Era una mattina normale, una di quelle dove il sole splende alto nel cielo gli uccellini cinguettano spensierati nel cielo. Emma non aveva ricevuto nessuna chiamata d'emergenza quella mattina così aveva deciso di fare tutto molto con calma. Camminava tranquillamente verso la centrale per sbrigare delle carte quando, le squillò il cellulare. Era Regina. In questo periodo avevano legato molto di più di quanto entrambe potessero mai pensare, avevamo iniziato ad andare a cena fuori e i sabato sera non rimanevano più sole. Era diventata la loro serata cinema.Regina preparava i pop corn e Emma affittava il film che avevano scelto la settimana prima. Ma,non è facile guardare i film con Regina seduta accanto, quando stai mangiando i pop corn sul suo amatissimo divano.
La serata era tutto un "Stai attenta a non macchiare il divano con le tue dita sudice" o " Non fare briciole sul mio divano!". Ma ormai Emma era abituata alle sue battutine, anzi adorava farla arrabbiare.
Rispose con un grosso sorriso sulle labbra.
<< Regina buongiorno! >>
Intanto Regina era nel suo ufficio che non smetteva un attimo di andare su e giù per la stanza, aveva parlato con Snow ma ciò nonostante non vedeva nessun cambiamento. Era sempre la stessa e non riusciva a capire il perchè, eppure aveva affrontato il problema, lo aveva superato parlandone con lei.
<< Emma ti prego...vieni subito nel mio ufficio. Ho bisogno di te. >>
Emma non poteva credere a quelle parole, a quella fragilità che aveva nella voce Regina. Erano diventate amiche, ok! Tuttavia non l'aveva mai sentita così sconvolta. Si precipitò nel suo ufficio senza pensarci un attimo.
Regina era da tempo che aveva qualche problema con le bugie...non riusciva più a mentire. Emma aveva detto che era dovuto al passato. Forse era riconducibile a quello che era successo con Snow, 'forse ancora non l'hai superato' le aveva detto Emma.
<< Emma sono passati tanti anni, non litigo più con tua mamma e non ho più tentato di ucciderla. >>
<< Lo so...sei un'altra persona ma, ne hai più parlato con lei? Civilmente? Hai davvero affrontato la cosa, con lei? >>
Regina abbassò lo sguardo e Emma capì che non lo aveva fatto, magari aveva superato la cosa però non affrontarla non le aveva permesso di eliminare il problema.
<< Devi parlarle...>>
<< Lo farò. >>
<< Ricorda che poi tutto andrà meglio... >>
Emma le baciò la fronte con un estrema dolcezza e la lasciò nel suo ufficio, sola con i suoi pensieri.
Regina ci aveva pensato a lungo e aveva preso la sua decisione, sarebbe andata a parlare con Snow quello stesso pomeriggio. Non voleva più perdere tempo.
Bussò alla porta di casa Charming e le venne ad aprire proprio Snow.
<< Che è successo Regina? Qualcosa non va? >>
<< Oh, no no! Ho solo bisogno di parlarti. >>
Snow fu sorpresa della risposta di Regina.
<< Sicura di stare bene? >>
<< Stavo meglio senza vedere la tua faccia ma si! Sto bene... Ora posso entrare? E' scortese fare aspettare gli ospiti sulla porta.>>
<< Si stai decisamente bene...ne sono sicura quanto il fatto che sei assolutamente insopportabile quando fai l'acida. Comunque accomodati non vorrei proprio essere scortese con te che sei sempre così tenera e dolce con me. >>
Regina le lanciò un'occhiata delle sue e poi scappò entrando in casa, Snow si spostò e fece accomodare la sua ospite, chiudendosi la porta alle spalle.
<< Posso offrirti qualcosa? Una tazza di caffè? >> chiese quasi scordandosi delle frecciatine di pochi istanti prima.
<< Oh si grazie. La prendo volentieri. >>
Regina si sedette vicino la cucina mentre Snow preparava il caffè.
<< Avevi detto che mi dovevi parlare, cosa c'è? >>
Regina si guardava intorno quasi a voler cercare l'ispirazione per iniziare il discorso il che era al quanto assurdo perchè sapeva benissimo da dove iniziare e di certo non era il colore del frigo di Snow.
<< Bhè si... volevo... >> si bloccò per un attimo che fece girare Snow che la guardò stranita. Regina non era mai stata insicura.
<< Volevo chiederti scusa. >>
<< E per cosa? >>
<< Per quello che è accaduto molti anni fa. Tu ti sei sempre scusata ma, eri una bambina, avevi solo dieci anni e mi mamma... Oh mia mamma è molto brava a manipolare le menti giovani. Non è colpa tua. Per cui scusami se ti ho fatto passare degli anni d'infermo e per averti privato di tua figlia. >>
<< Regina... >> Snow le prese le mani. << ...sono contenta che tu sia venuta a parlarmi ma, non c'è bisogno delle tue scuse. E' tutto passato. Ora siamo di nuovo una famiglia ed è tutto apposto. Però,Grazie. >>
Regina sorrise senza dire niente, quel sorriso aveva parlato per lei. Le era grata per quello che le aveva detto e aveva ragione ormai erano un famiglia. Il pomeriggio lo passarono insieme chiacchierando del più e del meno, arrivata l'ora di cena si salutarono con la promessa di passare più tempo assieme.
Emma era appena entrata nell'ufficio di Regina ma, non ebbe nemmeno il tempo di parlare.
<< Le ho parlato, le ho chiesto scusa...non succede niente però. Non è cambiato nulla.>>
<< Ok calma, siediti e prendi un bel respiro. >>
Si misero a sedere l'una accanto all'altra ed Emma cercava di tranquillizzarla accarezzandole la mano con il pollice.
<< Credi che non sia cambiato niente... forse invece. Hai detto che non averne mai parlato con mia mamma è la ragione per cui ti viene l'orticaria ogni volta che menti giusto? >>
<< L'hai detto tu...ma, non voglio essere pignola! Tuttavia potrebbe essere una buona ipotesi.>>
<< Ok, quindi testiamolo. Mentimi. >>
<< Cosa? >> << Di qualunque cosa... di che... >>
Ci fu un attimo di silenzio dove le due si guardarono intensamente. Poi Emma continuò.
<< Di che mi ami... è la cosa più assurda e strana che mi sia venuta in mente ma... è il test migliore. NO? >>
<< EMMA... >>
Regina si agitò subito ed Emma lo notò.
<< Ehi che succede? Devi solo dire una bugia, se non ha funzionato ti verrà solo un pochino di orticaria. >>
<< Non posso...non funzionerebbe. >>
<< Cosa non funzionerebbe? >>
<< Non posso dire una bugia se, non è... >> Regina non riusciva a guardarla più in faccia. Abbassò lo sguardo e si concentrò a guardare il pavimento del suo studio. Erano diventate amiche, quell'intimità che si era creata però aveva fatto vedere Emma sotto una luce diversa. Nemmeno Regina poteva crederci quando se ne accorse ma... all'amore non si comanda. Si era innamorata di Emma Swan, della Salvatrice. Della figlia di quei dannati idioti dei Charming ma, si era innamorata. Alzò lo sguardo e si perse in quegli occhi verde-azzurri.
<< ...non lo posso dire perchè non è una bugia. >> Disse con tutto il fiato che aveva in corpo.
Quelle parole impattarono contro Emma che rimase in silenzio per dei secondi che sembrarono eterni.
<< Davvero? Tu... >>
Regina si alzò di scatto e si mise di fronte Emma.
<< Si brutta idiota che non sei altro, si! Mi sono innamorata dell'essere più idiota della terra. Come sia possibile? Non lo so proprio. Queste cose succedono, cioè forse era proprio il destino, forse era tutto già stato scritto. Non credi? Per colpa mia tu sei finita in questo mondo e hai incontrato Neal. Poi ti sei cacciata nei guai ma, hai avuto Henry. E io...bhè io ero sola e infelice e ho adottato tuo figlio, credi che sia una coincidenza? Tra tutti i bambini orfani io ho adottato tuo figlio, il figlio della Salvatrice. E poi tu sei piombata qui e hai scombussolato la mia vita. Prima in maniera non molto positiva poi... sei voluta essere mai amica. Credevo fossi pazza e invece è stata la decisione migliore che io abbia mai preso. E una sera, uno di quei sabati quando eri seduta accanto a me intenta a guardare uni di quei film demenziali che avevi preso mi sono girata verso di te e me ne sono accorta. Con quel sorriso mi avevi sconvolto nuovamente la vita. >>
Emma aveva ascoltato ogni singola parola che Regina aveva pronunciato senza aprire bocca.
<< E' il mio turno? Posso parlare? >>
Regina aprì le braccia come a voler dire 'fai pure tanto ormai ho fatto un casino'.
Emma si alzò e si avvicinò quanto più poteva a Regina e le prese le mani, a quel contatto Regina tremò, da quando erano amiche questi gesti erano all'ordine del giorno ma, quella stretta era diversa. E non riusciva a capire se era meglio o peggio.
Emma iniziò a parlare e questa volta fu Regina ad ascoltare.
<< Sei una stupida... >>
Regina aggrottò le sopracciglia.
<< Adoro quando sollevi il sopracciglio. Comunque smettila di sconcentrarmi... >> Emma rise.
<< Ma se non ho detto niente. >>
L'aria si fece meno pesante e Regina abbozzò un sorriso ancora tesa per quello che stava per dire Emma.
<< Shh! Non devi dire niente infatti, devi ascoltarmi.>>
Regina annuì.
<< Ecco brava così. Stavo dicendo che sei una stupida, la mi adorabile stupida. Non ti sei accorta proprio di niente eh? Non notavi che trovavo ogni tipo di scusa per venire nel tuo ufficio?
Come...mmmh...quando ti ho portato quel foglio da firmare? >>
<< Bhe ma mi porti sempre dei fogli da firmare sono il sindaco...>>
<< Sei una scema! E poi dici di essere attenta e dedita al tuo lavoro. Quel foglio, lo stesso documento te l'ho fatto firmare tre volte, solo per vederti, solo per vedere quel meraviglioso sorriso che hai. Regina mi sono innamorata di te ancora prima che diventassimo amiche... Ero innamorata di te quando stavi ancora con Robin. >>
<< E' assurdo! Mi volevi aiutare a ritornare con lui! >>
<< Oh no! Non ho mai detto questo...ti ho promesso che ti avrei aiutato a trovare il tuo lieto fine! Il che è molto diverso... e non pensavo che... beh che io potessi interessarti! Mi sgridi sempre, mi dici che sembro una bambina e odi il mio modo di vestire. Pensavo che esserti amica fosse più che sufficiente per questo motivo non mi sono mai fatta avanti... >>
Regina roteò gli occhi...poi li piantò in quelli della bionda. Le loro labbra si incontrarono e fu uno di quei baci carichi di amore e passione.
Quando si staccarono, sorrisero.
<< Siamo due idioti >>
<< Ti prego no, non lo dire nemmeno per scherzo. >>
<< Perchè? >>
<< Vuoi paragonarci ai tuoi genitori? >>
<< Smettila...dai che sono teneri... >>
<< Si certo, sono tenerissimi! >>
Emma staccò gli occhi da quelli di Regina per guardarle le braccia e il collo...
<< Che c'è? >>
<< Nessuno sfogo...hai appena detto una bugia di quelle belle grosse ma niente. >>
Regina si accorse che aveva ragione, cinse il collo di Emma con le braccia e la baciò. Poi un sussurrò arrivò all'orecchio della bionda.
<< Sei un genio Emma Swan. >>
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Piccoli momenti di vita
RomanceCi siamo sempre chiesti "e se...?" Se Emma e Regina si fossero baciate quando ne avevano l'occasione? Se avessero deciso di intraprendere una relazione? Chi avrebbe fatto il primo passo? Come avrebbe reagito Regina se Emma l'avesse baciata? Con ques...