misero più del tempo che avevano stabilito per unirsi davanti a Dio.
Ovviamente ci sono altri personaggi come Don Abbondio e Padre Cristoforo, ma in poche parole l'opera narra questo»"Diamine proprio su questo argomento doveva interrogarmi!?" Pensai sorridendo falsamente al professore, ma lui rimase impassibile.
L'uomo fece per chiedermi un'altra cosa ma il suono della campanella lo interruppe ed io schizzai fuori dall'aula raggiungendo velocemente i bagni femminili.
Sentivo che da lì a poco sarei svenuta.Sciacquai il mio viso più e più volte ma nulla sembrò placare i giramenti di testa che mi stavano colpendo costantemente. C'erano delle ragazze che mi guardavano stranite, altre invece che provavano ad aiutarmi, ma io ignorai tutte e mi rinchiusi in uno dei bagni per riversare il mio dolore.
Sarei stata vincolata a Jungkook per il resto della vita, ma non era ciò che mi terrorizzava, il matrimonio richiedeva molte responsabilità e limiti ed io non ero pronta ad eliminare la mia adolescenza per colpa dei miei genitori. Io volevo vivere.«Yun sei qui dentro!?» Dei forti colpi alla porta del bagno in cui ero rinchiusa mi risvegliarono dallo stato di trance, Jungkook era venuto a cercarmi.
Velocemente mi asciugai le lacrime e aprii la porta ignorandolo completamente e correndo fuori da quella stanza. Ma prima che potessi arrivare in fondo al corridoio il corvino afferrò il mio polso e mi strattonò in una stanza vuota.
STAI LEGGENDO
ME and YOU || Jungkook
Teen Fiction[COMPLETA] Un nuovo inizio attende la dolce ed euforica Yun, che insieme alla sua famiglia si trasferì nella grande capitale Seul. Lì tutto cambiò, dalle sue abitudini alle sue passioni nascoste. I suoi primi mesi furono molto intensi e sfiancanti m...