Il ballo di primavera 🌸

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Il ballo di primavera si stava avvicinando e Henry era su di giri, non vedeva l'ora di potersi stringere forte a Violet e scivolare leggiadramente sulla pista lucida della palestra della scuola. Non pensava di poter provare quelle emozioni, eppure ogni volta che Violet gli stava accanto il suo cuore batteva all'impazzata e un sorriso si creava spontaneamente sul suo viso. Quella mattina durante le ore scolastiche arrivò una comunicazione urgente che la signorina Blanchard lesse senza indugio.

"Siamo spiacenti di comunicare a tutta la popolazione scolastica che il ballo di primavera dovrà essere annullato in quanto nessun genitore si è presentato per la carica supervisore. Se non troveremo almeno due genitori per ricoprire quel ruolo entro domani, con grande rammarico saremo costretti ad annullare il ballo. Il preside."

Una volta lette quelle parole grande tristezza si levò in aula che si popolò di musi lunghi. Henry guardò Violet seduta qualche banco dopo il suo e le disse qualcosa sottovoce e lei sorrise così genuinamente che Henry sperò di riuscire nel suo piano.

Quella sera, come tutti i venerdì sera, per celebrare la fine della settimana Emma cenò a casa Mills e Henry prese l'occasione al balzo per esporre la sua idea.

"Mamme, posso chiedervi una cosa?" disse Henry entrando in cucina con un grosso sorriso in viso.

"Certo tesoro" disse Regina sorridendogli, mentre continuava a maneggiare sui fornelli.

Emma annuì e rivolse la sua attenzione in direzione del figlio.

Henry prese un grosso respiro, sapeva che non sarebbe stato facile convincere entrambe le sue mamme, ma gli volevano troppo bene e volevano la sua felicità quindi sarebbe riuscito nel suo intento.

"Oggi è arrivata una circolare in classe che comunicava che il ballo di primavera sarà annullato."

"Mi dispiace tanto" disse Emma passandogli una mano sulla spalla.

"So quanto ci tenevi" disse Regina lasciando ciò che stava facendo per avvicinarsi al figlio.

"Non ho finito" disse Henry ridendo, probabilmente aveva già fatto centro.

"Stavo dicendo, il ballo di primavera sarà annullato se non troviamo due genitori che ricoprano il ruolo di supervisori."

"Assolutamente no, non ho intenzione di..."

Regina aveva già iniziato a dare di matto, non andava matta per queste cose, quando pensava ai balli pensava a quando sua madre la costringeva a mettere quegli abiti scomodi solo per attirare l'attenzione di un buon partito, eppure quando incontrò gli occhi di Henry il suo cuore quasi si spezzò. Come poteva dire no a suo figlio, come poteva privarlo di una tale esperienza, si diede dell'egoista e prese un profondo respiro spostando l'attenzione su Emma.

Emma, era stata ad un unico ballo, l'ultimo del liceo, aveva un bruttissimo ricordo di quella serata. Il capitano della squadra di football l'aveva presa di mira, era rimasto affascinato dalla bellezza di Emma, di come le stesse bene quel lungo vestito rosso e provò a baciarla contro la sua volontà. Da quel giorno Emma si era ripromessa che non avrebbe più indossato un vestito se non fosse stata costretta o se la situazione richiedesse necessariamente un abbigliamento elegante. Eppure, per suo figlio avrebbe fatto qualsiasi cosa, persino recarsi nel posto che le riportava alla mente una delle sere più brutte della sua vita. Quando i suoi occhi incontrarono quelli di Regina capì che anche lei era d'accordo, avrebbero fatto questo insieme e l'iniziale ansia che si era formata e che le stava inizialmente attanagliando lo stomaco scomparve d'improvviso.

"Di al preside che noi siamo disponibili" disse Regina parlando a nome di entrambe.

"Verremo noi" confermò Emma, immediatamente attanagliata dalle braccia del figlio.

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