Non puoi guardarmi in quel modo 🙈

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*Angolo Autrice*

Buongiorno miei piccoli raggi di sole, eccomi qui con un'altra os, sperando vi piaccia e vi faccia iniziare al meglio la settimana. Un bacio.

Da quando le cose si erano calmate a Storybrooke era stata introdotta una nuova tradizione.

Il ballo d'inverno.

Emma odiava andarci, odiava doversi vestire di tutto punto e sfoggiare uno di quegli abiti che le fasciavano la vita, ma non poteva non andarci. In quanto sceriffo era costretta a presenziare ad ogni evento della città e in più quell'anno qualcuno le aveva chiesto di andarci insieme.

Dopo varie settimane di corteggiamento aveva ceduto al fascino di Killian, o meglio alla sua insistenza e aveva accettato la sua proposta. Così, non solo era costretta ad andarci nonostante lei non volesse, ma avrebbe dovuto passare l'intera serata con Killian. Non che fosse un brutto ragazzo, ma il suo cuore apparteneva ad un'altra persona, una persona che stava cercando di evitare ormai da mesi. E adesso, invece, si sarebbe ritrovata ancora una volta con lei. Quella donna che inaspettatamente le era entrata dentro come nessuno mai e nemmeno lei sapeva come.

Forse era stato il suo meraviglioso sorriso, o forse quegli occhi così profondi. Forse perché Regina le aveva mostrato in quegli anni quella che era veramente, le aveva mostrato le sue debolezze, la sua testardaggine, il suo impegno, la sua dedizione, ma anche il suo immenso amore che aveva non solo per il figlio, ma anche per lei. E ovviamente lo manifestava a suo modo, ma ormai Emma la capiva, e non c'era cosa più bella.

Forse adesso che Emma ci pensava bene, guardandosi allo specchio, il non voler andare al ballo non era legato agli abiti stretti, tutto partiva da Regina. Perché andare al ballo significava vederla in uno di quegli abiti meravigliosi che lasciavano poco all'immaginazione, ma soprattutto perché l'avrebbe vista tra le braccia di Robin.

Ma chi era lei in confronto ad un uomo vissuto?

Lei era un orfana, vissuta per strada, che aveva dato alla luce un bambino e l'aveva abbandonato subito dopo.

Come poteva competere con Robin?

Era una donna ferita, piena di cicatrici che ancora non si erano rimarginate e di talmente tante insicurezze che non poteva competere con nessuno.

Lei non era abbastanza per Regina e non lo sarebbe mai stata.

Ecco perché aveva accettato l'invito di Killian, ecco perché indossava quel vestito rosso che le stava meravigliosamente e che le fasciava il seno. Ecco perché aveva sistemato i capelli in un perfetto chignon. L'aveva fatto perché non poteva vivere nella sua fantasia, non si poteva permettere di rimanere bloccata in un sogno che non si sarebbe mai avverato.

Killian era semplicemente un rimpiazzo, un qualcosa su cui fiondarsi per evitare di sprofondare. Un'ancora alla quale aggrapparsi per non lasciarsi andare allo sconforto, niente di più. Forse con Killian sarebbe stato più facile lasciarsi alle spalle quei sentimenti, forse sarebbe riuscita persino a dimenticarla. O almeno quella era la sua speranza. Ma tutte le convinzioni che Emma aveva e alle quali stava cercando di credere con tutta sé stessa furono trascinate via da un semplice sguardo.

***

Quella sera quando Emma e Killian fecero ingresso nella grande sala addobbata, tutti si girarono a guardarli.

Emma in quel momento voleva solo sotterrarsi, scappare a gambe levate e andare dove nessuno poteva trovarla più. Così abbassò per un attimo gli occhi e quando li alzò le si mozzò il fiato.

Dritta davanti a lei si ritrovò Regina in un meraviglioso abito celeste e bianco che le lasciava le spalle scoperte e per un attimo Emma fu incapace di respirare, fu come trovarsi sospesa tra le nuvole, immersa in un sogno dove lei e Regina potevano volteggiare libere sulla pista da ballo.

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