Il Vero Amore ❤

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*Angolo dell'autrice*

Buongiorno miei piccoli raggi di sole In questo periodo di confusione e panico generale, il nostro appuntamento settimanale continua ad andare avanti e cercherò di portare un po' di dolcezza e speranza nei vostri cuori. Vi mando un bacio e vi lascio alla lettura.

Era una di quelle mattine grigie, le nuvole coprivano l'intera città e nessuno aveva voglia di iniziare la giornata. Qualche goccia d'acqua aveva iniziato a bagnare le strade e il vento agitava gli alberi, scagliando le foglie di qua e di là. Regina aprì gli occhi e come ogni mattina si ritrovò nel suo immenso letto da sola, sperando che quella sensazione di vuoto che provava potesse andar via. Ricordò di aver fatto un sogno, di certo un gran bel sogno, ma non ricordava praticamente niente se non delle mani fredde attorno al suo corpo e fumo, tanto fumo. Cercò di ricordare qualche dettaglio in più, ma fu praticamente inutile, così decise che forse era meglio dare inizio alla sua giornata. Si alzò e si diresse verso la doccia, sistemò il pigiama sul lavandino e si lasciò colpire dal caldo getto della doccia e fu in quel momento che tutto le tornò alla mente.

***

Era una calda giornata estiva, fuori li sole era sorto ormai da qualche ora, l'aria era afosa e non si riusciva quasi a respirare. Il sudore si asciugava sul corpo e Regina avrebbe tanto voluto strapparsi i vestiti di dosso, non li sopportava più, così decise di fare una doccia, ma nonostante la temperatura esterna, non riusciva a farla con l'acqua fredda. Così regolò la temperatura, per qualsiasi essere umano sulla terra l'acqua che fuoriusciva dal doccione era bollente, ma per lei era perfetta. Bastarono pochi minuti per far sì che nella stanza si creasse del vapore e questo la fece star bene, immersa in quel momento di relax che non si accorse lo scatto della porta del bagno, qualcuno era entrato. Rimase con le spalle all'ingresso della doccia, sentì una brezza scagliarsi contro la sia schiena, sapeva chi fosse appena entrato nella doccia e sorrise. Due mani fredde le accarezzarono i fianchi per poi farla girare così che i suoi occhi si potessero immergere i quelli chiari della bionda. Regina era sicura che quella era la sensazione più bella che avesse mai provato, tra le braccia di Emma, immerse in quell'atmosfera così perfetta, senza nessuno che le potesse spiare, solo loro due e il loro amore. Si scambiarono un bacio di quelli lenti, nessuno le avrebbe disturbate, ne erano certe così si presero tutto il tempo del mondo per godersi quel loro piccolo momento. Si baciarono e fecero l'amore in quel luogo che adesso le cullava con l'acqua tiepida che bagnava i loro corpi.

***

Quel ricordo fece sobbalzare Regina che si appoggiò al box doccia e rimase immobile per alcuni minuti incredula del sogno che aveva fatto. Non era possibile, non era nemmeno immaginabile ciò che aveva rivissuto Regina e fu come se quelle immagini le avessero fatto perdere il senso della ragione. Si chiese perché quel sogno, cosa significasse davvero e perché tra tutte le persone del mondo, nel suo sogno c'era Emma, colei che aveva tanto odiato negli anni, di cui aveva avuto paura e che adesso faceva parte della sua quotidianità. Si chiese cosa fosse cambiato in lei e quando il suo cuore avesse smesso di soffrire per Robin, si pose una miriade di domande, ma nessuna ebbe una vera risposta. Così uscita dalla doccia si sedette sul letto e rimase ancora una volta immobile a fissare il muro bianco di fronte a lei. Nella sua mente passarono immagini del suo passato, dei suoi amori persi, delle sofferenze che aveva generato, del suo cuore infranto e di Emma. Pensò che forse gliene aveva fatte passare troppe, l'aveva privata della sua infanzia, l'aveva involontariamente legata ad un destino che non voleva, l'aveva costretta ad essere una salvatrice e adesso non poteva farle questo, non adesso che sembrava felice. Forse quel sogno nascondeva tante verità nascoste, un amore che Regina provava per Emma forse da sempre, ma non era il momento giusto per sbatterglielo in faccia, così asciugò le lacrime che intanto avevano iniziato a rigare il suo viso, si alzò e si preparò per la giornata lavorativa.

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