La foresta incantata non sembrava mai essere stata così pacifica, finalmente tutti erano tornati al loro posto ed erano felici. Anche la piccola Hope cresceva in maniera felice circondata dalle persone che l'amavano e la riempivano di attenzioni; adesso aveva 6 anni.
Tutto sembrava procedere per il meglio, niente sembrava andare storto. La parola chiave però era "sembrava".
Qualcosa stava cambiando, o meglio era già cambiato, ma Emma non sapeva come affrontare questo immenso problema. Il suo amore per Hook era svanito, e ora, con il senno di poi, si chiedeva se quello che aveva provato tanto tempo fa era realmente amore, perché quello che ora provava il suo cuore per un'altra persona era qualcosa di completamente diverso da quel sentimento di tanti anni fa.
Tutto era successo qualche mese fa, quando Hope aveva scoperto di avere i poteri ed Emma ancora un po' insicura dei suoi, chiese a Regina di insegnare alla piccola le basi.
Hope e Regina erano sempre state legate, la bruna non aveva mai negato il suo amore per i bambini, ma quella in particolare le aveva rubato il cuore. Quegli occhi così azzurri, così profondi le facevano provare qualcosa di profondo, quasi ancestrale, le ricordavano la prima volta che aveva incontrato Emma. Come poteva scordarsi quel giorno? Era stato il più terrificante e meraviglioso giorno della sua vita. Eppure, dopo tutti quegli anni si ritrovava ancora incastrata nel suo stesso incubo, innamorata di quella donna profondamente testarda che le faceva sobbalzare il cuore ogni volta che la guardava.
Quando Emma la chiamò un venerdì di 5 mesi prima, il suo cuore smise di battere per dei secondi che sembrarono secoli. Quando finalmente Regina riprese a respirare, rispose al telefono simulando una voce tranquilla.
<< Ciao Emma, tutto ok? >>
<< Ei, scusa il disturbo. Si tutto ok, tu? >>
<< Ma quale disturbo, sai che non disturbi mai >> disse di getto per poi pentirsene amaramente dandosi un colpo sulla fronte con la mano sinistra.
Emma dall'altro capo del telefono arrossì, non si seppe spiegare il perché, forse il ricevere quelle parole semplici la facevano sentire amata, come non si sentiva da tanto.
<< Io sto bene, cosa ti ha spinta a chiamarmi?>>
Emma si schiarì la voce e rispose.
<< Hope ha i poteri. >>
<< Oh! >> disse Regina senza molti convenevoli.
<<Già e mi chiedevo se tu potessi insegnarle le basi, come hai fatto con me. >>
Regina sorrise ascoltando quelle parole, Emma aveva fiducia in lei, non l'aveva mai persa d'altronde e adesso le avrebbe affidato sua figlia.
<< Lo so che adesso sei la regina di tutti i regni e avrai una marea di cose da fare, ma mi chiedevo se potessi trovare del tempo per lei >> continuò tutta d'un fiato Emma.
<< Domani alle 17, può andar bene? >>
<< Perfetto, allora ci vediamo domani. >>
Emma staccò la chiamata subito dopo.
<< Non vedo l'ora >> disse con il sorriso sulle labbra Regina.***
Regina si presentó l'indomani a casa di Emma e per più di un'ora insegnó alla piccola Hope le tecniche di base, come muovere le mani, come usare la mente per controllare i poteri, ancora nessun incantesimo, era troppo presto, ma Hope fu felice di ciò che aveva imparato con Regina. Appena la lezione fu finita Hope ringraziò Regina, l'abbracciò stretta a se e le stampò un bacio sulla guancia per poi correre su per le scale.
<< Mamma, mi vado a riposare un po', mi sento stanca. A domani Gina. >>
Emma si diresse verso il salotto e si sedette accanto a Regina sul divano e le prese la mano.
<< Grazie per essere venuta con così poco preavviso, ma abbiamo scoperto solo ieri mattina che Hope aveva i poteri e non credo di essere in grado di aiutarla. >>
Quel gesto, quelle parole sconvolsero Regina, non si aspettava niente del genere da Emma, ne ora ne mai.
<< Sè hai bisogno ci sarò sempre, lo sai, come tu ci sei stata per me. Ti sei lanciata dentro l'oscurità per me, questo non è nemmeno lontanamente equiparabile al tuo gesto. >>
Emma arrossì pensando a quei momenti che sembravano così lontani, pensó a quella strana sensazione che la pervase prima di compiere quel gesto estremo, pensò a come il suo cervello non ebbe bisogno di riflettere nemmeno un momento, vide Regina in pericolo e si gettò.
Emma sorrise e si rese conto di avere ancora la sua mano su quella di Regina e la ritirò immediatamente, Regina si accorse del gesto e ricambio il sorriso di Emma.
Regina cerco di cambiare argomento cercando di mantenersi sul leggero.
<< Come va con Hook? >> le chiese sentendo una forte morsa al cuore, quando pronunciò quel nome.
<< Procede... >>
Emma non aggiunse altro e Regina notando lo sguardo triste non chiese altro.
Ci fu un momento di silenzio che venne interrotto da Regina.
<<Allora io andrei. Ci vediamo domani alla stessa ora? >>
<< Perfetto >>
Le successive lezioni proseguirono in maniera tranquilla e Hope imparava velocemente. Dopo ogni lezione Emma e Regina rimanevano a parlare sempre di più e il loro legame tornó ad essere quello di prima, forte e indistruttibile.
Si erano perse in quegli ultimi anni, si erano viste durante le grandi feste a palazzo, ma era sempre complicato poter rimanere da sole per parlare come facevano un tempo, eppure in quei momenti da sole sembrava che il tempo non fosse passato, erano tornate la Emma e la Regina di sempre.
Qualcosa in loro stava cambiando, ma a dirla tutta per Regina era cambiato da tempo, quel rapporto per lei era quasi una prigione, avrebbe voluto tanto prendere le labbra di Emma e baciarle per il resto della sua vita, ma non voleva rovinare la vita di Hope che sembrava tanto felice.
Per Emma quel rapporto stava mutando giorno dopo giorno, Regina la faceva sentire una vera principessa, le dava attenzioni, la lusingava, una volta le portó anche le sue buonissime lasagne perché "So che non sei bravissima in cucina e ieri mentre le preparavo pensavo a te, e quindi..."; quelle parole le avevano fatto capire che Regina quando non erano insieme la pensava. Non si sentiva così bene da anni, forse non si era mai sentita così, nemmeno con Hook.
Quando era con Regina le sembrava di essere in paradiso, come se si trovasse su di una nuvola e nessuno potesse raggiungerle, niente poteva scalfirle. Eppure bastava poco a farla tornare sulla terra ferma, dove lei era sposata e con una figlia. Questi pensieri però non furono abbastanza dal trattenerla un giorno d'inverno, con la neve che sbatteva prepotentemente sulle finestre, dal baciare Regina. Sembrava andar tutto bene, come al solito, niente di speciale, la lezione di Hope era finita e Emma e Regina erano rimaste ore a parlare sul divano di fronte al fuoco con un bicchiere di vino rosso in mano. Verso le 20:00 Regina si accorse che si era fatto tardi e decise di tornare a castello; la corrozza l'aspettava poco distante dal vialetto di casa di Emma.
Si salutarono, Regina prese il mantello e si avviò verso la carrozza quando si senti chiamare.
<< Regina aspetta! >>
Una Emma preoccupata si diresse correndo verso Regina con qualcosa di indistinto in mano. Quando Emma fu vicina a Regina le avvolse una folta sciarpa attorno al collo.
<< Prendi questa, così non rischi di prenderti un malanno. >>
Le cose poi accaddero velocemente, la mano di Emma accarezzo la fredda guancia di Regina, che chiuse gli occhi. Con uno slancio Emma si avvicinò al viso di Regina e le bació le labbra, senza lasciare all'altra donna voce in capitolo. Fu un bacio veloce, tremolante, ma caldo come pochi, capace di fermare la bufera che si era scagliata contro le due.
Regina appena si staccò dalle labbra di Emma prese fiato e sorrise vedendo le guance di Emma colorate di un rosso acceso.
<< A domani >> disse poi Regina allontanandosi.
Ecco com'era andata la loro prima volta, nessuna parola al riguardo, nessun avvertimento, nessun pensiero, solo amore.
Nei giorni a seguire affrontarono più volte l'argomento, Emma raccontò di come il rapporto con Hook si era sgretolato, di come lui la tradisse ormai da anni, le parlò di quel sentimento che sentiva crescere dentro ogni volta che anche solo pensava a lei. Presero così la decisione di portare avanti quella cosa che stava nascendo, mantenendo però il segreto ancora per un po', almeno finché il divorzio tra Emma e Hook non fosse diventato effettivo.
Così la loro vita era diventata un segreto continuo, piena di incontri segreti, ma era anche questo che rendeva il tutto più eccitante.
Fu proprio uno di quei giorni che per poco non furono beccate da Hope.
Il tutto iniziò una mattina di Aprile quando Regina decise di spuntare a casa di Emma senza alcun preavviso.
Quando Emma andò ad aprire la porta e si ritrovò la bruna di fronte la prima cosa che uscì dalla sua bocca fu: << Che diamine ci fai qui? >>
<< Volevo farti una sorpresa, scusami se sono così innamorata di te da sentire la tua mancanza e da portarti la colazione a casa >> disse Regina girando i tacchi e tornando da dov'era arrivata.
Emma si accorse di quanto fosse stata scortese e si precipitò verso Regina afferrandola per un braccio. Regina non si giró, ma non continuò nemmeno a camminare, diede tempo ad Emma di parlare.
<< Ti prego scusami, non sono stata per niente cortese, è che Hope è in casa, oggi hanno fatto vacanza e appena ti ho visto mi è salito il panico. Scusami. >>
Regina si giró lentamente ed Emma lasció la presa dal suo braccio.
<< Ti perdono, ma ho bisogno di un bacio e che tu mi dica che mi ami. >>
<< Lo sai che ti amo stupida... >> disse baciandole le labbra, non prima di aver controllato se c'era qualcuno nei dintorni.
<< Vai nel garage, ti raggiungo tra poco>> disse Emma dando un grosso e chiassoso schiaffo sul sedere di Regina.
La bruna fece come le disse Emma, che intanto si era diretta nella camera di Hope.
<< Amore, la mamma va a sistemare il garage che è diventato un caos. Se hai bisogno sono lì, chiudo la porta quindi in caso bussa. >>
<< Ok mamma >> disse Hope quasi distrattamente.
Emma chiuse la porta della sua stanza e si diresse di corsa in garage, chiudendosi la porta alle spalle.
<< Ecco mi qui, sono tutta per te >> disse Emma lanciandosi tra le braccia di Regina che l'afferrò al volo afferrandola per le natiche e facendole stringere le gambe attorno ai suoi fianchi.
<< Mi sei mancata da morire >> disse Regina baciandole le labbra.
<< Anche tu. >>
Regina non la lasciò andare, le due rimasero in quella posizione che permise alla bruna di baciarle il collo, in maniera dolce, sensuale, lenta. I baci iniziarono a scende giù per il collo per passare sulla spalla lasciata scoperta dalla maglia. Il corpo di Emma si irrigidì sotto quei tocchi e iniziò a deglutire in maniera quasi meccanica.
Regina avvertì la reazione di Emma e si fermò. Le due si guardarono e Regina lasció scendere Emma con delicatezza.
<< Scusami >> disse Regina dispiaciuta.
Emma scosse la testa e chiuse gli occhi.
<< Non devi >> disse riaprendo gli occhi.
<< É solo che non ne abbiamo mai parlato ed io non l'ho mai fatto. >>
<< Possiamo aspettare quanto vuoi, io sono qui per te, andremo con i tuoi tempi. >>
<< Non è che io non voglia, ho solo paura di non essere brava. >>
<< Ti guiderò io, sarò qui con te passo passo, non devi aver paura. >>
Emma sorrise così genuinamente che Regina si sciolse guardandola, non aveva mai visto niente di così bello in vita sua. Emma sentendosi protetta si sciolse un po' e si avvicinò a Regina con fare sensuale e iniziò a morderle il lobo dell'orecchio destro.
Regina non si aspettava niente di simile, ma non fu sorpresa dell'intraprendenza della salvatrice.
Fecero tutto molto con calma, cercarono di godersi ogni momento, senza perdersi nessun particolare. Si spogliarono piano, studiando ogni parte del corpo dell'altra, il corpo atletico di Emma fece azzerare la salivazione di Regina e lo stesso avvenne quando la bionda vide il corpo olivastro della bruna. Era ormai rimasto solo l'intimo a coprire i corpi delle due ragazze e l'eccitazione si faceva sentire così Emma decise di mettersi a sedere su una rientranza alle spalle di un muro che separava la porta d'ingresso del garage dal garage e invitó Regina a seguirla.
In quel modo anche entrando nel garage nessuno le avrebbe viste.
Anche l'intimo venne sfilato dai due corpi altletici che iniziarono a dar via alle danze.
Regina iniziò a baciare lentamente il corpo di Emma, assaporandone ogni piccolo centimetro, non perdendosi niente. Lentamente si avvicinò al ventre sul quale si concentrò per qualche attimo, notò i muscoli scolpiti, li percorse con le dita e li bació uno per uno. Quando ebbe finito iniziò ad accarezzare le cosce bianche di Emma, le sfiorò poi con due dita facendo sali e scendi per poi aprirle lentamente le gambe. Regina percepì negli occhi di Emma l'eccitazione, ma continuò ad andare piano, voleva che la supplicasse, voleva farla cedere completamente al suo tocco. La supplica di Emma non tardò ad arrivare e quando Regina si decise ad assecondare le richieste di Emma qualcuno le interruppe.
<< Mamma, ho fame, quando si mangia? >>
I due corpi si irrigidirono nell'udire quella voce, ma Emma dovette risponderle nel modo più normale possibile, così fece un bel respiro.
<< Amore, la mamma sta per venire...per finire...una ventina di minuti e arriva. >>
<< Ok >> disse Hope contenta della risposta saltellando verso camera sua.
Regina quando la porta si chiuse fece esplodere la risata che stava trattenendo da quando Emma aveva risposto alla figlia.
<< Sta per venire? Davvero Emma? >>
Emma rise insieme a Regina, aveva fatto una gaffe tremenda, fortunatamente la figlia era troppo piccola per capire.
Quando entrambe smisero di ridere Regina senza alcun'avviso riprese da dov'erano rimaste. Iniziò a stuzzicare il basso ventre di Emma, iniziò a baciarla, a stuzzicare il suo clitoride con la lingua, le diede solo piccoli colpettini, come a volerlo svegliare da un lungo letargo. Emma non riusciva più a resistere, la sua bocca era ormai arida, la sua testa era completamente altrove, come se si trovasse in un'altra galassia e il suo basso ventre ormai bagnato pulsava come mai aveva fatto. Non era necessario chissà quale altro gesto estremo per farle perdere la testa, credeva di aver quasi raggiunto il godimento assoluto, ma ancora non aveva visto niente. Regina morse piano il clitoride di Emma e al contempo inserì due dita che iniziarono a massaggiare le pareti interne di Emma. La bocca di Regina si posò sulle labbra di Emma che ricambiò il bacio con ferocia. Quel bacio spronò Regina a darsi da fare, spinse quindi le sue dita più in profondità con l'aiuto del suo corpo. Emma era quasi sul punto dell'orgasmo quando Regina inserì un terzo dito, Emma sentí esplodere i fuochi d'artificio, un brivido le percorse la schiena e una sensazione di pace sconosciuta le percorse il corpo. Regina continuò seguendo il movimento del corpo di Emma fino a che non terminò, bació le labbra della bionda e si sedette accanto a lei guardando ogni centimetro del suo corpo bagnato dal sudore.
<< Ti amo, Regina >>
<< Non vale dopo un'orgasmo del genere.>>
Ancora con la voce tremante Emma replicò.
<< Non ti amo per quello, cioè anche per quello... WOW Regina sei, WOW. Ma non ti amo solo per quello, ti amo perché tu mi hai fatta sentire viva come mai mi era successo, mi ha ridato l'energia che avevo perso, mi hai salvata come io non sono mai stata in grado di fare... Sposami. >>
<< Cosa? >>
<< Sposami non sto scherzando, oggi sono arrivate la carte del divorzio, sono una donna libera... Sposami >> disse Emma saltando giù dal bancone e mettendosi in ginocchio.
Regina si morse le labbra ed Emma non riuscì ad aspettare la sua risposta, le saltó addosso, era così sexy con quei capelli castani scompigliati. Le bacio la bocca con foga e come aveva fatto precedentemente Regina, con meno convenevoli, Emma stuzzicò per pochi istanti il clitoride di Regina per poi spingere due dita dentro la bruna che sobbalzò per il poco preavviso. Emma non l'aveva mai fatto eppure se la cavò molto bene, iniziò a stuzzicarle i capezzoli con la bocca mentre spingeva le dita dentro Regina aiutandosi con il movimento del corpo.
Il respiro di Regina si faceva sempre più ansimante, nessuna parola riuscì ad uscire se non un forte "SI" quando Emma la fece arrivare al culmine del godimento. Quando Regina smise di tremare cercó di modulare la voce.
<< La mia risposta è si, signorina Swan, voglio sposarti. >>
<< Sicura che non è una risposta dettata dal magnifico sesso? >>
<< Stai zitta e baciami. >>
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Piccoli momenti di vita
RomanceCi siamo sempre chiesti "e se...?" Se Emma e Regina si fossero baciate quando ne avevano l'occasione? Se avessero deciso di intraprendere una relazione? Chi avrebbe fatto il primo passo? Come avrebbe reagito Regina se Emma l'avesse baciata? Con ques...