La spesa 🛒

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Emma e Regina avevano iniziato a frequentarsi da qualche mese, avevano vissuto il loro primo bacio, il terzo grado di Snow, la curiosità di Hook che sembrava eccitato al pensiero di due donne insieme. Avevano affrontato la prima cena con la famiglia e anche il primo litigio da coppia eppure ancora non c'era stata la loro prima volta. Non che non ci fosse stata occasione, ma avevano deciso di aspettare o meglio Regina lo aveva deciso per entrambe.
"Dovremmo conoscerci meglio prima, no?" aveva detto Regina, una sera, mentre Emma continuava a baciarle il collo, sfiorando l'interno coscia della bruna.
"Non ci conosciamo già abbastanza?" aveva detto Emma impaziente di poter vivere quel momento con la persona che amava.
Dopo aver visto il viso di Regina però aveva capito, così riprese a parlare.
"Aspetteremo tutto il tempo di cui hai bisogno."
Regina le fú grata per non aver insistito, per aver capito e per non aver fatto domande. Regina era sempre stata sicura di sé, ma quella nuova esperienza la terrorizzava, la faceva sentire insicura delle sue abilità e di se stessa. Aveva paura di non essere all'altezza di Emma, di non essere poi così brava come pensava. Aveva paura di deludere Emma e aveva bisogno solo di un po' più di tempo per metabolizzare la cosa, tutto qui.
La loro relazione andava a gonfie vele, ormai facevano di tutto assieme, pranzavano e cenavano assieme ormai tutti i giorni per cui Emma non fu sorpresa quando Regina le chiese se le andava di andare a fare la spesa quel pomeriggio. Avevano discusso un po' su quale macchina avrebbero usato per andare al supermercato, ma quella volta vinse Emma che all'ora prefissata passò a prendere Regina in municipio.
"Buongiorno principessa" disse Emma baciando le labbra di Regina non appena entró in macchina.
"Ricordami perché abbiamo preso questo ferro vecchio" disse Regina allacciandosi la cintura.
Emma sbuffò, ma risposte pacatamente.
"Ti ho promesso che non ti aiuterò più nella preparazione delle tue ricette."
"Ah già, bene, credo che possiamo andare " disse ridendo Regina.
"Non sono così male in cucina però" disse Emma mettendo in moto la macchina.
Regina deglutì forzatamente e non rispose.
"Ma dai" disse Emma rivolgendo la sua attenzione solo per un istante a Regina, facendo cadere i suoi occhi sulle cosce nude della donna che non portava i collant.
"Occhi alla strada signorina" disse Regina accorgendosi che lo sguardo di Emma fosse caduto un po' più in basso di quando dovesse fare.
"Scusa" disse Emma mordendo l'interno della bocca.
Desiderava più di ogni altra cosa lasciar scivolare la sua mano sulla coscia olivastra della mora e sentire il calore del suo corpo contro la sua mano, ma si trattenne, non seppe neppure lei come, ma riportò gli occhi sulla strada.
"So a cosa stai pensando."
"Lo sai?"
Regina cercò di non essere attratta da quegli occhi luccicanti di desiderio, cercò di non sembrare affamata di quel corpo sodo, ma ormai era molti giorni che non faceva che sognare quel momento, non faceva altro che immaginarsi il momento in cui si sarebbe lasciata andare al tocco di Emma.
"Lo so perché è la stessa cosa alla quale sto pensando anch'io."
Emma frenò di colpo e fortunatamente dietro di loro non c'era nessuno.
"Emma ma ti sei forse impazzita?" disse Regina portando le mani davanti a se per evitare di andare a sbattere contro il cruscotto, cosa che non sarebbe comunque accaduta perché portava la cintura di sicurezza.
Emma si girò di scatto verso Regina e le gridò contro.
"Sei tu quella impazzita forse. Sto guidando te ne ricordi vero?"
"Emma lo so che stai guidando, sono in macchina con te" disse Regina perplessa.
"Non mi sembra. Mi hai appena fatto venire un infarto."
Regina rise di gusto afferrando perfettamente cosa volesse intendere Emma.
"Per così poco."
"Così poco? Wow Regina sei incredibile, davvero."
Regina fece spallucce e tornò a fissare la strada facendo finta non fosse successo niente.
"Puoi anche mettere nuovamente in moto la macchina se vuoi, dobbiamo fare la spesa. Ricordi?"
"Hai ancora intenzione di andare a fare la spesa? Dopo, beh...questo?" disse Emma allungando la sua mano sulla coscia di Regina, accarezzandola dolcemente.
Un brivido percorse il corpo di Regina che generò in lei la pelle d'oca. Non poteva di certo negare che quel gesto non le avesse provocato niente e un leggero calore iniziò a far strada tra le gambe, ma non era il momento, non adesso, non li.
"Emma non qui."
Emma ritirò a se la mano, mise in moto e si diresse verso il supermercato. Era intenta nel guardare la strada quando la mano di Regina si posò sulla sua che teneva saldo il cambio. Dopo aver cambiato marcia Regina afferrò mano e la portò sulla sua coscia.
"Non ti ho detto che non puoi lasciare la tua mano qui" disse Regina guardando Emma sorridendole.
Il cuore di entrambe aveva iniziato a battere così forte che i battiti potevano sentirsi ad orecchio nudo.
Una volta arrivate al supermercato presero il carrello e iniziarono a prendere le cose segnate nella lista della spesa, quando Emma interruppe il silenzio.
"Posso prendere della panna?"
"Emma non hai bisogno di chiedere il permesso per prendere qualcosa" disse Regina sorridendole.
Emma prese la panna spray al banco frigo e continuò a camminare lungo i corridoi fianco a fianco con Regina.
Dopo poco, una volta arrivate al reparto dolciumi ancora una volta Emma fece una richiesta.
"Posso prendere anche la salsa al cioccolato?"
"Emma, prendi quello che diamine vuoi" disse Regina non capendo perché oggi Emma era così petulante.
Emma prese la salsa al cioccolato e la mise all'interno del carrello, cercando un'altro modo per attirare l'attenzione di Regina sulle cose che metteva nel carrello.
Così una volta al reparto frutta iniziò ad elencare tutto quello che le sembrava avesse un bell'aspetto per poi focalizzarsi sulle fragole.
"Sembrano proprio di stagione queste fragole, belle rosse, probabilmente saranno anche molto succulente. Credo che ne prenderò due cestini."
Regina stava per prenderla a sberle, non riusciva proprio a capire perché Emma avesse fatto diventare quella semplice spesa una questione di stato, ma lasció correre, cercando di seguire la sua lista.
Una volta alla cassa Emma si rese conto di aver dimenticato qualcosa.
"Ho dimenticato una cosa, arrivo" disse prima di baciare velocemente le labbra della bruna, per poi scappare verso il reparto dei liquori.
Dopo meno di 1 minuto Regina vide Emma spuntare correndo con in mano una bottiglia di champagne.
"Cosa diamine devi farci?" chiese Regina iniziando a posizionare le varie cose del carrello sul nastro della cassa.
"Lo scoprirai" disse Emma facendole l'occhiolino.
Una volta pagata la spesa, la sistemarono in due buste e si diressero verso la macchina.
Il viaggio di ritorno verso casa Mills fu tranquillo, Emma dopo aver percorso pochi metri dal supermercato con fare rilassato allungò la mano sulla coscia di Regina, la quale questa volta non disse niente, anzi la accarezzò con fare dolce.
Emma aveva intenzione di preparare il terreno per ciò che aveva programmato. Così quando Regina aveva lasciato la sua mano per sistemarsi i capelli dietro l'orecchio, la spostò di qualche centimetro in più sotto la gonna. Quel semplice movimento smosse qualcosa dentro Regina che iniziò a provare un forte calore al basso ventre che cercò di contenere accavallando le gambe. Quando Emma spostò ancora una volta la mano verso gli slip di Regina, iniziò a provare una strana sensazione di vuoto allo stomaco e una voglia matta di saltare addosso alla bionda.
"Emma, ti prego..."
"Non sto facendo assolutamente niente" disse facendo schioccare lo slip della bruna, la quale deglutì in maniera forzata.
Quando la macchina fece ingresso nel vialetto e si fermò Regina uscì di corsa e prendendo le buste con una sola mano si diresse verso la porta d'ingresso.
Il suo basso ventre chiedeva di più, bramava il tocco di Emma, aveva bisogno di Emma. Regina respirò profondamente e una volta recuperate le chiavi dalla borsa appoggiò le buste della spesa al suolo per poter aprire la porta. Poco prima che Regina potesse infilare le chiavi nella serratura, un braccio le cinse i fianchi da dietro. Il cuore di Regina si fermò, ma Emma non aveva finito, aveva voglia di Regina, ne aveva bisogno, così iniziò a baciarle il collo, lentamente, in maniera sensuale e con la mano libera iniziò a massaggiarle un seno.
A quel contatto Regina avvertí un lungo brivido lungo la schiena che la portò ad allentare la presa sulle chiavi che le caddero di mano.
"Em...Emma" disse cercando di respirare.
"Sua maestà ha intenzione di farci entrare in casa?" disse Emma mordendole il lobo dell'orecchio.
Regina non seppe spiegare cosa le stava accadendo, ma un brivido d'eccitazione la investí bagnandole l'intimitá.
"Emma, ti prego..."
Emma allentò la presa sul seno di Regina e lasció il lobo, fece scivolare le sue mani lungo i fianchi e si chinò per prendere le chiavi per poi rialzarsi lentamente.
Ancora stretta a Regina, lasciando aderire i loro corpi, aprì la porta di casa e con un'abile mossa girò Regina facendole cozzare le spalle contro la porta d'ingresso.
"Sua Maestà non sembra più tanto potente sotto il mio tocco" disse Emma accarezzando il viso di Regina con un dito.
Regina non risposte, non poteva parlare, non ne era più capace, ma se lo avesse fatto non avrebbe che confermato ciò che la bionda aveva appena detto. I suoi tocchi la rendevano inerme, debole, sottomessa ad Emma, eppure era qualcosa che stranamente le piaceva. Pochi istanti dopo la porta si chiuse e Regina si scagliò contro le labbra di Emma con foga, strappando dal corpo della bionda quella sottile canotta che lasciava intravedere il reggiseno nero.
"Ho voglia di te" disse Regina sulle labbra di Emma.
"Fammi tua."
Emma non aveva bisogno di altro, prese in braccio Regina e la portò in camera da letto. Nonostante sapesse quanto Regina fosse eccitata, sapeva anche che i preliminari non sono mai troppi quindi con fare sensuale dopo aver fatto sdraiare Regina sul letto si mise a cavalcioni sul suo corpo e iniziò a sbottonarle, uno per uno, i bottoni della camicia, lasciando qui e lì i suoi caldo baci.
Una volta che la camicia fu sul pavimento Emma fissò il petto di Regina alzarsi ed abbassarsi in modo irregolare e sorrise sapendo che ciò che aveva provocato quel battito irregolare era lei e lei soltanto.
Lasció un morso sul seno di Regina e dopo aver fatto volare il reggiseno della mora si dedicò a ciò che ancora copriva il corpo olivastra sotto di lei.
"Credo di non aver mai visto niente di più perfetto" disse Emma percorrendo con lo sguardo il corso di Regina, la quale non riuscì a dire niente.
Emma lasció un lieve bacio sulle labbra sulle quali era comparso un bellissimo sorriso e si dedicò alla gonna.
"Credo che anche questo indumento debba finire sul pavimento" disse facendolo volare.
Adesso erano solo lei e gli slip bianchi in pizzo di Regina. Quella donna era meravigliosa, non sembrava reale, eppure in quel momento Emma la stava sfiorando, era sicura che fosse tutto vero.
Diede un bacio all'intimitá di Regina attraverso gli slip e notó che erano bagnati. Li fece scivolare giù lungo le gambe muscolose, lasciando una scia di baci. Sfiorò le gambe di Regina andando dalle caviglie all'interno coscia, avvertendo i muscoli della mora contrarsi sotto quei tocchi. Posizionò le gambe di Regina sulle sue spalle e si chinò verso l'intimitá pulsante di Regina. Baciò il clitoride e delicatamente inserì due dita dentro Regina, iniziando a muoverle lentamente. Intanto iniziò a stimolare il clitoride con la lingua dando piccoli colpetti per poi iniziare a succhiarlo con avidità.
Quando la schiena di Regina si inarcò capí che ciò che stava facendo era giusto e continuò sentendo il corpo di Regina assecondare i suoi movimenti e quando sentì ogni parte del corpo della bruna contrarsi rallentò piano per poi terminare insieme a lei.
Non aveva mai provato una cosa del genere con nessuno e per nessuno. Si avvicinò a Regina e lasció un bacio sulle sue labbra avvertendole bagnate di lacrime.
"Tutto ok?" disse sdraiandosi su un lato vicino Regina.
La bruna respirò profondamente cercando di riprendere fiato e asciugò le lacrime per poi dirigere lo sguardo verso Emma.
"Non avevo mai provato niente di simile."
Emma baciò nuovamente le labbra rosse di Regina e poi scattò ricordando che aveva dimenticato qualcosa.
"Cazzo" disse sgranando gli occhi Emma.
"Che è successo adesso?"
"La spesa" disse iniziando a ridere sotto lo sguardo perplesso di Regina.
"Abbiamo lasciato la spesa fuori dalla porta" disse ridendo più forte vedendo la faccia sconvolta di Regina.
"Oh mamma, com'è possibile. Tu..." disse puntando un dito contro la mora.
"Io mi sono appena ricordata di aver dimenticato qualcosa di essenziale, arrivo" disse saltando giù dal letto e correndo al piano di sotto.
"Emma, la maglia" disse urlando Regina seduta sul letto coperta dal lenzuolo.
"Che sarà mai. Non mi hanno mai vista in canottiera?"
"Emma non ce l'hai" urlò nuovamente Regina, sfortunatamente non in tempo per impedire ad Emma di aprire la porta d'ingresso mezza nuda per recuperare le buste della spesa.
"Salve signora Lucas" disse Emma afferrando velocemente le buste e sbattendo la porta alle sue spalle.
Una volta che Emma riuscì a smettere di ridere, afferrò la panna spray e la salsa al cioccolato e salí di corsa in camera da letto.
"La signora Lucas eh?" disse ridendo Regina.
"Non prendermi in giro, ti prego. È già stato umiliante, non ti ci mettere anche tu."
Regina alzó le mani in segno di resa per poi concentrarsi sulle mani dietro la schiena della bionda.
"Cos'hai dietro la schiena?"
" Qualcosa che ti piacerá" disse ammiccante Emma mostrandole cosa aveva recuperato dal piano di sotto.
"Diamo inizio al secondo round signorina" disse Emma fiondandosi sul letto.
Regina però non le diede tempo di agire, le rubò la bomboletta della panna, l'agitò e una volta a cavalcioni su Emma la spruzzò sul torace della panna che leccò lentamente.
"Credo proprio che adesso tocchi a te signorina" disse lasciando un bacio al sapore di panna sulle labbra della bionda che fremeva dall'eccitazione.

*Angolo dell'autrice*
Buona sera ragazzi e ragazze mi era venuta un'idea...vorrei cercare di pubblicare una os a settimana, magari scegliendo un giorno preciso, magari istituendo il "lunedì swen". Non so se siete interessati ad avere una os a settimana o se non vi frega niente e quindi continuare a pubblicare quando mi ricordo 🤣
Fatemi sapere se potrebbe essere un'idea creare questo nostro appuntamento settimanale. Buona serata e grazie per aver letto ♥️

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