Odi et Amo (Parte 2) 💘

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Dopo quella giornata infernale Regina si chiuse nella cripta per non vedere nessuno, in quel momento sarebbe stata capace di uccidere qualcuno, ma non poteva permetterselo. Decise di rimanere lì, isolata per pensare a qualcosa che avrebbe potuto cambiare il suo passato. Decise di spulciare i suoi vecchi libri di magia e tra una lacrima e l'altra cercò con tutte le sue forze un incantesimo che le potesse essere utile. Poi ad un tratto si fermò, un pensiero le attraversò la mente e iniziò a riflettere su quello che provava per Emma. Pensò al perché non aveva pensato a niente del genere quando perse Daniel, pensò al perché quel sentimento che provava per quella stupida idiota era così forte, così pregante. Sembrava come se quell'amore le scorresse nelle vene, come se fosse quella l'unica fonte di sostentamento che possedeva. Si domandò perché quell'amore era diverso dagli altri, poteva mai trattarsi del vero amore? Tra la Regina Cattiva e la figlia di Biancaneve? Rise, non era possibile una cosa del genere, nemmeno nei suoi sogni più pazzi, eppure quando pensò a quell'amore, ad Emma, qualcosa tra le pagine del libro che teneva tra le mani cambiò, una di queste magicamente si modificò e si materializzò un incantesimo che Regina non aveva mai visto.
"Odi et Amo" lesse Regina su quella pagina stropicciata. Poteva mai il vero amore generare un incantesimo? Forse si, loro due insieme erano capaci di fare cose impossibili.
Iniziò a leggere attentamente quella pagina, si trattava di un incantesimo che permetteva di tornare indietro nel tempo solo per poche ore, non era permanete, serviva solo per poter aggiustare quel qualcosa che nel passato era andato storto. Regina sorrise davanti all'opportunità che aveva, poteva confessare il proprio amore ad Emma, poteva tornare al momento in cui il suo cuore in qualche modo aveva iniziato a provare qualcosa per quella stupida bionda, doveva almeno provarci. Recuperò tutti gli ingredienti necessari e seguì alla lettera i passaggi e una volta pronunciate le parole magiche sparì dentro una nuvola viola che la catapultò nel momento esatto in cui voleva andare, qualche minuto prima che Emma facesse il suo ingresso nella cripta.
***
Regina era nuovamente lì, percepiva le stesse sensazioni di allora, la tristezza nel non sapere quale fosse il suo lieto fine e il desiderio di trovare l'autore, provò anche una certa esasperazione quando sentì arrivare Emma, riuscì a sentire però anche quello che forse il suo cuore aveva certato di mascherare ma che ormai era ben chiaro, amore.
Emma fece ingresso nella cripta e Regina rivolta allo specchio, questa volta non si girò, non disse niente aspettò che Emma parlasse.
<< Sono un'idiota >> esordì Emma.
Regina si girò lentamente e per mantenere un minimo di appiglio alla realtà cercò di sembrare aggressiva.
<< Qualcosa su cui siamo d'accordo. >>
<< Sono un'idiota perché ci sono già passata. >>
Regina alzò il sopracciglio e fece finta di non capire a cosa si riferisse.
<< Quand'ero bambina una persona era entrata nella mia vita e ho pensato che saremmo diventate migliori amiche. Poi mi ha mentito e l'ho allontanata. Mi ha chiesto di perdonarla, ma non l'ho fatto. C'è voluto tempo, ma ho capito che era stato un grosso errore e mi sono pentita, ma era troppo tardi per rimediare, perché il danno era già fatto. Ma con te Regina, non voglio ripetere lo stesso errore. Vivo a Storybrooke, ho mio figlio, ho i miei genitori e li amo; ma non sempre mi capiscono, non sanno cosa significa essere rifiutati e fraintesi. Non come me, non come te, e in qualche modo, questo ci rende... uniche, forse anche speciali. Non volevo che alleviassi la mia colpa, volevo che tu fossi mia amica. >>
<< Io non ti capisco sai? Ho cercato di ucciderti, ho quasi ammazzato nostro figlio, ho tentato non so quante volte di strappare il cuore di tua mamma. Ti ho allontanata dai tuoi genitori, ti ho resa orfana e spedita in un mondo che non ti appartiene eppure tu adesso sei qui, davanti a me e mi dici che insieme siamo speciali? Emma, tu sei la donna più incredibile che io conosca, ma non possiamo essere amiche, non ce la faccio perché... >>
<< Continuerò a provarci. >>
<< Non mi hai lasciata finire miss Swan... >>
<< Pensavo mi stessi per mandare via, lo fai sempre, mi allontani, quando hai paura e sei spaventata, tu scappi e ti isoli. >>
<< Questa volta non sarà così, non accadrà mai più. Oggi ho capito più cose di quanto mi aspettassi e sei stata proprio tu ad insegnarmele, mi hai fatto capire che aspettare non serve a niente, il tempo rovina solo le cose. Se provi qualcosa devi dirlo subito, se vuoi chiedere qualcosa fallo, se vuoi rincorrere qualcuno corri. E io adesso sono qui di fronte a te per dirti che, no, non possiamo essere amiche, perché le amiche non possono fare... beh, questo... >>
Regina non continuò la frase perché non sapeva come spiegare quello che stava provando in quel momento, non poteva esordire con "Sai vengo dal futuro dove tu stai per sposare Hook perché io non ti ho detto che ti amo" sarebbe stato davvero strano. Quindi decise di passare all'azione, si prese di coraggio e si avvicinò ad Emma e baciò le sue labbra che non opposero resistenza al contatto, per i primi momenti.
<< Regina, ma ti sei impazzita per caso? >> disse prima di tirarle uno schiaffo sul viso.
Regina rimase perplessa dal gesto, Emma in quel preciso istante era combattuta, sapeva di aver perso la testa per Regina da fin troppo tempo, ma era fidanzata. Eppure, quel pensiero non le impedì di saltare addosso a Regina e baciarla, facendo cozzare il corpo della bruna con la parete alle sue spalle. Ma quel misero dolore non era niente in confronto del calore di quel bacio. Ancorata al corpo della bruna Emma allontanò le sue labbra da quelle di Regina e sorrise osservandole le guance arrossate.
<< Adesso chi sarebbe quella che ha perso il cervello? >> disse Regina prendendo nuovamente possesso delle sue facoltà mentali.
<< Decisamente io, tu mi fai impazzire >> disse Emma mordendo il labbro inferiore di Regina.
<< Signorina Swan, ci siamo prese per caso una bella cotta? >>
<< Può dirlo forte sindaco Mills >> disse baciandole il collo, per poi lasciarle un leggero morso.
Regina deglutì in maniera quasi forzata e avvertì una sensazione di vuoto allo stomaco, come se tutto fosse stato risucchiato da un buco nero.
<< EM-M-A, ti prego, e se entrasse qualcuno? >>
Non fece in tempo nemmeno per finire di pronunciare quelle parole che la porta sbattè e i lucchetti vennero chiusi con un agile gesto della mano di Emma. Una volta assicurata che nessuno le avrebbe disturbate, Emma si concentrò nuovamente sul corpo che ancora la stava reggendo. La guardò con avidità e fece una cosa che avrebbe voluto fare da molto tempo, lasciò la presa dal collo di Regina e si concentrò sulla leggera maglia di cotone che portava. Afferrò con i denti il colletto e con tutta la forza che aveva nel corpo la strappò a metà lasciando scoperto il seno della mora.
<< Ho sempre voluto farlo. >>
Regina rise di gusto nel vedere Emma così contenta e così eccitata allo stesso tempo.
Quel giorno, al contrario di ciò che era accaduto la prima volta avevano fatto l'amore sul pavimento della cripta, sembrò quasi naturale, sembravano destinate a stare insieme. Gli anni passarono e quell'evento cambiò l'intero sviluppo della loro storia, non vi fù bisogno di trovare l'autore, adesso Regina aveva trovato il suo lieto fine ed era per sempre. Aveva iniziato a convivere e tutto sembrava andare per il verso giusto, era stato leggermente complicato dirlo a Snow che svenne quando le due annunciarono il loro fidanzamento e aveva avuto capogiri nei successivi mesi ogni qual volta che le vedeva scambiarsi un bacio, ma era contenta per loro. Soprattutto perché finalmente vedeva la figlia felice.

***

Nella mente di Regina si formarono dei nuovi ricordi, cose che prima non erano accadute, i baci con Emma, le loro notti di passione, gli sguardi di Snow, gli abbracci di Henry, le cene della domenica, i regali di natale, i baci sotto al vischio. Avevano costruito una vita insieme che non avrebbe mai e poi mai immaginato. Poi arrivarono altri ricordi, una torta nuziale, un vestito bianco, delle fedi.
<< Cazzo! >>
Si ricompose e corse verso casa sua, aprì la porta d'ingresso e corse in camera da letto, dove vi trovò Emma.
<< Cazzo >> disse quando davanti a lei si stagliò una Emma Swan coperta solo dall'intimo.
<< Ciao a te >>
Regina deglutì meccanicamente, ma non riuscì a levarle gli occhi di dosso.
<< Ancora oggi, dopo 5 anni insieme arrossisci quando mi vedi nuda? Sei davvero incredibile. >>
Regina non elaborò subito le informazioni presenti nella frase e rispose di getto.
<< Tu sei incredibile >>
Emma inclinò la testa verso destra e sorrise.
<< Hai detto 5 anni? >>
<< Tesoro, tutto ok? >> disse Emma avvicinandosi a Regina, toccandole la fronte.
Regina non poteva credere che il suo incantesimo aveva funzionato, era tornata indietro nel tempo e aveva cambiato il suo futuro.
<< Domani ci sposiamo, vero? >> disse Regina spaventata di ricevere una risposta negativa.
<< Se non hai ripensamenti, si. >>
<< Nemmeno per idea, ti sposerei anche adesso. >>
Emma sorrise e si leccò le labbra e a quel gesto Regina non resistette e si fiondò su di esse.
<< Amore è tutto ok, vero? Non hai combinato niente di cui mi dovrei preoccupare. >>
<< Ti vorrei solo ricordare che sei tu quella che combina casino, non io. >>
<< Perfetto, è tutto normale, sei sempre la solita Regina. >>
<< Fila a vestirti prima che ti salti di sopra >> disse la bruna dando uno schiaffo sul sedere sodo di Emma.
<< Vediamo se ci riesci >> disse provocatoria Emma, facendole l'occhiolino.
Questo è quello che sono, divertenti, sfrenate, sexy, sempre pronte a punzecchiarsi, ma ad amarsi come nessuno mai. Alla fine, il vero amore trova un modo di trionfare, era bastato un pizzico di magia e tanto coraggio per ammettere quello che entrambe avevano rinnegato per anni. Niente da quel giorno sarebbe stato lo stesso, ma Regina era contenta così, non avrebbe potuto permettersi di perdere Emma. Ancora una volta l'amore aveva vinto su tutto.

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