Ci credevo 🌠

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*Angolo Autrice*
Buongiorno miei piccoli raggi di sole, mi dispiace di essere sparita, ma non posso controllare il blocco dello scrittore. Però eccoci nuovamente qui e tutto grazie a Claudia, una delle mie bff. Questa piccola os è stata scritta con lei, o meglio l'intera struttura di base è la sua, io ho solo aggiunto il mio tocco. Spero che questo nostro esperimento vi piaccia.
Vi bacio, buona lettura.

L'ho guardata per l'ultima volta così come si guardano i paesaggi che ci incantano durante quei lunghi viaggi che sembrano non avere mai una fine e che cerchiamo con tutte le nostre forze di imprimere nella mente per non perdere nessun dettaglio nel ritorno. Ho cercato di fissare nella mia mente quell'immagine perfetta, le sue labbra, i suoi occhi, lei sue ciocche bionde che furiosamente mette dietro l'orecchio, il suo portamento un po' goffo, cercando di inalare tutto il suo profumo, tutto quello che potevo per non dimenticarlo più. L'ho guardata per l'ultima volta perché sapevo che quello che ci eravamo gridate addosso aveva superato un limite che era troppo perfino per noi, due anime rovinate da una vita che ci ha sempre messe alla prova.
Forse era proprio cosi che doveva finire, forse lo sapevo già. L'avevo avvertita, l'ho sempre fatto in realtà, ma lei è sempre stata cosi testarda, continuava a ripetermi che noi avremmo resistito a qualsiasi urto della vita, noi, diceva, potevamo sopravvivere a tutto e io completamente persa nei suoi occhi, le credevo ogni volta, dimenticandomi dei miei timori, che al mattino si ripresentavano più forti che mai. E oggi, maledico i suoi occhi, i suoi tocchi così delicati sul mio corpo, le sue labbra così morbide che mi trasportavano in un universo dove anche io, la più scettica di tutti, riusciva a credere con tutte le sue forze che ce l'avremmo fatta, che avremmo vinto noi.
Ma io, maledico tutto quello che tocco e noi, nonostante tutto, non avremmo mai potuto vincere questa battaglia. Non ci saremmo riuscite nemmeno battendoci con le unghie e con i denti, come abbiamo fatto d'altronde, ma io distruggo tutto quello che possiedo, Daniel, mio padre, il mio popolo, e adesso anche lei, l'unica cosa buona dopo così tanto tempo. E avrei voluto tanto preservarla da me, avrei dovuto allontanarla tanto tempo fa, avrei dovuto evitare di cadere sotto i suoi tocchi, sotto i suoi sguardi. Avrei dovuto smettere di guardarla desiderando ogni centimetro del suo corpo, averi dovuto, ma tutto questo era impossibile da controllare, come se una forza invisibile mi conducesse verso di lei. Ma non è forse sempre stato così? I nostri destini sono sempre stati legati, la maledizione in qualche modo mi ha condotto a lei, a lei che sembrava arrivata per portarmi via tutto ciò che fosse mio e invece mi ha dato più di quanto avessi mai potuto sperare e desiderare. Mi ha reso la persona che sono oggi, mi ha fatta tornare a sorridere, in un modo che forse non avevo mai fatto. Mi ha fatta sentire me stessa, senza mai incolparmi di ciò che ho fatto in passato, senza farmi pesare niente, ma forse non la conosco abbastanza. Perché ora i suoi occhi non sembrano più quelli che fino a ieri racchiudevano tanta dolcezza e amore e le sue parole tagliano come lame. Quella che oggi vedo di fronte a me non è più la mia Emma.

***

È andata via e questa volta seriamente. Se solo avessi insistito un po' di più, se solo l'avessi stretta più forte, se solo le avessi detto quel 'ti amo' che è sempre rimasto bloccato in gola, se solo non avessi detto quelle cose. Ma forse non sono state le mie parole, forse Regina un lieto fine non lo ha mai voluto o forse semplicemente pensa di non meritarlo e io non posso costringerla ad amarmi, non posso costringerla a restare.

Che stupida che sono, ci avevo creduto davvero, sembrava tutto così reale, così perfetto, insomma, chi avrebbe mai pensato che Regina Mills avesse potuto baciarmi? Eppure, era successo ed era stato il momento più bello di tutta la mia vita, come se in quel preciso momento fossi venuta al mondo per una seconda volta. Da quel momento ho sempre pensato che lei fosse il mio lieto fine, che avremmo passato il resto delle nostre vite insieme, l'una accanto all'altra e se qualcuno mi avesse detto che oggi mi sarei ritrovata qui, da sola, su un letto con il SUO cuscino stretto tra le mani a pensare alla prima volta che abbiamo dormito insieme avrei riso così forte che sarebbero cadute tutte le foglie dagli alberi. Eppure, mi trovo in quell'esatta situazione, a pensare a quella mattina in cui mi sono svegliata e non l'ho trovata accanto a me e ho subito pensato che si fosse pentita. Perché insomma, chi vuole stare con un disastro come me? Un uragano...
Eppure quando scesi al piano di sotto la trovai lì, in cucina, il suo ambiente naturale, a preparare la colazione. Quella stanza profumava di buono e ogni cosa era maledettamente perfetta, persino la tavola. Lei e le sue manie, lei e il suo ordine. LEI.
L'ho sempre presa in giro per il suo incessante bisogno di controllo, mentre adesso le permetterei di tutto pur di averla di nuovo qui tra le mie braccia.

Piccoli momenti di vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora