Odi et Amo (Parte 1) 💘

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Il matrimonio di Emma era alle porte e Regina da quando la bionda le aveva annunciato le nozze non riusciva a pensare ad altro. Il suo stomaco aveva iniziato a bruciare, aveva iniziato a crescere dentro di lei un sentimento così forte da farle tremare il corpo, un sentimento che contro ogni pensiero poteva essere definito come "gelosia". Si chiese perché proprio a lei. Non poteva innamorarsi di un'altra persona? Di una qualsiasi? Aveva dovuto innamorarsi proprio della Salvatrice? Eppure, aveva sempre saputo che qualcosa le legava, ma aveva sempre pensato che quel qualcosa fosse solo Henry, ma non era così!
Era da un po' che Regina aveva iniziato a provare qualcosa per Emma, era iniziata come ammirazione, apprezzava la tenacia di quella ragazza, la sua forza di volontà, la sua persistenza nello sperare che tutto si sarebbe risolto. Con il tempo, iniziò a notare qualcosa di più, iniziò a rimanere incantata nel guardare quegli occhi color cielo che la trasportavano in un mondo privo di sofferenza, si soffermò sulle braccia possenti della Salvatrice, sulle mani così fini, sul corpo snello e muscoloso. Iniziò ad osservare ogni particolare di quella donna, fino a rendersi conto che quell'ammirazione si era trasformata in una bella cotta.
Da quando Robin se n'era andato, Emma le era sempre stata accanto e quella loro vicinanza aveva generato in Regina un continuo e persistente calore interno, aveva generato delle fantasie che non avrebbe mai pensato di fare.

Aveva pensato di confessare tutto ad Emma, pensava che ce l'avrebbe fatta, una regina come lei che non si era fatta scrupoli a frantumare un numero indefinito di cuori sarebbe stata in grado di confessare il proprio amore, no? Beh, questo era quello che pensava, la realtà fu davvero molto lontana dai suoi pensieri.

Quel giorno, si era messa in tiro per Emma, aveva messo il suo vestito più bello e aveva sistemato i capelli solo per fare colpo su Emma, aveva aspettato che la bionda avesse la pausa pranzo e l'aspettò fuori dalla stazione di polizia.

<< Buongiorno, miss Swan. >>

<< Qual buon vento ti porta qui, Regina? >>

<< In verità avevo bisogno di parlarti... >> disse quasi balbettando Regina.

Quando quelle parole uscirono dalla sua bocca in modo così insicuro si maledisse, nella sua testa iniziarono a ronzare mille parole che le fecero credere che non sarebbe uscita viva da quella conversazione.

<< Andiamo da Granny's, ti va? >>

<< Avevo bisogno di parlarti in privato >> disse prima di mostrare ad Emma una busta con il logo Granny's.

<< Ho pensato di prenderti un hamburger e della coca-coca, magari potresti mangiare con me sulla nostra panchina? >>

Emma fu attirata solo e solamente dall'aggettivo "nostra" e si concentrò su di esso.

<< Adesso abbiamo una panchina? >>

Regina alzò gli occhi al cielo, ma non disse niente, non rispose, le fece un gesto della mano per invitarla ad andare verso la panchina. Emma sorrise quando vide Regina arrossire leggermente, ma non volle infierire più di tanto, era però contenta che loro avessero una panchina e seguì la bruna.

Arrivate, presero posto l'una al fianco dell'altra e Regina porse ad Emma il suo pranzo; la bionda fece un leggero cenno della testa per ringraziarla e si fiondò affamata sull'hamburger.

<< Quindi cos'è che volevi dirmi? >>

<< Stavo' pensando ad una cosa... >> disse fermandosi improvvisamente.

<< Cosa? >>

<< Sei sicura di amare Hook? >>

<< Regina, sei sicura di star bene? >>

Piccoli momenti di vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora