I colori non bastano 🖍️

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Era un venerdì pomeriggio ed Emma sarebbe dovuta andare ad uno di quei consigli comunali super noiosi. Un paio di mesi fa avrebbe inventato una scusa e si sarebbe fatta fare il resoconto da suo padre il giorno seguente, ma qualcosa era cambiato. Non che i consigli comunali fossero diventati tutto d'un tratto divertenti, rimanevano una noia mortale, ma a lei non importava perché per lei quella era una scusa. Una scusa per passare del tempo con Regina, per la quale si era accorta di avere una cotta pazzesca. Così quel pomeriggio dopo essersi cambiata una cinquantina di volte, per l'esasperazione si era infilata i suoi amati jeans e una canottiera verde e si era diretta al comune. Non appena entrò riuscì a percepire il profumo di Regina e istintivamente sorrise e continuò a camminare come richiamata da quella scia di profumo. Entrò nella stanza assegnata alle riunioni del consiglio comunale e sorrise genuinamente quando vide Regina china sull'immensa montagna di scartoffie che da lì a poco avrebbe consegnato ad ogni partecipante della riunione, per discutere insieme su tutte le faccende della città.

"Buongiorno" disse Emma facendo prendere un colpo a Regina.

"Pensavo non ci fosse ancora nessuno" disse Regina girandosi verso la bionda.

Emma alzò le spalle e sorrise avvicinandosi alla bruna per darle una mano con le carte.

"Quanto durerà la riunione?" chiese Emma prendendo un paio di plichi.

"Ti sei già stufata?" chiese Regina alzando gli occhi al cielo.

"No" si affrettò a rispondere Emma.

"Non è questo, mi chiedevo su quante cose dobbiamo discutere oggi? Ho una soglia dell'attenzione davvero bassa" disse Emma arrossendo.

"Lo so" disse ridendo Regina, mentre sistemava alcuni fascicoli davanti alle sedie appositamente sistemate per accogliere i partecipanti.

"Penso comunque che perderemo almeno due ore, oggi è una delle riunioni più importanti" aggiunse poi Regina.

"Wow, ho scelto il giorno giusto per riprendere a frequentare queste riunioni" disse ridendo.

Regina rise con lei, ma poi si bloccò.

"Cosa ti ha fatto cambiare idea? Non ti vedo a queste riunioni da mesi? David sta bene?"

"Si sì, David sta benone, credo sia al parco con Snow, Neal ed Henry" disse sorridendo al solo pensiero.

"Bene. E quindi cosa ti ha fatto cambiare idea?" chiese perplessa.

"Una donna non può cambiare idea?" chiese sfidandola.

"Certo che sì, ma tu..."

La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo dei consiglieri e degli altri impiegati pubblici convocati per la riunione.

"La conversazione non finisce così" disse Regina senza emettere alcun suono, mosse solo le labbra, ma Emma aveva recepito forte e chiaro quelle parole che le avevano provocato una scossa di terrore lungo la schiena.

Avrebbe avuto le prossime due ore per pensare ad una scusa plausibile, ma avrebbe dovuto anche seguire attentamente, perché sennò se ne sarebbe pentita amaramente.

Tutti presero posto ed Emma si trovò seduta accanto a colei che le toglieva il fiato, ma era l'unico posto rimasto libero e non poteva replicare in nessun modo. Sapeva però che quella vicinanza le avrebbe impedito di concentrarsi, cosa che comunque le veniva difficile quando Regina era nella stessa stanza, ma adesso che il suo profumo era così vicino il suo cervello sembrava essere andato in pappa.

Una volta che tutti si furono accomodati Regina si alzò in piedi e diede inizio alla riunione.

"Buongiorno a tutti voi, grazie per aver preso parte a questa riunione, come sapete tutti..."

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